Il  prezioso patrimonio storico fotografico viene presentato al pubblico in tre mostre strettamente connesse tra loro a cavallo del 2023 e il 2024.

Il delicato e la preziosità del materiale, per la prima volta lascia il caveau dell’Accademia Albertina per essere esposto nelle sale della Pinacoteca, ciascuna delle tre esposizioni non supererà i tre mesi di apertura, per motivi di delicata conservazione delle opere.  

Indispensabile, quindi, procurarsi il prezioso volume, edito da Gli Ori e Albertina Press, per continuare ad  apprezzare le stupende fotografie, dopo aver visitato la mostra.

“Come in ogni occasione che riguardi l’Accademia o la sua Pinacoteca - scrive nel saluto istituzionale Paola Gribaudo, Presidente dell’Accademia Albertina delle Belle Arti - anche in questo caso il,  progetto è  nato dalle mani dei docenti dell’Albertina, con la curatela della professoressa Nicoletta Leonardi, il fondamentale lavoro del corso di fotografia  del prof. Fabio Amerio per le riproduzioni ad alta risoluzione delle fotografie antiche e il coordinamento del dott. Enrico Zanellati, insieme  Officina delle Idee, per l’allestimento della mostra”.  

La prima delle tre esposizioni, dal titolo “La fotografia e le arti”, in programma fino al 21 gennaio 2024, è dedicata all’uso della fotografia come strumento per la didattica e la ricerca artistica nelle diverse scuole dell’Accademia Albertina nei decenni successivi all’Unità d’Italia (ornato e plastica ornamentale, scultura e pittura, cui si aggiunge l’insegnamento dell’Architettura.

“L’importantissimo patrimonio fotografico  dell’Accademia Albertina, afferma Salvo Bitonti - Direttore dell’Accademia Albertina Belle Arti – di assoluto rilievo internazionale, è stato a lungo negletto e inaccessibile a studiosi e cittadini in generale”.

L’Archivio fotografico dell’Accademia conserva circa quattromila stampe realizzate tra la metà dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento grazie all’applicazione di differenti tecniche. Carte salate, all’albumina, ai sali d’argento,cianotipie, aristotipie e fototipie più diverse presentano veri e propri capolavori della fotografia delle origini, con autori del calibro  di Édouard Baldus, Bisson Frères, Gustave Le Gray e Charles Marville.

L’Italia, oltre che dai più noti  Fratelli Alinari, Giacomo Brogi o Carlo Naya, è rappresentata da un importante nucleo di autori piemontesi, attivi in particolare  nella documentazione del patrimonio storico-artistico e architettonico del territorio. come Giovanni Battista Berra, Francesco Maria Chiappella  e Vittorio Ecclesia.  

Il secondo appuntamento alla Pinacoteca Albertina, dal 30 gennaio  a domenica 21 aprile 2024 il tema affrontato sarà,” L’Ottocento fotografa il Medioevo”, e ripercorrerà l’importante ruolo ricoperto dalla fotografia nella storia della tutela del patrimonio artistico e architettonico, e in più generale nella formazione di una cultura e un gusto condivisi attorno ai quali costruire  l’identità nazionale.

Una identità costituita, sull’onda della prima fase di espansione coloniale italiana, anche da processi di orientalizzazione e fenomeni legati a stereotipi razziali e fantasie di dominio e civilizzazione. Infine dal 30 aprile al 28 luglio 2024, “Oltre il Gran Tour. Orientalismi e visioni coloniali”.

Anche quest’anno il progetto è stato possibile, grazie al sostegno della Regione Piemonte, della Reale Mutua, della Camera di Commercio di Torino e della Fondazione CRT.

Descrizione immagini:

Foto copertina libro: fotografo non identificato, Carlo Marochetti “Monumento equestre a Emanuele Filiberto”(1838), 1875ca.

Foto 1, fotografo non identificato,”Luca Levi Roma 1874, post 1874. Stampa all’alluminio 22,5x17,5 cm incollata su cartoncino 32,5x24,5cm. Accademia di Belle Arti di Torino, Fototeca [F – 1442]

Foto 2 Carlo Naya, Venezia, Chiesa della Salute, 1870ca. Stampa all’albumina45x54cm incollata su cartoncino 47x63cm Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, Fototeca[ F-1367]

Foto 3 Charles Marville, Leonardo da Vinci, Studio per l’angelo de La Vergine delle Rocce (1483-85), Biblioteca Reale, Torino, 1861-62. Stampa all’albumina 16,5x19cm incollata su cartoncino 31x43cm Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, Fototeca[F-1511].

Foto 4 Henri Le Lieure, Andrea Gastaldi, “Pietro Micca (1858), Galleria Civica di Arte Moderna e contemporanea, Torino 1865ca. Stampa all’albumina 15x19cm incollata su cartoncino 29,5x38,5cm Accademia Albertina di belle Arti di Torino, Fototeca[F-1456]

Foto 5 Vincenzo Giacomelli, “La miseria, in Album artistico fotografico. Raccolta di quadri storici e di genere composti ed eseguiti dal vero in fotografia dal Pittore Giacomelli,1870. Stampa all’albumina 15x20cm incollata su cartoncino 27,5x38,5cm Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, Fototeca [FA_04]

Foto 6 Vincenzo Galdi, “Nudo Femminile”, 1890-1907. Stampa all’albumina 16x23cm incollata su cartoncino 23x30cm. Accademia Albertina  di Belle Arti di Torino, Fototeca [ F_1448]

Foto 7 Fratelli Doyen, Tav. XXIX. Reliquiari dei secoli XIV e XV, 1880, particolare. Fototipia, dimensione immagine23x16,5cm, dimensione cartoncino 47x37,5cm Accademia Albertina di Belel Arti di Torino, Fototeca[ F_1253]

Foto 8 Giovanni Battista Berra,” Cupola della Chiesa Cattedrale di Torino”1882. Stampa all’albumina 23,5x42,5cm incollata su cartoncino 45x58,5cm. Accademia di Belle Arti di Torino Fototeca[F_1915]

Foto 9  Fratelli Zangaki, “Femme fellahine”, 1880 ca., parte dell’album Ricordo di Viaggio in Egitto, Camillo Simondetti, Febbraio 1892. Stampa all’albumina 21x28cm incollata su cartoncino 27x38,5cm Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, Fototeca [FA_02_25]

Le immagini che documentano il testo sono tratte dal catalogo della mostra:

“La collezione fotografica,dell’Accademia Albertina 1860-1930”.Pinacoteca Albertina, via Accademia Albertina 8, Torino. Orario di visita, tutti i giorni  feriali e festivi dalle ore 10.00 alle 18.00 (ultimo ingresso alle 17,30) tranne il mercoledì. Per informazioni 011 0897370

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