L'EDITORIALE DELLA DOMENICA DI CIVICO20NEWS - Giancarlo Guerreri: Clima, Vexata quaestio

Una bruttissima storia…

In numerose occasioni Civico20news si è occupato della questione climatica grazie ai contributi di molti redattori, cercando di sviscerare gli aspetti più controversi di un argomento straordinariamente complesso e articolato.

Difficilissimo trarre delle conclusioni, difficilissimo porre la parole “fine” ad un dibattito ormai esteso a livello planetario.

La difficoltà di comprensione è dovuta al numero molto elevato delle variabili in gioco e alla difficoltà oggettiva di conoscere i dettagli dei dati storici, con la massima precisione.

Come vedremo le “scuole di pensiero” dominanti riducono le cause del problema del riscaldamento globale a due fattori principali:

 

Cause Antropiche, quindi dovute principalmente all’intervento umano, e Cause Ambientali, dovute principalmente a dinamiche naturali.

 

Ho utilizzato in entrambi i casi l’avverbio “principalmente” per affermare che nessuna delle due posizioni dichiara una completa responsabilità ad una sola tipologia di cause.

 

Tenterò di chiarire alcuni punti cruciali:

 

Sentiamo sempre parlare di ”Effetto Serra”, ovvero di quel fenomeno naturale che impedisce ai raggi del Sole che illuminano il Pianeta di essere completamente riflessi fuori dall’atmosfera. Se, per ipotesi l’atmosfera non fosse in grado di trattenere i raggi infrarossi che riscaldano la Terra la temperatura media sarebbe di -18°, mentre grazie a questo effetto è di + 15°.

Quindi l’Effetto Serra ci consente di avere sulla Terra una temperatura più alta di 33°, grazie alla quale l’acqua è allo stato liquido sulla maggior parte del globo.

 

Quando si parla di gas che contribuiscono a creare una barriera al calore si rende necessario evidenziare di quali gas si stia parlando.

 

L'anidride carbonica (CO2) è uno dei tanti gas ad effetto serra, ma ve ne sono altri che, se pur presenti in minore quantità, possono contribuire ancora di più al riscaldamento globale.

 

L'anidride carbonica ( CO2), il metano (CH4) e il protossido di azoto (N2O), tra gli altri, sono naturalmente presenti nell'atmosfera ma sono anche generati dalle attività umane.

 

I gas fluorurati a effetto serra sono il tipo più potente e persistente di gas a effetto serra emessi dalle attività umane. Possono produrre un effetto serra migliaia di volte maggiore della CO2. Inclusi in questo tipo sono idrofluorocarburi (HFC), (perfluorocarburi), esafluoruro di zolfo (SF6) e trifluoruro di azoto (NF3).

 

Invito il Lettore a seguire un approfondimento sul sito del Parlamento Europeo, dove tutte le tipologie di gas sopramenzionati sono presentate con i necessari approfondimenti:

https://www.europarl.europa.eu/news/it/headlines/society/20230316STO77629/cambiamento-climatico-gas-a-effetto-serra-che-causano-il-riscaldamento-globale

Il Protocollo di Kyoto e l'Accordo di Parigi, il cui obiettivo è coordinare la risposta globale ai cambiamenti climatici, includono i seguenti sette gas serra:

 

Anidride Carbonica, Metano, Ossido nitroso Idrofluorocarburi, Perfluorocarburi, Esafluoruro di zolfo, Trifluoruro di azoto.

 

Nel 2021, le emissioni di gas a effetto serra generate dalle attività economiche nell'UE hanno raggiunto i 3,6 miliardi di tonnellate di CO2 equivalente, il 22% in meno rispetto al 2008. La CO2 ha rappresentato quasi l'80% del volume di tutte le emissioni di gas a effetto serra.

 

Il metano, con oltre il 12%, dura meno della CO2 nell'atmosfera, ma assorbe molta più energia solare. È un pericoloso inquinante atmosferico e le sue perdite possono causare esplosioni.

 

Nel complesso, tutti i gas fluorurati rappresentano solo il 2,5% circa delle emissioni di gas a effetto serra dell'UE. Tuttavia, anche se vengono emesse in quantità minori, intrappolano il calore in modo molto più efficace della CO2.

 

Sempre sul sito del Parlamento Europeo leggiamo che l'UE vuole ridurre drasticamente i gas serra, che contribuiscono al cambiamento climatico.

 

Come si è detto la più nota è l'anidride carbonica (CO2), ma altre, presenti nell'atmosfera in misura minore, possono contribuire ancora di più al riscaldamento globale.

 

La legge sul clima dell'UE fissa obiettivi giuridicamente vincolanti per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra: entro il 2030 dovranno essere diminuite del 55% rispetto ai livelli del 1990 e l'UE dovrà raggiungere emissioni nette pari a zero entro il 2050. Per raggiungere questi obiettivi, l'UE ha implementato diverse misure:

 

Le misure riguardano i trasporti, investimenti nelle energie rinnovabili, divieto di trasferimento di aziende che emettono CO2 fuori dai confini UE, ripristino delle foreste per il sequestro del Carbonio.

 

Quello che salta subito all’occhio è che una operazione di trasformazione radicale, come prevista dalle normative UE, se limitata solamente all’Europa non servirebbe a molto. Teniamo presente che Cina, India e USA hanno un impatto molto più elevato dell’Europa e non si attengono a questi protocolli.

 

La maggioranza degli studiosi è concorde nel considerare gli aumenti dei Gas Serra dovuti a fattori antropici, tuttavia altri gruppi affermano il contrario.

 

In una conferenza del Prof Franco Prodi, noto fisico e climatologo di fama mondiale, sono stati presentati dei dati interessanti che riducono sensibilmente la responsabilità dell’aumento termico del Pianeta ad opera dell’Uomo.

 

Il dato dell’aumento del riscaldamento globale è stato di 7/10 di grado nell’ultimo secolo, mentre se calcoliamo i dati compresi tra l’anno 1000 d.C. fino ad oggi vedremo un aumento importante delle temperature dall’anno 1000 al 1.500, a cui seguì una piccola glaciazione durata fino alla fine del 1800, quindi un nuovo aumento delle temperature fino ad oggi. Da notare che nel Medioevo le temperature erano più alte di adesso di quasi 1°.

 

I carotaggi eseguiti in Antartide hanno dimostrato che nel periodo preso in esame di 400.000 anni vi sono cicli climatici di 120.000 anni con variazioni piuttosto regolari di periodi di piccole glaciazioni e periodi interglaciali.

 

Il Sole emette 240 W/m2, se non esistesse l’effetto serra dovuto all’atmosfera ci sarebbe una temperatura media di -18°. Come si è detto grazie all’atmosfera la temperatura media è di +15°.

 

Secondo lo studioso e il gruppo di 1.500 scienziati che condividono il suo pensiero esistono cause astronomiche, gravitazionali e astrofisiche che giocano ruoli importanti nel creare delle variazioni e oscillazioni della temperatura e del clima.

Parliamo di precessione degli equinozi, inclinazione dell’asse terrestre, interferenze gravitazionali della luna e dei pianeti, l’attività solare, variazione della composizione atmosferica, tutte cause che, come previde Milutin Milankovi? nella prima metà del ‘900, possono determinare le variazioni che osserviamo anche oggi.

 

Franco Prodi elenca anche una serie di cause di natura antropica che agiscono attivamente sul clima: i copertoni delle auto rilasciano nell’atmosfera enormi quantità di micro particelle aerosol che si disperderanno nell’aria e formeranno nuclei di condensazione per le gocce di pioggia. Le grandi superfici urbane riflettono molto calore nel cielo creando delle vere bolle termiche che aumentano sensibilmente la radiazione nell’infrarosso.

 

Lo stesso discorso vale per l’agricoltura, sostituire i boschi e le foreste con campi arati e coltivati modifica la riflessione di raggi solari e soprattutto riduce drasticamente la possibilità di riciclaggio della CO2 da parte delle piante. Si è calcolato che si dovrebbero piantare oltre mille miliardi di alberi, sul Pianeta, per riuscire a controbilanciare l’eccesso di CO2.

 

Lo studioso afferma che vi sia un intreccio di cause naturali e antropiche che agiscono sinergicamente per aumentare la temperatura della Terra, ma contesta vivacemente che l’uomo possa essere responsabile per il 98% di questi effetti climatici.

 

Dall’analisi del filmato di una sua conferenza, di cui indichiamo il link, si potrebbe concludere che prendere delle decisioni politico-economiche su degli scenari così poco credibili, come quelli proposti dal IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), sia assolutamente insensato, poiché i cambiamenti sociali derivanti da tali scelte sarebbero fonte di grandissimo disagio collettivo e di trascurabili risultati positivi.

 

https://www.youtube.com/watch?v=zy35isdrRxM

 

www.treccani.it/enciclopedia/la-sfida-dei-cambiamenti-climatici_%28Atlante-Geopolitico%29/

 

Altro fenomeno connesso con il riscaldamento globale è quello dello scioglimento dei ghiacciai. A causa di questo fenomeno, che determina sia un aumento di apporto di acqua al mare, che un aumento della sua temperatura, il livello del mare è cresciuto di circa 1,7 mm all’anno nel XX secolo e di 3 mm all’anno nella decade a partire dal 1993.

 

Si pensa che scioglimento sia diventato stabile e regolare negli ultimi anni e potrebbe mantenersi così in futuro. Il dato più inquietante è che il completo scioglimento dei ghiacciai della Groenlandia comporterebbe un innalzamento di 7 metri del livello del mare.

 

Difficilissimo trarre delle conclusioni sensate.

 

Se dovesse essere avvallata ufficialmente, come di fatto sembra esserlo, l’ipotesi delle cause antropiche si dovrebbero cambiare radicalmente gli stili di vita. In questo caso dovremmo prendere in considerazione soprattutto i costi climatici degli spostamenti tramite aereo e via mare delle grandi navi commerciali e da crociera, nonché gli spostamenti su gomma per uso commerciale.

 

Suggerisco la lettura di un articolo del Collega Carlo Sartoris.

https://www.civico20news.it/sito/articolo.php?id=48647

 

L’ipotesi sconsiderata di una transizione da petrolio ad elettrico presenta esclusivamente motivi di opportunità economica e di interessi politici. Affronteremo l’argomento in una prossima occasione.

 

Quello che emerge da una attenta analisi delle responsabilità dell’aumento delle temperature pone sotto il mirino tanto la Natura quanto l’Uomo. Emissioni vulcaniche, cicli di alternanza climatica su larga scala, desertificazione spontanea di numerose aree, attività solare e cause astronomiche di varia natura, vanno a sommarsi alla volontaria distruzione delle foreste (ricordiamo che le piante sono dei perfetti convertitori di CO2), alla emissione di Gas Serra (come quelli descritti), e a tutte quelle attività umane che concorrono ad inquinare il Pianeta a vari livelli.

 

Puntare il dito esclusivamente sulla CO2 è da miopi, e genera il sospetto che il fine sia quello di distogliere l’attenzione da cause, altre… mimetizzate per ragioni economiche e politiche.

 

Obbligare tutti gli abitanti del Pianeta a cambiare abitudini è impossibile!

 

Ma se questo non avverrà saremo tutti condannati ad una fine prematura.

 

Sarebbe necessario un balzo quantico di Consapevolezza inteso a livello globale, una nuova sensibilità che, provenendo dall’interno di ogni individuo, facesse comprendere i rischi che le future generazioni correranno, se non si cambierà stile di vita, se non si rinuncerà a nuove corse agli armamenti o alla creazione di laboratori nati per studiare e diffondere armi biologiche a base di Virus modificati geneticamente…

 

Non si tratta di essere pessimisti o peggio catastrofisti, dobbiamo essere soprattutto realisti.

 

I Grandi Burattinai non possiedono sicuramente una coscienza sufficientemente elevata, i loro scopi sono quelli di vincere sul piano economico per imporre, darwinianamente, la propria linea di sangue e di agire geneticamente su se stessi per vivere in eterno…

 

Questo fenomeno, ormai reso palese da loro stessi, si chiama Transumanesimo, ed è una realtà.

 

Diventa molto facile comprendere che questi individui non abbiano sicuramente a cuore le sorti dell’Umanità, semmai sarebbero d’accordo a ridurre il numero della popolazione. A loro non interessa certamente la salute del Pianeta, tantomeno il vero inquinamento che ci sta avvelenando e distolgono astutamente l’attenzione dai problemi gravi e reali, puntando esclusivamente il dito contro il riscaldamento globale da CO2.

 

Risulta evidente che non ci siano soluzioni che si possano attuare senza una presa di coscienza collettiva.

 

Quindi possiamo tranquillamente rassegnarci o restare in attesa di un miracolo.

 

Ogni essere umano potrebbe fare qualcosa, ma pensare che lo faccia realmente è pura, patetica illusione.

 

 

 

     Civico20News

  Giancarlo Guerreri

      Editorialista

 

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 20/08/2023