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L’uomo, i misteri e l’ignoto
La grande magia della vita si esprime comunque.
Comprenderne la portata rende la nostra esperienza terrena assai fruttuosa, unica e sorprendente.
Articolo di Pietro Cartella
Pubblicato in data 17/11/2020

 

 

Parte sesta del nono incontro dei dialoghi sul senso della vita tenutosi nel pomeriggio del giorno 25 ottobre 2013 presso la biblioteca di San Raffaele Cimena (To) sede dell’UNITRE locale.

 

… prosegue dalla parte quinta

 

Non cade un capello dalla nostra testa senza che sia ritenuto necessario in un disegno più grande della nostra singola esistenza!

 

Possiamo costruire qualsiasi forma di difesa della nostra salute, ma se la vita lo riterrà opportuno, essa saprà sempre creare il virus adatto a perforarla! Oppure potrà attivare la forma di protezione più opportuna a nostra completa insaputa, o riproporre pazientemente le più o meno bonarie ripetizioni delle lezioni necessarie, fino a che la nostra coscienza le abbia comprese a sufficienza! Toccati da tali eventi possiamo stare male tutta la vita perché convinti che dovesse andare diversamente, mentre altri, nella stesse condizioni, si riterranno fortunati e inizieranno ogni giorno sorridendo!

 

IDP … che invidia! (risate!) …

 

 … ed ora … intervallo! Un po’ di respiro per voi dopo questo bombardamento …

 

IDP … che ci sconvolge un po’!

 

IDP … in questo periodo si sente molto parlare di un miracolo accaduto a Medjugorje … una persona è andato su una carrozzina ed è ritornata sulle proprie gambe … come può succedere una cosa del genere? …

 

… non è così difficile! Soprattutto quando c’è una così grande concentrazione di persone aventi un interesse comune …

 

IDP … sì, sì … a questo volevo arrivare … quando si mettono tutti insieme … ma perché succede solo a uno e non ad un altro?

 

… perché occorre essere predisposti a canalizzare ciò che accade in un modo particolare …

 

IDP … ma può davvero succedere? … sembra impossibile! … poi lo hanno fatto vedere per televisione … è arrivata in carrozzina…

 

… riporto la mia esperienza diretta (già descritta nel 4° incontro) di come un corpo di carne può diventare simile ad una trave metallica: durante un seminario di immaginazione creativa (documentazione disponibile in opuscolo dedicato) potei sperimentare come fosse possibile ciò che a me sembrava impossibile.

 

 

L’esperimento consisteva, attraverso l’applicazione di un metodo di visualizzazione dell’obiettivo e concentrazione energetica per realizzarlo, nell’identificarsi coscientemente in una trave metallica, appoggiata ai piedi e alla testa su due sedie, in grado di sostenere il peso di tre persone!

 

Per poter comprendere la differenza tra prima della applicazione della tecnica e il dopo, l’esperimento fu diviso in due fasi:

 

 

 

Questo è un esempio di come polarizzando tutto il nostro essere verso un obiettivo lo si consegue immancabilmente! Se ciò non avviene è solo perché non abbiamo fatto ciò che serviva! Quindi ognuno attira ciò che gli accade e respinge ciò che non gli accade! Ovviamente il più delle volte inconsciamente o per eredità; però non ci possono essere dubbi!

 

È certo, al di là delle esperienze e delle opinioni personali, che esistono, nell’ambito di diverse confessioni religiose, “gruppi di preghiera” il cui scopo è proprio quello di concentrarsi per ottenere un risultato di “guarigione” che a volte avviene (in America vi sono molte chiese in cui i devoti, guidati dal loro leader, producono risultati del genere mostrati in diretta tv!). Voglio però ricordare che tutto ha un prezzo e il prezzo che si paga lo si conosce soltanto dopo aver aderito a tali pratiche, e, come è facile dedurre se si ha la pazienza di continuare l’osservazione del fatto per un po’ di tempo, il prezzo è sempre molto più alto del valore di cui si gode. Su questo punto insisto molto perché quasi sempre il rimedio si rivela peggiore del male anche se ci si illude che così non sia.

 

IDP … certe cose sanno di magia! … 

 

Sì! Ma è un tipo di magia … normale! Sfrutta le nostre caratteristiche normali, ed è un tipo di magia che usiamo tutti i giorni anche per fare le cose quotidiane; inconsapevolmente per fortuna, altrimenti combineremmo un sacco di guai in più di quelli che già facciamo!

 

A volte siamo noi stessi ad inibire, inconsciamente, l’uso di un arto, per cui è facile, semplicemente togliendo il blocco con un meccanismo simile a quello usato per metterlo, tornare ad una normale funzionalità. Molti di noi tendono a preservare una parte dolente per evitare di sentire male; se lo si fa troppo a lungo può accadere che tale parte non si possa più usare se non dopo una lungo processo fisioterapico di recupero.

 

Ho spesso ricordato come mia madre, dopo un incidente, avesse il dito medio di una mano completamente rigido, ma che dopo l’ictus che la colpì costringendola a letto, esso riprese a piegarsi regolarmente!

 

Si può facilmente comprendere quanto la nostra mente e le nostre convinzioni siano in grado di interferire nel nostro intero sistema condizionandone il funzionamento.

 

Pensate a coloro che soffrono della “sindrome del primo passo”! Non hanno niente che non funziona, però non riescono a muovere il primo passo se non aiutati da qualcuno. Poi vanno avanti come se nulla fosse!

 

IDP … ci sono anche persone che facendo determinati esercizi riprendono alcune funzioni … per esempio yoga, taichi, chi kung o altro … e si vede che non sono cose che fanno esse stesse ma è qualcosa che avviene attraverso di loro …

 

Certamente! Oltre ad esercitare le funzioni desiderate, liberano nel contempo i canali energetici necessari al loro funzionamento lasciando nuovamente fluire ciò che deve!

 

IDP … mentre a noi questo non viene insegnato … per esempio scaricare le nostre tensioni … a scaricare le nostre malattie …

 

In realtà anche noi lo facciamo molto più spesso di quanto si creda; perché abbiamo una predilezione a tenere presso di noi animali domestici? Su di loro gli esseri umani scaricano tutte le loro tensioni e distorsioni perché gli animali domestici non possono sfuggirvi; solo alcune volte si ribellano. Basti pensare a quanti animali domestici, fino a poco fa immuni, ora sono soggetti a cancro o altre malattie umane (compreso depressioni e disturbi comportamentali). Oppure pensate a quanti vanno scaricare le proprie tensioni al mare o in montagna; io da giovane andavo ad urlare nei boschi! Ognuno ha un proprio modo per cercare di riportare un po’ di tranquillità nel proprio marasma! Però qualcuno ne paga il prezzo! Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma … in che cosa quasi nessuno lo sa (questo è il problema!). Se si potessero vedere le conseguenze di questi nostri atti credo che pochi avrebbero il coraggio o l’impudenza di farli!

 

Ricordate l’esercizio di contrazione e di rilassamento che avevamo sperimentato insieme (metodo di Jacobson): è un modo semplice per scaricare tutte le nostre tensioni, però non vuol dire che non abbia effetti collaterali; nella nostra ignoranza scegliamo quello che per noi è il male minore! Ogni cosa che facciamo coinvolge l’intero universo!

 

IDP … io mantengo nei limiti normali alcuni valori ematici facendo esercizi chi kung, reichi e taichi … che su di me hanno effetto …

 

Comprendo benissimo poiché, molto tempo fa, sia io che mia moglie praticammo tali discipline per un lungo periodo, oltre dodici anni. Ma ora - lungi da noi demonizzare qualsiasi pratica – si è reso necessario per noi andare oltre, poiché tecniche e discipline sono simili alle medicine! Funzionano se noi facciamo la nostra parte, se ci crediamo, altrimenti, se tutto va bene, lasciano il tempo che trovano. E come per ogni medicina non se ne deve abusare! Tuttavia, anche nel migliore dei casi, non si tratta mai di vera guarigione; l’unica vera guarigione è fare ciò che deve essere fatto, avendone compresi senso e necessità, come spesso la vita ci mostra chiaramente, senza cercare di evitarne alcune parti o piegarne altre alle nostre interpretazioni.

 

Quasi sempre queste discipline permettono di spostare qualcosa (anche un problema o una patologia) da un piano che vediamo e tocchiamo ad uno che non vediamo; però il processo continua lo stesso, anche se apparentemente scomparso solo perché non più visibile, e le conseguenze prima o poi si manifestano in un modo più perentorio!

 

Vale su qualsiasi piano la legge del più forte che (quando può) scarica ciò che non gli è gradito sul più debole: è la legge della giungla della nostra sopravvivenza!

 

Però tutto serve se ci aiuta a prendere coscienza!

Di quante delle cose che facciamo, di un semplice movimento, siamo coscienti? Già cominciare a prestare semplicemente attenzione a qualcosa è un grande passo avanti! E un passo ancora più grande è accettare la responsabilità che ne deriva! Uscire dalla routine automatica! Accettare un cambiamento!

Non come schiavi a cui viene imposto, ma liberamente accettato avendone compresi senso e necessità.

 

Un noto racconto esprime bene questo concetto:

 

Alcuni discepoli fanno visita al maestro.

Giunta l’ora del pranzo si congedano con la promessa di ritornare subito dopo.

Passano alcune ore ed effettivamente essi ritornano.

Il maestro chiede dove sono stati per tutto quel tempo.

“A mangiare”! – risposero essi. -

“Sai com’è! Ogni boccone … masticare trentatré volte, poi un piccolo intervallo ed un nuovo boccone, così via … il tempo è passato!

Ma tu avrai fatto altrettanto no? –

“Veramente – rispose il maestro – io ho inghiottito il cibo così com’era in modo che il mio corpo possa abituarsi e continuare a digerire anche quando non avrò più i denti per masticare”!

 

Anche in questo caso però tutti hanno ragione e sbagliano allo stesso tempo.

Infatti ognuno deve comprendere da sé cosa è veramente necessario; nessuno può dire ad un altro cosa deve fare; non si può sapere prima cosa ci servirà poi. Neanche un maestro può farlo! Possiamo e dobbiamo prepararci nel miglior modo possibile secondo quanto crediamo giusto e necessario; tuttavia sapremo veramente ciò che occorre solo quando saremo in quel preciso momento!

 

… prosegue nel prossimo articolo

 

foto, schemi e testo

pietro cartella

 

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