Amare Torino dai particolari

A cura di Luciano Brussino

Prosegue la proposta delle fotografie di Luciano Brussino, con didascalie da lui elaborate, per offrire ai Lettori di Civico20News la possibilità di cogliere dettagli suggestivi della nostra città (m.j.).

Alcuni giorni or sono, mi sono fermato in via Gaudenzio Ferrari angolo via Rossini dove, praticamente senza muoversi, si possono cogliere interessanti particolari. Al n. 1 di via Gaudenzio Ferrari un datato portone riporta una insegna emblematica “Guardare il buio”. Non ne conoscevo l’esistenza e un gentile signore del luogo mi ha spiegato che quello, nato come mostra temporanea è diventato con il tempo XKE’ cioè il Laboratorio didattico permanente delle curiosità. Ecco alcune immagini per capire di cosa si parla, principalmente rivolgendosi a bambini e ad adolescenti, all’interno del Laboratorio.

Immagine di alcuni “perché?”.

Immagine di altri “perché?”.

È poi sufficiente ruotare di 45 gradi la macchina fotografica e alzare gli occhi, cosa che ormai non facciamo più, per cogliere la bellezza di due Muse che dalla parete dell’Auditorium deliziano i passanti con le loro note. La sassofonista è la meglio conservata nella sua algida e imperturbabile bellezza.

Particolare del viso della sassofonista.

La suonatrice di strumento a corda, che un tempo doveva essere straordinariamente affascinante, purtroppo oggi versa in queste condizioni e meriterebbe un urgente restauro per ripulire il suo diafano viso.  

Luciano Brussino

 

A conclusione di questo articolo di Luciano Brussino, ricordiamo che le due statue delle suonatrici alloggiate nell’Auditorium di via Rossini sono state considerate anche nel recentissimo volume “Statue di Torino – Stàtue ‘d Turin” (Ël Torèt | Monginevro Cultura, 2024), realizzato dalla formazione di cultori di storia torinese capitanata da Sergio Donna, Presidente di Monginevro Cultura, che comprende Piero Abrate, Francesco Albano, Luigia Casati, Achille Maria Giachino, Stefano Garzaro, Danilo Torrito e due collaboratori di Civico 20 News, ovvero chi scrive ed Ezio Marinoni. La monografia appare in contemporanea con l’omonimo Armanach Piemontèis 2024, pubblicazione da collezionare ormai tradizionale (m.j.).

 

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Articolo pubblicato il 01/02/2024