Gaetano Fierro, dove va la Basilicata?

Una riflessione a voce alta sull’invecchiamento e lo spopolamento

Il professor Gaetano Fierro che è stato sindaco di Potenza e consigliere regionale, è autore del libro dal titolo ‘Immagini e realtà del Mezzogiorno d’Italia, Basilicata in bilico’ una riflessione a voce alta sull’invecchiamento e lo spopolamento della Basilicata.

 

Il libro aiuta a riflettere sullo stato dell’arte della Regione Basilicata soprattutto rivalutando criticamente la situazione demografica.

 

La demografia è una scienza che bisogna rivalutare perché ci mette nelle condizioni di capire dove va e dove arretra lo sviluppo.

 

Se in una comunità, piccola o grande, viene a mancare l’elemento umano qualche problema ognuno di noi se lo deve porre e “se veniamo da queste parti, soprattutto parliamo di Maratea e facciamo un giro per il centro storico costatiamo un invecchiamento demografico che ovviamente ci lascia riflettere” ha riferito Gaetano Fierro.

 

Che cosa fa la cultura, che cosa fa il mondo associativo che cosa fa da ultimo la politica per arginare un fenomeno di spopolamento?

 

Se persiste questo fenomeno, secondo le statistiche vigenti, nel 2050 si registrerà in Basilicata la presenza di solo 300.000 anime rispetto ad oggi che ci risulta appena di 500.000.

 

Il che dimostra, secondo Fierro, che questa decrescita indurrà la classe politica nazionale a riflettere se mantenere in piedi ancora questa comunità regionale o se, come si vocifera negli ambienti romani addirittura toccherà dividerla tra la Puglia e la Calabria.

 

“Questo libro, metaforicamente parlando, è un pugno allo stomaco che noi diamo alla classe politica regionale che a parer mio sottovaluta il fenomeno demografico, non lo inquadra in una programmazione politica ed economica che possa consentire ai paesi, alle famiglie, alla singola persona, di sentirsi a proprio agio all’interno di questo contesto territoriale”

 

riferisce Fierro ponendo questi interrogativi: se manca il lavoro può, per esempio un giovane di Maratea rimanere in questa comunità? se un’impresa non funziona, può questa impresa continuare ad operare in questa comunità? se un paese non è vivo dal punto di vista sociale ed economico, può continuare ad inseguire uno sviluppo che teoricamente non esiste più e praticamente indebolisce giorno dopo giorno?

 

Questi sono tutti quesiti che emergono dalla lettura di questo libro, di questo studio che secondo l’autore, sta generando in Basilicata, anche in questo periodo, un grande momento di sosta e soprattutto di riflessione.

 

Il quesito finale è dove va la Basilicata?

 

La Basilicata secondo questo standard non ha futuro. Ecco allora la ricetta del professore Fierro: uscire fuori dei comuni territoriali ed aprire alla grande alleanza con il Cilento e soprattutto con la provincia di Taranto per generare quello che definisce la ‘Grande Lucania’ o la ‘Macroregione Magnogreca’.

 

"Se la Basilicata non si appropria di un milione e trecentomila anime e la macroregione consente questo, attraverso anche l’istituto referendario, la Basilicata non ha futuro. Bisognerebbe puntare sulla macroregione, lavorare per ottenere ciò, avvicinando i confini territoriali del Cilento alla vecchia Lucania, con la quale c'è una storia in comune e soprattutto aprire un grande dialogo con la provincia di Taranto, con Taranto, che anch’essa ha una grande identità magnogreca che appartiene alla storia di questi ultimi 2000 anni che hanno visto confratelli questi territori".

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Articolo pubblicato il 14/04/2023