Torino. Il Ricordo dl professor Giorgio Cavallo a cent’anni dalla nascita

Clinico di fama internazionale è stato per lunghi anni Rettore Magnifico della nostra Università

In un contesto che vede autorità accademiche di ieri e di oggi, in cerca di visibilità e consenso per accedere a posizioni di potere economico, risulta ampiamente esemplare l’aver promosso il ricordo del Professor Giorgio Cavallo, giustamente definito “l’ultimo Magnifico” a cent’anni dalla nascita.

 

Venerdì 15 dicembre, alle ore 17 nell'Aula Magna “Giorgio Cavallo” dell'Università di Torino, Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche (Via Santena 9), avrà luogo un convegno dedicato al “RICORDO di GIORGIO CAVALLO a 100 ANNI dalla NASCITA” con il seguente programma:

 

*  Prof. Stefano Geuna, Rettore Università di Torino:

 “Il ruolo del Rettore nell’Università che cambia”;

 

*  Prof. Alessandro Negro Ponzi, Microbiologo:

 “L’uomo, il costruttore”;

 

*  Prof. Giovanni Bussolati, Accademico dei Lincei:

 “Il difficile ruolo del Rettore negli anni di piombo”;

 

*  Prof. Guido Forni, Accademico dei Lincei:

 “La visione scientifica”;

 

*  Prof. Piero Cappuccinelli, Accademico dei Lincei:

 “L'interesse per i Parassiti e la "Scienza avventurosa"”;

 

*  Prof. Pier Franco Quaglieni, Direttore Centro “Pannunzio”:

“L’umanista, il politico, il critico d’arte”.

 

Interverrà il Dott. Carlo Di Giambattista, Presidente della Famiglia

Abruzzese e Molisana.

 

Per coloro che non hanno avuto la possibilità di conoscerlo e stimarlo, risulta indispensabile sapere chi era Giorgio Cavallo.

Il Prof. Giorgio Cavallo nacque a Pescara, 21 settembre 1923 e morì a Torino il 21 settembre 2003 ed è sempre stato fiero delle sue origini abruzzesi.

A Pescara frequentò il liceo classico Gabriele d’Annunzio e poi si iscrisse alla Facoltà di Medicina dell’Università di Napoli, città dove è maturata la sua formazione culturale e scientifica.

Il Prof. Cavallo ci ha lasciato un ricordo di quegli anni, in una sua opera autobiografica, nella quale descrive la guerra, gli ultimi anni del regime, l’arrivo degli americani, la vita universitaria vista prima come studente, e dopo la laurea come assistente nell’Istituto di Microbiologia diretto dal Prof. Califano.

In quel periodo ha avuto la possibilità di frequentare la casa del filosofo Benedetto Croce, che era grande amico del suo maestro il prof. Califano, e dove il giovane Cavallo maturò il proprio credo nei grandi principi liberali, ai quali rimase fedele per tutta la vita.

Negli anni successivi il Prof. Cavallo alternò la frequenza nell’Istituto di Microbiologia con lunghi periodi di permanenza all’estero dove si è compiuta gran parte della sua formazione scientifica.

Degli 11 anni che intercorrono tra la laurea, conseguita nel 1947, e la vincita del concorso a Cattedra, a soli 35 anni, presso l’Università di Sassari, circa la metà li ha trascorsi lavorando in prestigiosi laboratori esteri: in Belgio, presso l’Università di Liegi; a Tubinga, presso l’Istituto Max Planck, a Marburg, presso l’Istituto Behring; ed infine per due anni negli Stati Uniti presso l’Istituto di Microbiologia della Rutgers University, nel laboratorio diretto da Heidelberger, il fondatore della moderna immunochimica.

L’attività di ricerca del Prof. Cavallo in quegli anni è stata orientata principalmente su due grandi temi: l’immunità aspecifica, e la fisiologia batterica, ed i risultati delle sue ricerche sono stati pubblicati sulle principali riviste internazionali,

Al termine della sua operosa vita oltre 470 lavori scientifici testimoniano un impegno intenso e continuo, che non è mai venuto meno, nemmeno dopo la pensione.

Ma il Prof. Cavallo non è stato solo un valente ricercatore, e’ stato un formidabile organizzatore, che si è impegnato con tutte le forze per far crescere la sua disciplina. La Microbiologia era allora una disciplina giovane sotto l’aspetto didattico, ed in molte Università era ospitata presso altri Istituti.

Quando, dopo l’Università di Sassari e di Pisa, il prof. Cavallo fu chiamato nel 1964 a Torino, combatté una strenua battaglia per la costruzione del nuovo Istituto di Microbiologia.

Grazie alla sua instancabile energia tutti gli ostacoli vennero letteralmente travolti e l’Istituto, terminato nel 1968, fu ufficialmente inaugurato nel 1969, in occasione del 15° Congresso Nazionale di Microbiologia.

Negli anni successivi il Prof. Cavallo ha posto le sue energie di organizzatore al servizio di tutta l’Università di Torino, di cui fu Rettore per nove lunghi e difficili anni dal 1975 al 1984.

Sono stati anni molto problematici: le vicende giudiziarie del processo ai cattedrati che sconvolse la Facoltà di Medicina, la contestazione selvaggia degli studenti, il terrorismo delle brigate rosse e l’Università allo sbando.

Il prof. Cavallo, agendo con coerenza e determinazione riuscì a rimettere l’Università in grado di svolgere i propri compiti istituzionali, ridando fiducia a chi l’aveva persa ed assumendo una serie di decisioni coraggiose quale, tra le altre, di mantenere aperto nelle ore serali Palazzo Nuovo, dove si erano verificati episodi di violenza.

Il prof. Cavallo fece rinforzare la vigilanza e mantenne l’apertura fino alle ore 23, per non cedere al ricatto della violenza e per continuare a consentire lo studio agli studenti lavoratori dei corsi serali.

In quegli anni il prof. Cavallo fu accompagnato dalla scorta armata che gli era stata assegnata da quando il suo nome era comparso in un elenco di obbiettivi delle “brigate rosse” e di “prima linea”.

Dal suo impegno a tutto campo, l’Università di Torino ebbe molto da guadagnare: in quegli anni fu tra l’altro impostato il piano di sviluppo dell’Università, con il trasferimento delle Facoltà di Agraria e di Economia in nuove e più consone sedi, piano che ha dimostrato tutta la sua validità negli anni successivi.

Le stesse energie profuse per l’Istituto prima, e per l’Università poi, il prof. Cavallo le ha dedicate a molte importanti Istituzioni locali e Nazionali: all’Accademia di Medicina di Torino, di cui fu presidente dal 1971 al 1976; alla Società Italiana di Immunologia ed Immunopatologia, della quale fu Presidente dal 1977 al 1980, ed infine alla Società Italiana di Microbiologia, della quale è stato per molti anni Presidente, e poi, fino alla morte, Presidente Onorario.

Sotto la sua direzione la Società è grandemente cresciuta sia come numero di soci che per importanza.

Fu membro autorevole dell’Accademia dei Lincei, l’Accademia delle Scienze, il Centro Pannunzio, la promotrice delle Belle Arti, l’Associazione Nazionale della Terza Età e molte altre ancora italiane e straniere.

È stato insignito della medaglia d’oro per i meriti dalla cultura e di quella della Sanità pubblica, del Centro Pannunzio di Torino e dell’associazione nazionale della terza età.

Il prof. Cavallo è stato anche un uomo politico. Candidato in diverse tornate elettorali, e ripetutamente eletto in Consiglio Comunale a Torino, ed è anche stato sul punto di diventare ministro della Ricerca scientifica, nel primo governo Cossiga, sostituito all’ultimo momento, quando era già stato convocato a Roma per il giuramento.

Nella carriera politica il prof. Cavallo non ha certamente ottenuto i successi che meritava, anche perché non è mai stato un uomo di parte, e tanto meno di corrente. Diceva sempre con franchezza quello che pensava, e questo non è certamente utile nella vita politica, ma questo suo atteggiamento gli ha sempre conquistato la stima ed il rispetto di quanti l’hanno conosciuto, amici ed anche avversari.

Appassionato d’arte ha al suo attivo più di cento tra recensioni, presentazioni e saggi critici su mostre di pittura e di scultura. Profondo conoscitore dei classici e della letteratura italiana e francese, era in grado di citarne ampi brani a memoria.

E’ stato un brillante conferenziere, dotato di grande chiarezza espositiva e capace di avvincere l’uditorio anche su temi di non facile comprensione.

Ha tenuto molte decine di relazioni e conferenze non solo su temi attinenti alla Microbiologia, ma su un ampio repertorio che spaziava dai temi scientifici a quelli letterari e storici: dalla peste nera a Pasteur, da D’Annunzio al confronto tra le culture anglosassone e continentale, dalla storia del Regno delle due Sicilie allo Statuto Albertino.

Eletto Rettore alla fine del 1975 non volle mantenere anche la Direzione dell’Istituto di Microbiologia, rinunciandovi a favore dei suoi allievi.

Questa decisione riflette la generosità del Prof. Cavallo, ma anche la sua serena consapevolezza del proprio prestigio, che non aveva bisogno di alcun tipo di puntello formale.

La modestia è una virtù degli uomini veramente grandi. Al termine di una vita così piena e ricca di successi, vita che avrebbe fatto giustamente inorgoglire chiunque potesse vantare anche solo una frazione di quanto da lui realizzato, egli non se ne è mai vantato.

Faceva parte del suo carattere considerare ogni risultato ottenuto non un punto di arrivo, ma la base di partenza per nuove sfide intellettuali, sempre più difficili e stimolanti.

 

© 2023 CIVICO20NEWS - riproduzione riservata

 

N

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 09/12/2023