Châtillon (Aosta ) – Mario Cresci uno dei grandi maestri della fotografia italiana

Il mondo rurale e l’artigianato valdostano rivissuto nelle fotografie di Mario Cresci in una mostra al Castello di Gamba fino al 18 giugno 2023

Gli spazi del Museo di Arte Moderna e Contemporanea del Castello di Gamba ospitano un’importante mostra “Mon cher Abbé Bionaz! Mario Cresci per la Valle d’Aosta”, prodotta da Le Macchine Effimere e curata da Luca Fiore,  giornalista e critico d’arte. Nel percorso espositivo, vengono presentate fotografie che Mario Cresci, uno dei famosi maestri della fotografia, ha realizzato nel 1990 sul mondo rurale valdostano, presentando al pubblico un viaggio nel tempo, e  rendendo omaggio al territorio, alla storia  e alla cultura valdostana.  “È importante che una sede museale come quella di Châtillon, scrive Cristina  De La Pierre- Soprintendente per i Beni e le attività culturali, nel catalogo che accompagna la mostra - si adoperi a offrire la possibilità di conoscere le opere che nei decenni sono entrate a far parte delle sue collezioni e la storia delle mostre hanno permesso tali acquisizioni”.  

«Dopo la lunga e complessa esperienza degli anni Sessanta e Settanta in Basilicata, nel 1990 Mario Cresci partecipa a una ricerca sul mondo rurale della Valle D’Aosta: malghe, fienili, tetti d’ardesia, utensili per la produzione della fontina sono al centro della sua fotografia. È un’immersione nella “cultura materiale” di un popolo. Sedici di quelle immagini  oggi  sono conservate al Museo Gamba. A queste immagini  si aggiungono due nuove serie realizzate dal fotografo: una dedicata agli scatti di inizio Novecento di Emile Bionaz, il sacerdote scrittore escursionista  fotografo parroco di Saint Nicolas per 37 anni  testimone di un’intera comunità. Mentre  l’altra  serie si ispira  agli oggetti esposti al Museo  dell’Artigianato Valdostano di Fenis». 

Luca Fiore, “ La fotografia non ha accesso all’interiorità, ma la lascia intendere soffermandosi sui particolari che, nei modi più diversi, parlando di una rete di significati che affondano le radici nel segreto dell’animo e della memoria di ciascuno. È per questo motivo che Cresci è interessato alla cultura materiale di un territorio”. Per conoscere più nel dettaglio la poetica di Mario Cresci e il suo legame con la Valle d’Aosta, il curatore Luca Fiore, giornalista e critico, propone una visita speciale che consente di scoprire la genesi dell’esposizione.  

Viviana Maria Vallet , Coordinatore scientifico del Museo –“ Il progetto, permette di conoscere il grande fotografo attraverso una mostra che non vuole essere una mera retrospettiva rivolta al passato quanto piuttosto una manifestazione della sua poetica”. Un viaggio nel tempo: un omaggio al territorio, alla storia e alla cultura valdostana. La mostra è accompagnata da un’importante catalogo bilingue italiano – francese che raccoglie le sedici fotografie conservate al Castello di Gamba il mondo rurale della Valle d’Aosta e le immagini dedicate all’evento. Il volume, inoltre  inaugura la nuova collana «Archivi Fotografici» del Castello di gamba Museo di Arte Moderna e Contemporanea.  Il giorno 28 maggio 2023 su prenotazione si potrà visitare la mostra con il curatore.

Foto: locandina mostra

Foto 1: copertina catalogo della mostra

Châtillon (Aosta). Castello di Gamba”Mon cher Abbé Blonaz! Mario Cresci per la Valle d’Aosta”, fino al 18 giugno 2023. Orario dal martedì alla domenica 9-19, lunedì chiuso. Per informazioni tel. 0166 563252.

 

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Articolo pubblicato il 21/05/2023