LAV: “il governo supporti la transizione alimentare e consenta all’industria italiana di essere innovativa, etica e sostenibile”

Molte le alternative per una Pasqua senza crudeltà, eppure, la carneficina degli agnelli continua

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato inviato da Comunicato Stampa LAV – Sede Nazionale di Roma datato 04 aprile 2023, a firma Claudia Valenti Press Officer, concernente “Molte le alternative per una Pasqua senza crudeltà. Eppure, la carneficina degli agnelli continua. Il governo supporti la transizione alimentare”.

Civico 20 News, nel confermare la sua tradizione di tribuna libera e aperta, ovviamente ospiterà le voci di critica e di proposte alternative a questa problematica (m.b.).

 

Nei giorni che precedono la Pasqua ha inizio, come ogni anno, la mattanza degli agnelli, che la tradizione vuole serviti per pranzo sulle nostre tavole. Solo lo scorso anno, questa pratica ha portato all’uccisione di 382.000 animali.

La macellazione degli agnelli avviene a soli 30 giorni dalla nascita, mentre nel caso degli agnelloni entro il 3° mese di vita. Si tratta quindi di veri e propri cuccioli, appena nati, che subiscono violenze e stress inauditi, finché non vengono uccisi. 

Primo stress fra tutti, il distacco dalla madre, che avviene a soli due giorni dalla nascita. L’agnello appena nato è già in grado di reggersi in piedi e bere il latte materno, cosa che nelle prime 48h gli garantisce l’assorbimento di tutti gli anticorpi fondamentali. Per questo motivo la zootecnica considera valida la separazione dell’agnellino dalla madre dopo così poco tempo, senza considerare invece l’agonia e la sofferenza a cui sono sottoposti gli animali per questa separazione violenta e prematura.   

Inoltre, non tutta la carne di agnello consumata in Italia è prodotta sul suolo nazionale: per soddisfare la richiesta del periodo pasquale, i 3/4 degli agnelli vengono importati da Ungheria e Romania. Stipati in camion di quattro piani, talmente compressi in spazi inadatti da non poter neanche alzare la testa per raggiungere gli abbeveratoi, vengono trasportati in Italia in condizioni di gravi privazioni.

Una crudeltà estrema, che potrebbe facilmente essere evitata scegliendo un menù interamente vegetale, non solo a Pasqua, ma anche durante tutto l’anno.

Troppi animali, infatti, vengono ancora macellati ogni anno per la nostra alimentazione. Un dato in calo, che però è ancora altissimo: nel 2022 il totale degli agnelli uccisi è superiore a 2 milioni di individui, che sommato alle stime di macellazione degli agnelloni raggiunge quasi i 2 milioni e mezzo (dati Istat).

La responsabilità però non può essere imputata solo alle singole persone. 

La continua battaglia del Governo per impedire la diffusione di scelte completamente vegetali è evidente già nei primi mesi di questo 2023: il tentativo di impedire che la nomenclatura tipica della zootecnia venisse applicata anche alle proteine alternative; l’approvazione in Camera dei Ministri del Ddl contro la carne coltivata, ancora soggetto al vaglio del Parlamento.

“Anche se le opzioni vegetali, come le leguminose, sono già ampiamente accessibili a tutti, la carne derivante da agricoltura cellulare potrebbe rappresentare una valida alternativa allo sfruttamento e all’uccisione degli animali, ma i Ministri Schillaci e Lollobrigida mirano a negarne ogni possibilità di produzione” dichiara Domiziana Illengo Responsabile Area Vegetale. “Questo disegno di legge non solo è un’inutile imposizione sui cittadini italiani, ma farà anche sì che all’Italia venga impedita la possibilità di sviluppare un’industria innovativa, etica e sostenibile, mentre in Europa sarà permessa la produzione e il commercio di prodotti di agricoltura cellulare che noi potremo solo importare”.

Una crociata inutile quella del Governo, dal momento che la transizione alimentare è già in atto e sta portando a rivoluzioni non solo nel piatto, ma anche a livello culturale, come testimonia la storia di MIDO, salvato da LAV e da Sveva Basirah Balzini, attivista musulmana e vegana coinvolta nel suo recupero. 

Festeggiare senza crudeltà è possibile.

Per questo LAV, insieme a Funny Veg Academy, con cui negli anni ha suggerito numerosi menu per supportare la scelta 100% plant based di sempre più persone, propone per il Pasqua un Best Of Bontà senza Crudeltà.  

Proponiamo alcune delle preparazioni più amate, con l’aggiunta di una novità: la Crostata salata alle zucchine e pepe rosa, una friabile pasta brisé sposata a un cremoso ‘formaggio’ vegetale, una cagliata di soia saporita e morbida che farà dimenticare i ripieni a base di latticini. Segue l’imbattibile e delicata Lasagna bianca di primavera, l’Arrostino di seitan in salsa di vino rosso e il Dessert al cucchiaio allo zafferano e cioccolato, irresistibile e solare.

Claudia Valenti

Press Officer LAV

Fonte delle immagini: Pixabay

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Articolo pubblicato il 07/04/2023