G7- Il 2024 inizia con la Presidenza italiana

I dossier caldi d’inizio anno: Ucraina, Africa, Medio Oriente

Il 2024 è un anno impegnativo per l’Italia politica. Oltre alle elezioni europee, quelle regionali che interesseranno 5 regioni ed il rinnovo di oltre 30000 consigli comunali, il nostro governo farà il suo debutto al vertice del G7.

I sette Paesi più sviluppati si dovranno confrontare su molti temi importanti. Si tornerà a parlare del conflitto in Ucraina, di immigrazione, di Africa, della crisi in Medio Oriente e della regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale.

Il primo appuntamento è previsto a Capri, riunione dei ministri degli Esteri dal 17 al 19 aprile. Poi è in programma un incontro  fra i ministri dell’Economia dal 23 al 26 maggio in Puglia, nella Valle d’Itria, a Borgo Egnazia, stesso luogo scelto da Giorgia Meloni per il vertice dei capi di Stato e di governo dal 13 al 15 giugno poco dopo le elezioni europee.

Il dossier fondamentale per l’Italia, ha annunciato la premier, sarà l’Africa, in continuità con il suo intervento all’Onu nel settembre del 2023 e con il Piano Mattei. L’ottica è quella di portare Roma ad adempiere al suo ruolo geo-strategico come ponte naturale verso il Global South (nello specifico quello africano, ma anche attraverso cooperazione come quelle con l’India, anche quello asiatico o ancora mediorientale).

Nelle scorse settimane, nel corso un un summit di ministri degli Esteri a Tokio, il ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani aveva così delineato l’approccio italiano alla presidenza del G7: “Lo faremo con grande determinazione, affrontando le grandi questioni”, ha spiegato. La situazione in Medio Oriente sarà al centro della Presidenza italiana, come dimostra ampiamente la postura che Palazzo Chigi ha intrapreso sin dal primo giorno di conflitto. Dare un contributo alla costruzione del “giorno dopo” a Gaza e proseguire nell’impegno fattivo per fornire all’Ucraina tutto il sostegno necessario”.

Tra gli impegni prioritari, la Pace. L’Italia è pronta ad allestire un ospedale da campo e lavorerà per realizzare delle pause militari per consentire alla popolazione civile di uscire dalle aree di conflitto, “una delle ipotesi che ci sembrano ragionevoli”.

L’impegno italiano è rivolto all’evitare un conflitto su scala regionale: per cui la road map su cui Roma lavora è perseguire la pace in Medioriente, condannando gli attacchi terroristici sferrati da Hamas.

Secondo Tajani “naturalmente Hamas deve essere fuori dalla Palestina”, per questa ragione un supporto maggiore dovrebbe essere diretto all’Anp, “che può essere un interlocutore per il futuro, come lo è oggi”.

In questo senso si inserisce il lavoro italiano, che parte dall’allestimento di un ospedale da campo, grazie allo sforzo del ministro della Difesa Guido Crosetto e del capo di Stato Maggiore della Difesa, per continuare poi con aiuti concreti per la “cura dei feriti, naturalmente non terroristi, nei nostri ospedali”.

Una delle ipotesi sul tavolo è quella di immaginare una fase di transizione, come quella attuata in Libano da parte dell’Unifil: strada che secondo Tajani può essere foriera di risultati, in un’ottica di ricomposizione: “Da questo punto di vista si può trovare un accordo, ne abbiamo parlato e continueremo a parlarne. L’obiettivo è la pace”.

La missione Unifil, per color che non lo ricordano, prende le sue movenze dalla Risoluzione 425 adottata del 19 marzo 1978 da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, a seguito dell’invasione del Libano.

Dopo un attacco da parte di Hezbollah alle Israeli Defence Force del 12 luglio 2006, nei pressi del villaggio israeliano di Zar’it, persero la vita otto soldati israeliani, in sei vennero feriti e due catturati dalle milizie. Dopo il no al rilascio da parte di Hezbollah, Tel Aviv avviò un’azione militare nel paese e per tutta risposta Hezbollah replicò attaccando infrastrutture civili israeliane nel nord di Israele. Dall’agosto 2006 un Generale Italiano è alla guida del contingente Unifil.

 

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Articolo pubblicato il 04/01/2024