Lunazione del grano

Vegliare alla luna e dormire al sole non fa né pro né onore. di Micaela Balice

La seconda lunazione dedicata al raccolto è quella del Grano, quinto mese lunare nel nostro lunario.

 

È la lunazione che corre lungo i mesi di luglio e agosto, includendo le feste popolari dedicate al culmine dell'estate e al meglio conosciuto Ferragosto.

 

È la lunazione della mietitura, atto che un tempo coinvolgeva l’intera comunità agraria in un aiuto collettivo tra duro lavoro e celebrazione dell’abbondanza che il grano avrebbe significato.

 

Nelle nostre terre contadine erano numerosi i riti legati alla cattura dello Spirito della Spiga che si nascondeva nell’ultimo covone del cereale da mietere: la sua morte rituale narrata al filo della falce e all’ondeggiare degli uomini e delle donne che tagliavano la pianta preziosa, era la garanzia di sopravvivenza della comunità.

 

Il primo pane cotto con la prima farina era un pane benedetto e sacro che portava abbondanza se condiviso con il villaggio.

 

Lo Spirito del Grano veniva catturato attraverso una sorta di caccia rituale mediante il taglio dei covoni: stremato dalla fuga in ritirata, questo si sarebbe andato a nascondere nell’ultimo angolo di campo, nell’ultimo covone rimasto.

 

I contadini avrebbero falciato quell’ultimo pezzo con la sacralità di un’arcaica battuta di caccia in cui la preda si sacrifica per il nostro nutrimento: quei semi sarebbero stati conservati per la semina dell’annata successiva.

 

Ora abbiamo scordato tanto di quel vivere simbolico che i nostri antenati mantenevano acceso per poter ricordare gli atti sacri e i tempi sacri, ma quando si dipendeva dalla terra era impossibile non tenerne conto.

 

Le celebrazioni dedicate alle Madonne della Spiga, Madonne del Grano o comunque Madonne guaritrici rimandano a questo arcaico bisogno di favorirsi le forze della terra come nutrice universale.

 

I primi quindici giorni di agosto in particolare, ma cominciando già da metà luglio e arrivando anche ai primi di settembre (lungo questa e la prossima lunazione dunque) le celebrazioni di ringraziamento per i frutti ricevuti sono estremamente diffuse anche se oggi ne rimane l’eco solo nelle feste organizzate dalle Pro Loco (nelle quali comunque il banchetto non manca mai).

 

Così la Lunazione del Grano è il mese del sole, dell’oro, del dono, della ricchezza e abbondanza (L’estate è la manna dei poveri recita un proverbio).

 

Grano e Uva (la prossima lunazione) sono i simboli del benessere nella cultura contadina, simboli che ritroviamo utilizzati nelle mense sacre in diversi approcci religiosi (e non solo cristiano - cattolici) attraverso la condivisione di pane e vino.

 

È una lunazione che ci invita a stare in compagnia, a godere dei sacrifici fatti in precedenza, a festeggiare con gli altri complici le giornate lunghe e le notti calde, a raccogliere i frutti di tanto lavoro.

 

Paradossalmente è la lunazione che per chi vive a contatto con la terra è tra le più faticose ed intense dal punto di vista delle attività lavorative, mentre per chi vive al di fuori della natura è il momento in cui si va in vacanza, si stacca, ci si riposa.

 

Micaela Balice, "Lunarium", Independently Published, 2021

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Articolo pubblicato il 14/07/2023