Ferrara – Duemila anni di storia dell’ebraismo italiano

Una mostra di documenti di progetti e oggetti unici, alcuni presentati per la prima volta al Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, fino al 17 settembre 2023

Un’occasione, viene offerta al visitatore di ripercorrere duemila anni di storia dell’ebraismo in Italia approfondendo in modo originale l’aspetto architettonico, rituale e sociale della sinagoga e del cimitero ebraico e parallelamente, il rapporto tra luoghi sacri, la loro evoluzione e i cambiamenti che ha affrontato l’Italia. Tutto viene trattato in una  importante mostra negli spazio del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shosh di Ferrara –MEIS ,“Case di vita. Sinagoghe e cimiteri in Italia “ a cura dell’Architetto Andrea Morpurgo e Amedeo Spagnoletto, Direttore del MEIS.

Il percorso espositivo contempla progetti architettonici, oggetti familiari, prestiti prestigiosi e preziosi documenti da archivi statali e comunità ebraiche. Le opere presenti in mostra, alcune esposte la prima volta come il mahazor( formulario di preghiere) della seconda metà del XV secolo di area emiliano - romagnolo; l’Aron ha- Qodesh di Vercelli, armadio sacro per i rotoli della Torah prodotto in area piemontese nel XVII secolo all’epoca dei ghetti. I progetti per la costruzione di nuove monumentali sinagoghe nelle principali città italiane, di cui la più celebre è sicuramente quella di Torino, la Mole Antonelliana, che originariamente doveva ospitare il tempio israelitico.

Dario Disegni – Presidente MEIS – “La mostra racconta uno spaccato di vita sociale, ma è anche un percorso interessante per scoprire un itinerario inedito delle città italiane una storia di città e umanità raccontata attraverso progetti architettonici originali, oggetti che si tramandano di famiglia in famiglia ed esposti eccezionalmente”.

Un altro tema affrontato è la vicenda dei cimiteri ebraici in Italia è complessa e travagliata e il suo percorso evolutivo fornisce una chiave di lettura utile a capire il rapporto tra gli ebrei italiani e i detentori del potere nelle diverse epoche: dalle antiche catacombe ebraiche di Roma e Venosa, ai prati o “ortaggi” fuori dalle mura cittadine nel Medioevo, fino ad arrivare ai cimiteri israelitici realizzati al seguito dell’Emancipazione.  

Amedeo Spagnoletto – Curatore e Direttore MEIS -  “L’Italia ebraica custodisce alcuni fra i più preziosi templi che si conservano al mondo. Lo stesso può dirsi del fascino che trasmettono i cimiteri sparsi lungo tutto lo stivale dove sono raccolte le spoglie di vibranti comunità che nel corso dei secoli hanno contribuito all’apporto culturale e civile di cui va fiero il nostro Paese”. Uno dei tanti pezzi importanti che il visitatore si accosterà alla mostra ferrarese troverà un’opera del pittore Alessandro Magnasco, che nel 1720 dipinse un “Funerale ebraico”, quest’opera  oggi conservata al Musée d’art et d’historie du Judaïsme e in deposito permanente al Musèe du Louvre, che ha concesso l’opera per l’evento.

Altre opere esposte sono la colonna funeraria di Yehudah Leon Briel del 1772, fra i più illustri maestri  dell’Italia ebraica tra Seicento e Settecento. Un prezioso seggio ligneo rivestito di bronzo che il banchiere e senatore Ugo Pisa commissionò nel 1887 allo scultore Mario Quadrelli per il reparto Israelitico del Cimitero Monumentale di Milano.

La mostra ha ricevuto il prestigioso  riconoscimento della Medaglia del Presidente della Repubblica Italiana, inoltre gode del sostegno del Ministero della Cultura, Ente Fondatore del MEIS; degli Enti Partecipanti Regione Emilia-Romagna, Comune di Ferrara e Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e dell’ente sostenitore Intesa Sanpaolo. Patrocinata dalla Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia e della Comunità Ebraica di Ferrara e realizzata con il contributo della Fondazione Guglielmo De Lévy, TPER, Hera, CoopAlleanza 3.0 e Fondazione Bottari Lattes.

L’importante progetto espositivo vede anche la realizzazione di un prezioso libro-catalogo, edito da Sagep Editori( pp.199 ill. €30.0) anche in inglese,  dove sono raccolti contributi realizzati da studiosi di storia ebraica e di storia dell’architettura che, a partire dall’antichità fino ad oggi, ci permettono di comprendere le vicende  le questioni più rilevanti riguardanti lo spazio sinagogale e cimiteriale ebraico in Italia. Saggi di, Andrea Morpurgo, Jessica Dello Russo, Donatella Calabi, Sergio Pace, Roberto Dulio,Luca Zevi, Ilia Rodov, David Cassuto, Elsa Laurenzi, Giancarlo Lacerenza, Ornella Selvafolta, Roberto Bonfil e Asher Salah.

Il libro si conclude con il riporto delle schede delle opere esposte e la bibliografia. La mostra è accompagnata da un ricco programma di iniziative che coinvolgono tutta la città di Ferrara: grazie alla collaborazione con la Comunità Ebraica sarà infatti possibile, in via eccezionale , visitare le tre sinagoghe della città- destinate ai riti tedesco-italiano e fanese – attualmente chiuse al pubblico, ospitate all’interno dell’edificio in via Mazzini donato alla fine del Quattrocento da Ser Melli agli ebrei ferraresi.

Il MEIS offrirà anche la possibilità di visitare il cimitero ebraico di via delle Vigne, locus amoenus la cui atmosfera unica è stata catturata da Giorgio Bassani nell’immortale Il giardino dei Finzi -Contini.

Descrizione immagini:

Foto copertina catalogo

Foto 1: Aron ha-Qodesh della Sinagoga di Vercelli , Area piemontese, XVII secolo, Legno intagliato e dipinto con chiusure ed elementi di raccordo metallici; taffetà Struttura armadio 140x80x298cm Pannelli laterali 106x5x270cm Comunità Ebraica di Vercelli

Foto 2 intagliatore fiorentino, modello del Tempio Israelitico, Firenze 1880 circa, legno intagliato 55x30x50 cm museo ebraico, comunità ebraica di Firenze

Foto 3  Alessandro Antonelli, Mole Antonelliana,Prospetto incompiuto Torino, 1859-1869 matita e penna su cartoncino 124x44,6cm, Tortino, GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Gabinetto Disegni e Stampe, Fondo Antonelli

Foto 4 il Tempio Israelitico di Torino, Italia, luglio 1929, xilografia 39,5x29cm Torino, Archivio Ebraico Terracini

Foto 5  Alessandro Magnasco, “funerale ebraico Genova”, 1720 circa olio su tela 87x117cm, Parigi Musée d’Art et d’Histoire du Judaisme – deposito permanente dal Musée du Louvre

Le immagini sono tratte dal catalogo della mostra:

“Case di Vita. Sinagoghe e cimiteri in Italia”, a cura di Andrea Morpurgo e Amedeo Spgnoletto, fino al 17 settembre 2023, Via Piangipane,81 , Ferrara, Orari martedì-domenica ore 10.00-18.00. Informazioni:+39 0532.1912039, +39 3425476621  

 

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Articolo pubblicato il 16/07/2023