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Scienza e Medicina
Obesità: il lavoro la influenza.
Fare un lavoro precario aumenta l’indice di massa corporea.
Articolo di Sergio Audasso
Pubblicato in data 10/03/2023

Da molto tempo è risaputo quanto il lavoro poco soddisfacente provochi, spesso, a lungo andare, delle disfunzionalità organiche legate alla salute. Un nuovo studio rimarca, tuttavia, la sua incidenza con l’aumento della massa corporea. Il famoso BMI. Ne sono coinvolti lavori considerati precari e i lavori a bassa retribuzione.

Lo studio è stato condotto dai ricercatori dell'Università dell'Illinois di Chicago. La loro ricerca si è basata sull’analisi dei dati di 20 anni inseriti nella National Longitudinal Survey of Youth adult ( osservatorio di Indagine longitudinale nazionale sui giovani adulti) aventi un’età media di 44 anni.

Sono stati inseriti, quali parametri di riferimento, 13 indicatori di lavoro precario e a bassa retribuzione. Da questi indicatori, sono stati utilizzati modelli computazionali, che, da un punto statistico, valutavano, confrontandoli, il un aumento della massa corporea. Tale valore era considerato dai ricercatori, come indice di obesità.

Oltre a segnali di discriminazione di genere, o di etnia, o di istruzione, in particolare nelle donne, i ricercatori hanno potuto constatare una correlazione netta tra la bassa retribuzione, il lavoro precario e il sentirsi poco tutelati, ad un aumento di 2,18 punti del BMI.

L’indice di massa corporea viene calcolato con formule matematiche specifiche. Ogni punto è notevolmente in grado di incidere sulla salute.

I ricercatori hanno dichiarato: "Dato che anche piccoli cambiamenti di peso influiscono sul rischio di malattie croniche, le politiche per migliorare la qualità dell'occupazione meritano considerazione".

Il loro studio è stato pubblicato sulla rivista Obesity . i ricercatori hanno oltretutto definito le condizioni di lavoro precario come un vero e proprio accumulo di, per dirla con le loro parole “sfaccettature sfavorevoli dell'occupazione".

Da aggiungere a questa ricerca vi è il fatto che altri studi abbiano sancito una forte correlazione tar stato di salute e lavoro precario e sottopagato. Di questi disturbi ella salute le malattie cardiovascolari, disturbi matbolici come ipertensione, diabete e, ovviamente, obesità.  

Una precisazione è doverosa.

L’indice di massa corporea è stato un po’ sopravvalutato negli anni passati. In effetti si scoperto come una persona muscolosa, e quindi con un peso in muscoli elevato, risulti avere un BMI magari molto alto e di finire nella categoria obeso. Per cui il rilevare il grado di obesità è un insieme di fattori importanti. Tuttavia, calcolare un aumento di 2,18 punti, per essere fuori dal sovrappeso o dall’obesità, rispetto al proprio peso e alla propria altezza, diviene difficile da sottovalutare. Con un tale aumento, la persona che lavora, dovrebbe mettere su di sé una massa muscolare tale difficilmente giustificabile con i lavori odierni.  

Ricordo poi l’alta possibilità di contrarre malattie degenerative, ictus, diabete e alcuni tipi di cancro per le persone obese. Un fenomeno ancora poco evidente in Italia. Ma come si sa, dagli USA importiamo anche quelle mode nutrizionali e comportamentali atte all’aumentare, anche qui, il fenomeno.

 

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