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Economia e finanza
Inflazione - I consumatori sono in ginocchio
L'impennata dell'inflazione pesa sul carrello degli italiani.
Articolo di Andrea Elia Rovera
Pubblicato in data 08/01/2023

In questi giorni di inizio anno sono usciti i dati rispetto all’andamento dell’inflazione italiana.

Dati per nulla incoraggianti dal momento che nel mese di dicembre l’inflazione ha raggiunto quota 11,6%, leggermente meno del mese di novembre in cui era all’11,8%. Gli esperti del mondo economico – facendo studi previsionali sull’ultimo trimestre – calcolavano che in dicembre non si sarebbe superata la soglia dell’11,4%; purtroppo così non è stato.

Per i consumatori ciò che incide maggiormente sul bilancio mensile è certamente da ricercarsi fra gli aumenti dei prezzi energetici che sono passati dal +57,9% al +70%.

Leggendo i dati prodotti dall’ISTAT, nel 2022, i prezzi sono cresciuti dell’8,1% rispetto al 2021. Non si percepiva un aumento così significativo sin dal lontano 1985, anno in cui l’inflazione era pari a 9,2%.

Come scrive Rossella Savojardo, “Milano Finanza”, leggendo i dati “Coldiretti” “l’impennata dell’inflazione pesa sul carrello degli italiani che hanno speso quasi 13 miliardi in più per acquistare cibi e bevande nel 2022 a causa dell’effetto valanga dei rincari energetici e della dipendenza dall’estero, in un contesto di aumento dei costi dovuto alla guerra in Ucraina che fa soffrire l’intera filiera, dai campi alle tavole”.

L’Ufficio Studi “Coop”, come scrive Valentina Iorio del “Corriere della Sera”, fa sapere che in questo 2023 “chi deve cambiare gli elettrodomestici più vecchi lo farà (29%) mentre si tenderà a rinviare l’acquisto della nuova auto (35%). La casa continua a essere una priorità: il 67% pensa di ristrutturare la propria abitazione”.

Aumenti vertiginosi anche per assicurare gli autoveicoli. L’RC auto è aumentata, in media, di 482 euro l’anno: il 14% in più rispetto al 2021. A questo bisogna aggiungere il costo folle della rata del mutuo a tasso variabile che, leggendo i dati degli ultimi mesi, è aumentata del 36%.

Aumenti simili saranno tollerabili ancora per poco. Ci sono sempre più italiani che fanno la spesa giorno per giorno e scelgono solo prodotti in offerta o in prossima scadenza al fine di poter risparmiare.

In moltissimi stanno rinunciando ad un caffè al bar, ad una serata al cinema o al parrucchiere.

In giro si vedono sempre più donne che non fanno più la tinta ai capelli e uomini che hanno iniziato a radersi la testa con la macchinetta per non dover spendere i soldi dal parrucchiere.

Il calo dei consumi non è mai un buon segno perché, ripercorrendo l’intera filiera, prima o poi è causa della perdita del posto di lavoro di qualche dipendente.

Giorgia Meloni e il suo Governo si trovano a gestire la cosa pubblica in un momento di indiscutibile difficoltà. Riusciranno a far fronte alla sfida e a riportare fiducia e speranza nei consumatori?

Monitoriamo la situazione ripromettendoci di tornare a parlare di questo tema nel corso dei prossimi mesi.

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#Inflazione
#Giorgia Meloni
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