Pescia (Pistoia) - Il ritorno della Madonna del Baldacchino di Raffaello

Dopo trecentoventi anni la pala d’altare realizzata da Raffaello Sanzio ritorna nella Cattedrale di Pescia per una mostra, su iniziativa e progetto nell’ambito degli Uffizi Diffusi. Il grande afflusso di visitatori, ha permesso la proroga dell’evento fino al 1 ottobre 2023

La sensibilità di far veicolare le opere d’arte come avviene in questa occasione della grande pala realizzata da Raffaello, che ritorna per un periodo temporaneo nella dimora che era stata conosciuta, è una iniziativa importante e di alta cultura.

Il progetto Uffizi Diffusi  voluto dal Direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, il quale oltre a concedere l’opera, ha permesso  che per altri due mesi il capolavoro  “La Madonna col Bambino e i Santi Pietro, Bernardo, Agostino e Ranieri, tradizionalmente nota come la Madonna del Baldacchino”, potesse essere ammirata nella mostra allestita nella Cattedrale di Pescia,   curata da Emanuele Barletti e Anna Bisceglia.

L’elevato afflusso di visitatori, ha convinto gli organizzatori che  la rassegna fosse disponibile al pubblico fino al 1 ottobre 2023. Monsignor Roberto Filippini –Vescovo della Diocesi di Pescia -”È certamente una iniziativa culturale di prim’ordine, un’occasione straordinaria per tutti gli appassionati di storia dell’arte che possono finalmente ammirare il capolavoro di Raffaello nel contesto in cui l’opera  aveva trovato il suo habitat ideale, corrispondente alla finalità religiosa per cui era stata pensata. Non c’è da stupirci se dopo la sua dipartita per la pinacoteca medicea, continua nel saluto istituzionale Vescovo Monsignor Filippini, si sentì la necessità di rimpiazzarla con una copia , quella raffinata di Pier Dandini, che compensasse le esigenze del decoro e della devozione. Un’altra ricca opportunità per chi viene  a vedere le due opere nella Cappella  Turini, sarà quella di ripercorrere un arco di storia dell’arte fra i più suggestivi  e fecondi e di poterlo situare in un ‘avventura architettonica religiosa  quale la Cattedrale di Pescia testimonia, nel suo divenire, dalla pieve romanica agli adeguamenti delle diverse epoche, fino a oggi”.

La Madonna del Baldacchino venne realizzata da Raffaello Sanzio tra il 1506 e il 1508, quest’opera è l’unica  ad oggi conosciuta fra quelle di grandi dimensioni di destinazione pubblica, appartenenti al periodo fiorentino del grande artista di Urbino. Anna Bisceglia una dei curatori della mostra, scrive:” La storia della Madonna del Baldacchino è caratterizzata da un paradosso: quello di essere uno dei dipinti più noti e celebrati di Raffaello e al tempo stesso anche tra i più carenti di testimonianze documentarie.

La pala venne realizzata su commissione della famiglia Dei per la Chiesa di santo Spirito a Firenze, ma , in realtà, non fu mai collocata nel luogo per il quale era destinata. Dopo la sua realizzazione, Baldassarre Turini, alto prelato vissuto nel primo Cinquecento  ed esponente di spicco della comunità di Pescia, ne entrò in possesso e la fece collocare nella Cappella – mausoleo del Duomo di Pescia. L’opera rimase nella città della Valdivievole fino al 1887  quando la pala venne acquistata dal Gran Principe Ferdinando de’ Medici , che la riportò nella reggia di Palazzo Pitti, sua sede dove attualmente è esposta tra i capolavori della Galleria Palatina.

La vendita della tela scatenò violente reazioni da parte degli abitanti dei pesciatini, profondamente legati al culto della Vergine  e al quadro di Raffaello. Tanto che fu necessario, raccontano le cronache del tempo, spostare il quadro di notte per poterla trasportare a Firenze , sostituendola con una copia eseguita dal fiorentino Pietro Dandini. Ora quest’opera restaurata per l’evento,  dialogherà con la Madonna del Baldacchino di Raffaello.

L’ambiziosa operazione è stata sostenuta dalla Fondazione Cassa Risparmio di Pistoia e Pescia. Lorenzo Zogheri – Presidente Fondazione Cassa Risparmio di Pistoia e Pescia – “È un progetto che abbiamo voluto per valorizzare Pescia e l’intero territorio della Valdinievole, contribuendo a farne conoscere, attraverso un’operazione di assoluto rilievo culturale e di grande richiamo, l’indubbia bellezza , dal punto di vista sia storico e artistico che naturalistico”. 

Il visitatore con un unico biglietto avrà l’occasione oltre a vedere le due opere  anche gli innumerevoli tesori conservati nel Duomo di Pescia, inoltre potrà accedere al Museo Civico di Palazzo Galeotti  e alla Gipsoteca Libero Andreotti. L’evento è accompagnato da un elegante, libro- catalogo- copertina cartonata-   edito da Polistampa con testi di Eike Schmidt, Roberto Filippini, Lorenzo Zogheri, Oreste Giurlani, Antonella Ranaldi, Emanuela Daffra, Anna Bisceglia, Jennifer Celani, Emanuele Barletti, Francesco Gaddini, Paolo Vitali, Costantino Ceccanti, Silvia Benassai, Sandra Rossi, Marco Ciatti, Ciro Castelli, Luciano Ricciardi, Andrea Santacesaria, Roberto Bellucci, Cecilia Frosinini Luigi Colombini, Maddalena Lazzareschi Lucia Ricciarelli, Antonella Galli, Stefano Maurri, Simone Fagioli, Luciano Pallini.

Descrizione immagini:

Foto copertina catalogo mostra

Foto 1 Raffaello Sanzio la Madonna del Baldacchino

Foto 2 Raffaello Sanzio “Madonna del Baldacchino”, Firenze le Gallerie degli Uffizi, Palazzo Pitti

Foto 3 Pietro Dandini “Madonna del Baldacchino” copia da Raffaello, , Pescia Cattedrale di Santa Maria Assunta in Cielo e San Giovanni Battista  Cappella Turini

Foto 4 Pescia, cattedrale di Maria SS. Assunta in Cielo e San Giovanni Battista. Cappella Turini. Pierino da Vinci (att.), monumento funebre di Baldassarre Turini il Giovane.

Foto 5 Pescia Gipsoteca “Libero Andreotti” allestimento del terzo piano

Foto 6 Pescia Museo Civico allestimento, particolare

Le immagini che documentano il testo sono tratte dal catalogo della mostra:
“Raffaello a Pescia. Un episodio rinascimentale, un territorio,una città”, curata da Emanuele Barletti e Anna Bisceglia, fino al 1 0ttobre 2023. Informazioni Comune di Pescia Tel.  +39 0572.4920 www.comune.pescia.pt.it

 

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Articolo pubblicato il 19/08/2023