Pordenone – Mondi Possibili due secoli d’arte dalle collezioni di Pordenone 

Opere di pittura, scultura disegni, quasi centoquaranta pezzi  realizzati da importanti artisti  tra  fine Ottocento  fino ai giorni nostri  in otto sezioni,  in una grande mostra  dislocata in tre sedi della città: Galleria Harry Bertoia, Casa dello Studente Antonio Zanussi e il Museo Diocesano di Arte Sacra

La nuova mostra,“Mondi Possibili. Due secoli d’arte dalle collezioni di  Pordenone”, curata da Alessandro Del Puppo e William Cortés Casarrubios, presenta quasi centoquaranta opere di pittura, scultura, disegni realizzate tra fine Ottocento e il Novecento, appartenenti al patrimonio artistico della città  friulana.

I lavori, selezionati,  vengono presentati in otto sezioni tematiche  dislocati in tre sedi – visitabili con  un unico biglietto -   della città: la Galleria Harry Bertoia, la Casa dello Studente Antonio Zanussi e il Museo Diocesano di Arte Sacra. Fino al 28 gennaio 2024.

L’esposizione  viene realizzata dal Comune di Pordenone con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e con la collaborazione dell’Università degli Studi di Udine, del Centro Iniziative Culturali Pordenone, della Diocesi di Concordia Pordenone, della Fondazione Concordia Sette e della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia.  

Nel percorso  espositivo, il visitatore troverà capolavori di artisti internazionali, Paul Delvaux, Toshimitsu Imaï, Luigi Veronesi, quelli del territorio  friulano come Mirko Basaldella, Luigi Spacal lo stesso Bertoia , un altro consistente nucleo di autori locali ma con un forte richiamo nazionale come Armando Pizzinato e Luigi Vettori. 

Tutto per raccontare la storia del territorio del Friuli Venezia Giulia attraverso la rappresentazione dei paesaggi e delle sue genti. Alessandro Ciriani – Sindaco - Alberto Parigi – Vice  Sindaco e Assessore alla Cultura- “L’obbiettivo programmatico dell’evento è promuovere i luoghi della cultura cittadini affinché questo immenso patrimonio sia maggiormente percepito e vissuto da tutti come punto di riferimento per la città e non solo”.

“Mondi Possibili. Una mostra come questa -  scrive nel catalogo William Cortés Casarrubios - che si propone di esplorare le molteplici possibilità che il deposito di un museo italiano può  offrire al pubblico e alla cittadinanza, poteva far partire il suo percorso  soltanto e innanzitutto con quegli stessi mondi che il Museo Civico d’Arte di Pordenone ha rappresentato fin dalla fondazione ed evoluzione tra la fine del XIX secolo e l’inizio del successivo”.

Un’esposizione che mette in luce opere di grande valore, un vero patrimonio culturale del territorio, le opere già talvolta esposte  nel corso degli anni passati,  in questa occasione ritornano attraverso percorsi inediti, opere riscoperte , frutto di accurate indagini e di studi specialistici.

Un'altra iniziativa molto importante  è quella dell’idea di esporre le opere a rotazione, permettendo a tutti di conoscerle, entrare nel mondo che raccontano  suscitando la curiosità  e l’aspettativa che li attendono.

La scelta allestitiva, e le scoperte artistiche che troviamo nella mostra, viene raccontata nell’esaustivo catalogo con i vari approfondimenti eseguiti dagli studiosi, William Cortés Casarrubios , Alessandro Del Puppo ( curatori della mostra e del catalogo) , Magalì  Cappellaro, Serenella Todesco, Abigyle Alzetta, Irene Micheletti Alberto Vidissoni  e Giancarlo Pauletto, i quali permettono di narrare un territorio documentandone lo sviluppo delle arti e dei suoi filoni tematici. Il volume è stampato dalle Grafiche Antiga - pp. 198 ill. colori €20.00.

«Questa mostra è anche una palestra per i giovani studenti, coinvolgendo attivamente anche l’Università. Con Mondi Possibili, prosegue il percorso di questa Amministrazione sottolinea  Alberto Parigi - Vice Sindaco e Assessore alla Cultura  del Comune città di Pordenone -  che vuole condurre una vera “operazione orgoglio” per Pordenone, una città dalle piccole dimensioni ma dal grande patrimonio culturale e dalla vivace intraprendenza. Il nostro obbiettivo – continua il vicesindaco – è quello di rivalorizzare, riscoprire e restituire alla città le sue opere, finora nascoste nelle buie cantine dei Musei».

All’ingresso, oltre alle opere in esposizione, patrimonio dei Musei Civici, accoglie il pubblico un’opera commissionata appositamente per questa mostra.

Si tratta di un’opera sonora del giovane artista contemporaneo Michele Spanghero di Monfalcone, legato nella sua espressione artistica alla riflessione sul rapporto tra suoni, silenzi e arti  visive, che ha lavorato per dialogare con le opere presenti in mostra e arricchirla di nuovi significati.

Alla chiusura della mostra l’opera rimarrà di proprietà dei Musei di Pordenone.  « Questa mostra è la naturale prosecuzione di un  progetto avviato alcuni anni fa – osserva il curatore Alessandro Del Puppo – e segna un’importante collaborazione tra Università e territorio sul piano dello studio e della valorizzazione dell’arte moderna e contemporanea».

Il percorso espositivo inizia con una selezione di alcune opere tra l’Ottocento e il Novecento per arrivare alle tendenze più rappresentative di quello che è stato il mosaico di espressioni artistiche negli anni compresi tra le due guerre fino al secondo dopoguerra.

Al primo piano della Galleria Bertoia la sezione storica illustra il percorso degli artisti friulani che, nel complesso periodo del secondo dopoguerra e negli anni a seguire, rivolsero uno sguardo attento alla città di Pordenone dando vita a un “realismo lirico”che trovò nel paesaggio circostante una fonte inesauribile d’ispirazione, libera da una troppo rigida interpretazione del nuovo credo realista.

Il nucleo di opere presenti provengono dall’importante Collezione Concordia Sette, patrimonio della Fondazione omonima, la cui gestione culturale e artistica è affidata al Centro Iniziative Culturali Pordenone. Al secondo piano, una sala monografica sul tema della composizione pittorica ( Due o più figure), uno spazio dedicato alla rappresentazione del territorio (La città e la regione), un affondo sull’arte compresa nel periodo tra le due guerre e una selezione di opere e che dimostrano le potenzialità  del lavoro su carta (Tutta carta).

Un’altra sezione a tema storico (Le stanze del Cardinale) affronta l’impegno e la passione del Cardinale Celso Costantini (1876-1958) in Estremo Oriente, grazie al lascito fatto dal Comune di Pordenone dal Cardinale stesso, originario di Castions di Zoppola e primo delegato apostolico in Cina dal 1922-1933.

Le opere testimoniano un’operazione artistica e sincretistica di creazione di un nuovo canone di lettura orientale dell’arte cristiana.

Una testimonianza religiosa e artistica ripresa anche nelle bozze cartacee presenti nella stessa sala, che espone studi preparatori di artisti come Zavagno e Bertoia, una campionatura di dipinti di autori locali toccati dallo sguardo  di Pier Paolo Pasolini e a lui legati(I pittori di Pier Paolo) e il romanzo di formazione di un autore eccellente come il pordenonese Luigi Vettori.

La mostra “Mondi Possibili”  sarà accompagnata da eventi collaterali come concerti, visite guidate e attività per bambini, con il coinvolgimento delle scuole, importanti iniziative  per la sensibilizzazione delle future  generazioni.  

Descrizione immagini:

Foto copertina catalogo

Foto 1: Michele Spanghero, “Study for Deaf Bell”, 2023 Tecnica mista  su carta, 200x300mm

Foto 2 : Duilio  Corompai, “Chiesa dei Gesuiti”, 1927. Olio su tavola, 70x80cm (inv.170)

Foto 3: Vittorio Cargnel,Ritorno dal mercato,1921. Olio su tela, 100x134cm (inv.901)

Foto 4: Leopold Bernstamm, Ritratto maschile (Ritratto di Luigi De Paoli), 1914. Bronzo, 54x41x31cm (inv1716)

Foto 5: Harry Bertoia, Poltrona Diamond, 1952 Metallo e stoffa (inv.1604)

Foto 6: Mirko Basaldella, Informale, 1960-1969 Olio su carta, 35x47 cm (Fondazione Concordia Sette, Casa dello Studente Antonio Zanussi Pordenone)

Foto 7. Luigi Spacal, Indicazione Verticale, 1984. Tecnica mista, 112x82cm ( Fondazione Concordia Sette,Casa dello Studente Antonio Zanussi Pordenone)

Foto 8 Luigi Veronesi,Luigi Veronesi Y1, 1978.  Acrilico su tela, 60x100cm (Fondazione Concordia Sette, Casa dello Studente Antonio Zanussi, Pordenone)

Foto 9 Armando Pizzinato Forme in moto, 1975. Olio su tavola, 45x60cm (inv.1547)

Foto 10 Paul Delvaux, Anna sognante, 1966. Litografia a colori 63/75,75,4x56cm (inv.1425, già Collezione Ruini-Zacchi)

Foto 11 Luigi Vettori,Il lavoro, la famiglia, 1939. Olio su tela, 163x170cm (inv460)

Le immagini che documentano il testo sono state tratte dal catalogo della mostra:

Mondi Possibili. Due secoli darte dalle collezioni di Pordenone, curata da Alessandro Del Puppo  e William Cortés Casarrubios, fino al 28 gennaio 2024. Informazioni tel. 0434 392935, 0434 392937; www.comune.pordenone.it/galleriabertoia

 

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Articolo pubblicato il 21/10/2023