Luna del miele. La luna regge il lume ai ladri

di Micaela Balice.

Ed eccoci giunti alla terza lunazione del nostro anno lunare.

La Lunazione del Miele ci conduce, con dolcezza potremmo dire, nel pieno della primavera accompagnandoci talvolta anche fino all’estate. Inizia generalmente nel mese di maggio con un novilunio in Gemelli o in Toro e si estende anche lungo il mese di giugno.

La Lunazione del Miele rappresenta dunque la luna della dolcezza delle unioni sacre consumate a Beltane o Calendimaggio e festeggiate agli inizi del mese.

Il miele ne diventa simbolo tanto che al matrimonio è usanza che segua appunto la luna di miele, la fuga dei giovani sposi per dedicarsi al loro amore in privato e senza essere disturbati.

Il miele è una delle sostanze naturali raccolte per nutrimento e cura sin dagli albori delle comunità umane: conosciuto già nel Neolitico (parliamo quindi di circa 6.000 anni prima di Cristo) è stato usato non solo per dolcificare ma anche come cura. Era considerato infatti ottimo per i problemi di stomaco e buon cicatrizzante sin dai tempi di Ippocrate, era inserito nelle creme di bellezza sumere ed era ingrediente fondamentale della bevanda sacra agli dei nordici, l’idromele.

Anche l’ambrosia, il misterioso nettare degli dei greci, potrebbe derivare dalla fermentazione del miele tanto che il nome rimanda appunto all'ambra ovvero al colore che assume la sostanza prodotta dalle api.

Le api come donatrici di vita, poiché permettono l’impollinazione dei fiori affinché si trasformino in frutti, è un’informazione che oggi leggiamo sui giornali come fosse una novità, ma già nella preistoria era cosa nota: sin dalla preistoria infatti le api sono state considerate sacre e associate a divinità sovente femminili e portatrici di vita. Melisse (api) venivano chiamate le sacerdotesse di vari culti come quelli dedicati a Demetra, Rea, Persefone, Artemide e Apollo Delfico, tutte divinità connesse alla fecondità e alla fertilità.

La Lunazione del Miele è quindi una lunazione che celebra la vita in tutto il suo splendore: i fiori si esaltano nella loro bellezza per attirare insetti fino a disfarsi, gonfiarsi in capsule cariche di nuovi semi, di nuova vita. Alcune di queste capsule ricche di polpa saranno di nutrimento a molte specie animali tra cui la nostra.

È anche una delle ultime lune cariche di luce perché ci conduce al solstizio estivo: le giornate si allungano sempre di più rendendo piacevole la vita all’aperto ed il contatto con la natura e regalando delle notti da vivere fino a tardi.

Ed è il solstizio estivo la porta solare a cui ci può accompagnare questo mese lunare. Non sempre la Lunazione del Miele arriva fino al 21 giugno ma in ogni caso ci prepara a celebrare la potenza del sole e la forza fecondante del suo calore.

Il solstizio estivo, lo ricordo, cade astronomicamente attorno al 21 giugno ed è il punto di massima luce durante una giornata: il suo trionfo sul buio.

Nella tradizione popolare veniva e viene ancora oggi celebrato in particolare nella notte dedicata a San Giovanni, ovvero quella tra il 23 giugno e il 24, giorno dedicato al santo.

Dal punto di vista simbolico e archetipale, questa lunazione porta al massimo le nostre energie e la nostra spinta a concretizzare, creare ma anche godere del piacere della vita.

Puoi farlo con chi ami, lasciandoti andare alla pienezza della natura o dedicandoti alle attività che più ti fanno stare bene e ti danno piacere.

 

 

Tratto da Micaela Balice "Lunarium", Independently published, 2021

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 11/05/2023