Nuoro – La scalinata di Odessa fra cinema e architettura

La celebre opera dell’architetto Francesco Carlo Boffo, resa famosa dal film di Sergej Michajlovic Ejzenštejn ”la corazzata di Potëmkin del 1925, in mostra al Museo d’Arte di Nuoro (MAN) fino al 25 giugno 2023

Dopo il successo delle grande rassegna ”Picasso e Guernica. Genesi di un capolavoro contro tutte le guerre”Il MAN, presenta un’altra strepitosa mostra, “Odessa Steps. La scalinata Potëmkin fra cinema e architettura” curata da Giovanni Tuzzolino (Presidente del polo territoriale Universitario di Agrigento), e Federico Crimi, con la collaborazione di Paolo De Marco.

La mostra , rende omaggio all’architetto Francesco Carlo Boffo, conosciuto in tutto il mondo per aver progettato la celebre scalinata Potëmkin, la monumentale architettura divenuta simbolo della città di Odessa. L’esposizione si avvale  anche del coordinamento di Rita Moro ed Elisabetta Masala.

«Si è cominciata a Odessa una grandiosa costruzione che formerà uno dei più belli ornamenti in quella città […]- Questa scala sarà di marmo bianco ed avrà 200 scalini divisi in dieci salite, fra ognuna delle quali vi sarà un largo ripiano.  La forma di questa scala sarà in certo  modo piramidale, perché essa diminuirà gradatamente di larghezza dal basso all’alto, di maniera che la scala avrà alla base 350 piedi […] ed alla cima non ne avrà che 175».

Scrive nell’introduzione del catalogo, bilingue italiano inglese,  che accompagna la mostra, Tonino Rocca,  Presidente del MAN, ”Odessa Steps è un progetto complesso, sviluppato in sinergia con importanti istituzioni nazionali ed internazionali: il Polo Territoriale Universitario di Agrigento - Università degli studi di Palermo, il Dipartimento di Architettura della Andrzej Frycz Modrzewski Krakow, la  National Lviv Polytechinic e l’Archivio dello Stato della Regione di Odessa. In quest’ottica il gemellaggio – continua il Presidente del MAN - con le istituzioni ucraine assume, oggi più che mai, un significato profondo di sostegno civile, oltre che culturale”.

Il progetto originario della scala, monumentale di Odessa cerniera di congiunzione fra il mare e la città,  fu siglato, negli trenta dell’Ottocento, dall’architetto  Francesco  Carlo Boffo ( 1796-1867) la cui biografia è rimasta per decenni avvolta nel mistero, in bilico fra una tradizione orale che lo legava alla Sardegna e nuovi tasselli documentari che la mostra oggi rivela lungo il percorso, grazie alle recenti scoperte d’archivio. 

Il Museo d’Arte di Nuoro, per   la prima volta approfondisce l’opera dell’architetto, sottolineando l’apporto offerto nella costruzione dell’identità architettonica e urbana di Odessa, insieme all’affascinante vicenda umana e artistica sospesa fra la leggenda dei suoi natali sull’isola e le reali origini svizzero ticinesi, terreno fecondo per molti architetti cresciuti in Italia e nei centri di cultura accademica, fortemente legati alla disciplina del progetto.

Chiara Gatti - Direttore MAN – “L’identità del MAN si rafforza seguendo  una linea armonica, cucendo argomenti di studio che siano testimoni di una visione di un preciso indirizzo di ricerca e che, nello specifico, abbiano anche il pregio di allacciare due prospettive; una votata alla storia locale, una indirizzata a quella universale”.

Ma la storia di  Francesco Carlo Boffo e della sua scalinata non poteva non intrecciare quella di una pellicola  che ha reso universalmente noto questo panorama  agli  occhi del pubblico del Novecento, trasformando un capolavoro dell’architettura dell’Ottocento in un’icona del grande schermo, complice il montaggio serrato e violento e drammatico della famosa sequenza di Ejzenštein, scolpita nell’immaginario comune.

La pellicola venne proiettata a Parigi nel 1926, e quella scena straziante ai piedi della rampa di Odessa:  l’urlo della madre per il dolore della morte del figlio, le fonti storiche dicono che Picasso assistette alla proiezione del film, e quella scena terribile ispirò l’artista alla creazione di una sua figura celeberrima, “La donna che piange”,  che Picasso la ritrasse  in una sequenza infinita di disegni e dipinti.

Nel testo dell’interessante volume che accompagna la mostra, il critico  cinematografico Roberto Nepoti, si legge:  «È un segno indiscutibile di iconicità il fatto che la sequenza sia in assoluto la più citata  di tutta la storia del cinema, sia in forma di omaggio sia in forma di parodi, da parte di innumerevoli emuli del maestro russo. Tanto che alla fine degli anni Novanta, il noto critico Roger Ebert scrisse:”… il famoso massacro sulla scalinata di Odessa è così citato, che è probabile che molti spettatori abbiano visto la paradia prima dell’originale”».

La mostra comprende, anche importanti  disegni usciti  dall’ Archivio di Odessa,  planimetrie originali in prestito da istituti italiani fra cui la Biblioteca Nazionale  Centrale di Firenze e l’Archivio Storico di Torino, oltre alla ricostruzione dei disegni e di modello in scala di cinque metri realizzati dai ricercatori del polo di Agrigento. 

Arricchire  il percorso espositivo  vi sono poi, altri due dipinti romantici di notevole valore e qualità: una marina in tempesta di Ivan Konstantinovi? Ajvazovskij del  1897, concessa per l’occasione dal Museo Nazionale di Varsavia, e un grande porto di Odessa di Rufim Gavrilovitš Sudkovski del 1885 in arrivo dal Kunstimuseum di Tallin, in Estonia la presenza di alcuni rari ex voto con scene brigantini sardi nella baia di Odessa, prima e durante la guerra di Crimea.

Catalogo pubblicato dalle  Edizioni Libria, con testi di Viktor Proskuryakov, Federico Crimi, Giovanni Francesco Tuzzolino, Paolo De Marco, Roberto Nepoti.

Descrizione immagini

Foto: “La corazzata Potëmkin, manifesto 1970x1400mm, 1960, Cineteca Milano  

Foto 1 copertina catalogo della mostra

Foto 2 fotografia di Sergej Mihojlovi? Ejzenštejn

Foto 3   manifesto della corazzata Potëmkin, manifesto, 575x445mm, 1930 circa

Foto 4 Mappa di Odessa del 1850

Foto 5 Edgardo Sambo “manifesto del Lloyd Triestino, le rotte  di navigazione tra  Mar Nero e Medio Oriente”, carta, riproduzione fotomeccanica, 100,5x70cm, 1925-1930, Museo Nazionale Collezione Salce, Treviso

Foto 6 AleKsandr Michajlovi? Rod?enko, La corazzata Potëmkin, cartolina illustrata 1925

Le immagini che documentano il testo sono state tratte dal catalogo della mostra:

“Odessa Steps. La scalinata Potëmkin fra cinema e architettura”, al MAN ( Museo d’Arte di Nuoro) Via Sebastiano Satta 27 08100 Nuoro  Tel +39. 0784 252110 orario 10.00-19.00 (Lunedì chiuso)  fino al 25 giugno 2023.

 

 

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Articolo pubblicato il 29/04/2023