Inquietudini ritmiche da Leopardi a Kemeny

Presentazione del volume a Torino 

 
Mario Buonofiglio è un italianissimo critico letterario nato in Germania, in quella terra dove la cultura ha una profondità e una vastità tale da “sostenere” persone dalla cultura e profondità uniche: l’unione con la creatività e la serietà delle radici familiari ne hanno formato un personaggio dalla affascinante semplicità di chi padroneggia la materia di cui parla e ne vuole fare compartecipi gli interlocutori senza “spocchia”.

Così è nata la sua raccolta di saggi, “L’inquietudine ritmica dell’in/de/finito” (Ed.puntoacapo) rivisitati dai già pubblicati sulla storica rivista <Il Segnale> di cui è condirettore. 
I suoi studi sulla poesia italiana del Novecento e del Duemila lo vedono all’avanguardia nelle analisi sulla metrica tradizionale, ma anche nelle nuove forme della poesia contemporanea.

Decodificando nell’Infinito leopardiano uno spartiacque tra la tradizione della versificazione e il successivo scardinamento attraverso un endecasillabo spinto ai limiti del possibile, ci porta a un’analisi di testi letterari guardati dall’interno della struttura, là dove la maggioranza di noi ne percepisce solo una parte dell’armonia.


Ma Mario Buonofiglio non è soltanto appassionato di letteratura e il suo amore per la lirica denota l’importanza che parole e musica hanno forgiato nella percezione della realtà che lo circonda: tutto è perfetto e interpretabile secondo “pattern” usate dagli autori, a volte persino inconsapevoli, in ogni caso forniti di quel ritmo interiore che spinge a usufruire di labiali, gutturali, sibilanti e via così in empatia con i significati più profondi.


La raccolta vede apparire sulla scena, oltre all’Infinito di Leopardi, il linguaggio binario di Giovanni Pascoli, i sentieri di Cesare Viviani, lo scontro linguistico tra migrante ed esule di Gezim Hajdari, la poderosa sincronicità nel poemetto “Una scintilla d’oro a Castiglione Olona” di Tomaso Kemeny e altri piccoli capolavori tra cui, per ovvi motivi, l’incontro e abbandono tra la maga Circe e Ulisse di Simonetta Longo nel flusso di un Mitomodernismo sentito profondamente.


Il Mondo delle Idee è lieto di presentare il volume a Torino sabato 25 novembre alle 19 nelle sale del Convivio in via Cavour 19 ospiti di Seyed Djamal Tabatabai: alla presenza dell’autore introdurranno alla lettura dei saggi Mario Marchisio e Chicca Morone.
Seguirà una bicchierata augurale…
Sito ufficiale: 


https://www.buonofiglio.it

 

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Articolo pubblicato il 15/11/2023