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Per la prima volta in Italia un importante nucleo di opere scultoree rare del grande maestro francese conosciuto come il pittore della luce, fino al 12 novembre 2023
Il Museo MAN di Nuoro porta a conoscenza, l’arte meno conosciuta dei grandi artisti. Dopo Alberto Giacometti, Paul Klee e la genesi di Picasso, presenta al grande pubblico un’importante mostra di opere scultoree di Henri Matisse, ”Matisse e Metamorfosi” . Dunque, per la prima volta in Italia, viene allestita una mostra sulla scultura di Henri Matisse. Il progetto curato da Chiara Gatti, Direttrice del Museo MAN di Nuoro, rilegge e adatta agli spazi del museo sardo il concept inedito e complesso della mostra Matisse Métamorphoses organizzata nel 2019 dalla Kunsthaus di Zurigo e dal Museo Matisse di Nizza.
La rassegna vede anche la collaborazione di Sandra Gianfreda della Kunsthaus Zürich e Claudine Grammont,Direttrice Dipartimento Arte Grafica Centre Pompidou, Parigi. Un progetto destinato a ripensare Matisse, a riconsiderare il ruolo della sua opera nel panorama dell’arte della prima metà del XX secolo, alla luce di una più ampia ricerca estetica che vede proprio nella scultura il veicolo per nuove e rivoluzionarie soluzioni formali.
Attraverso una trentina di sculture una ventina di disegni, incisioni , oltre a fotografie d’epoca e pellicole originali, prende avvio, da un’analisi del metodo di creazione dell’artista e dal suo lavoro di trasformazione della figura in variazioni seriali. Il percorso allinea sequenze di bronzi, datate dai primi anni Dieci agli anni Trenta, e soggetti presentati nei loro diversi stati successivi e accostati alle fonti di ispirazione dell’artista, tra cui fotografie di nudi e modelle in posa, oltre a una selezione essenziale di pochi dipinti in cui i motivi stessi svelano la doppia anima della sua ricerca parallela pittorica e scultorea, in particolare nell’affrontare i temi dominanti del nudo, della danza, dell’odalisca.
Sullo sfondo di questa ricerca composita, ecco allora molte figure uniche, come Le tiaré, di cui non esistono stadi differenti, mentre le altre si ripetono a intervalli diversi, variando e trasformandosi, come il celebre ciclo di cinque versioni di testa di donna dal nome di Jannette la sua vicina di casa. Le cinque sculture di Jannette vennero realizzate tra il 1910 e il 1916. Da qui l’artista sviluppa un approccio concettuale che può essere descritto come una sorta di metodo di progressione formale. Il tutto come in una “metamorfosi”, che spiega e da il titolo alla mostra, le sue figure evolvono da una trascrizione naturale a una sintesi radicale del dato visivo.
Anche nella sua pittura – come è stato ampiamente studiato dalla critica in passato – è possibile rilevare tale processo di metamorfosi, senza giungere mai a considerare veri e propri cicli di opere come serie, ma piuttosto come frutto di un lungo iter di elaborazione che trova nella scultura e nella grafica, accostate alla pittura stessa, strumenti di indagine connessi gli uni con gli altri, nell’idea di un confine liquido fra tecniche.
Tonino Rocca - Presidente del MAN - scrive nel saluto istituzionale “Raccontare una storia importante, ma lontana dai soliti cliché, è un impegno che il MAN persegue da anni, abbinando il desiderio di attrarre la comunità e anche i viaggiatori, con proposte coinvolgenti, la missione di un museo votato sempre e comunque allo studio e all’approfondimento”.Henri Matisse è uno dei più grandi artisti del Novecento, ma di lui, paradossalmente, è ancora trascurata una parte importante della sua produzione: la scultura. La figura di Matisse scultore non è, infatti, conosciuta nelle pieghe più sottili della sua ricerca.
Chiara Gatti – Direttrice MAN – “un Matisse scultore: un maestro diverso rispetto a quello dei celebri dipinti dai colori rutilanti, nudi blu, peci rossi, stanze porpora. Un maestro del colore attratto dal magnetismo della terra che, frizionata fra le dita, poteva, restituire plasticamente, nella potenza della materia cruda, i volumi di un volto, la forma armonica di un corpo disteso nel suo atelier, ma reso assoluto dalla sintesi totale di una linea pura”.
La mostra è realizzata in collaborazione con Manifesto Expo su coordinamento di Rita Moro e Myrtille Montaud e mette in luce il lato più sconosciuto ma meno importante del pittore della luce Henri Matisse, “Anche se Matisse definì le sue sculture- scrive Sandra Gianfreda nel suo saggio - come create per me per mettere un po’ di ordine nel mio cervello”. L’esposizione è accompagnata da un catalogo bilingue italiano-inglese , curato da Chiara Gatti, direttrice del Museo MAN di Nuoro, edito da Sole24ore Cultura, cartonato , 60 immagini e due saggi di Sandra Gianfreda e di Bärbel Küster, una bibliografia ragionata.
Descrizione immagini:
Foto copertina catalogo della mostra
Foto 1: Matisse Manuelle Mureddu
Foto 2: Matisse foto Alessandro Moni
Foto 3: Matisse foto Alessandro Moni
Museo d’Arte Provincia di Nuoro(MAN) “ Matisse, Metamorfosi”, fino al 12 novembre 2023, orari 10.00-18.00 lunedì chiuso. Per Informazioni:Tel. +39 0784.252110
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Articolo pubblicato il 01/09/2023