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Politica Nazionale
Il Governo torna a parlare di migranti
Il Ministro Salvini dice stop alle ONG "furbette" mentre il Presidente Meloni cerca di convincere l'UE a fare la sua parte.
Articolo di Andrea Elia Rovera
Pubblicato in data 29/03/2023

Da anni noi di “Civico 20 News” ci occupiamo del tema dell’immigrazione.

Abbiamo trattato in modo piuttosto articolato la mole di reati compiuti dagli immigrati sul nostro territorio, abbiamo portato i dati del sovraffollamento carcerario a causa dei troppi immigrati detenuti a spese dei contribuenti italiani, abbiamo parlato della strumentalizzazione che la Sinistra ha fatto del naufragio di Cutro.

Tutti argomenti complessi e non facilmente esauribili in poche righe. Indi per cui oggi siamo nuovamente a trattare il tema delle migrazioni partendo da un fatto di attualità avvenuto in questi giorni.

Nella notte tra il 26 e il 27 marzo scorso, infatti, al Porto di Roccella Ionica (Reggio Calabria) sono sbarcati da un peschereccio di una trentina di metri altri 650 migranti partiti – come sempre – dalle coste libiche.

Ciò che è subito saltato agli occhi è che tutti e 650 sono di sesso maschile; stavolta nessuna donna incinta. La provenienza geografica dei passeggeri è mista: Bangladesh, Egitto, Siria e Pakistan. Il viaggio è durato verosimilmente cinque giorni e, anche questa volta, il peschereccio ha potuto solcare i mari indisturbato, senza essere notato da nessuno.

Ancora una volta sembra proprio che l’Unione Europea abbia voluto far finta di non vedere il natante lasciando districare la matassa al Governo Italiano.

E, proprio dai banchi del Governo, ha preso la parola Matteo Salvini, leader della “Lega” e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, che senza mezzi termini, dalla città di Trieste, ha detto ciò che la maggior parte degli italiani pensa: “Se ci sono dichiarazioni della Guardia Costiera piuttosto che della Marina, che sono corpi orgoglio dello Stato, che lamentano che il lavoro viene ostacolato [dalle ONG], va preso in considerazione”.

Salvini parla chiaro. Ciò che le ONG stanno facendo nel Mediterraneo non è sempre corretto e, spesse volte, questo atteggiamento mette in difficoltà i corpi specializzati dello Stato nell’espletamento delle loro funzioni.

Tant’è vero che, parlando con la stampa, il Ministro Salvini ha proseguito: “E’ l’Italia sotto attacco, non le ONG. Sicuramente l’immigrazione non può essere regolata da organismi privati finanziati da Paesi stranieri. Questo è poco ma sicuro”.

Giorgia Meloni, Matteo Salvini e i vari leader del Centro Destra, durante la campagna elettorale del 2022, girando le piazze e i mercati, incontrando i cittadini, avevano promesso di porre una stretta sugli sbarchi e una più severa legislazione nei confronti dei trafficanti di esseri umani.

In poco meno di sei mesi il Governo ha cercato di drizzare il tiro della faccenda, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è andato più volte in Europa a spiegare chiara la posizione dell’Italia.

Solo qualche giorno fa, a margine del Consiglio Europeo, infatti, Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti, disse che aveva avuto l’impressione di “un cambio di passo” e che “adesso la migrazione rimane una priorità degli obiettivi dell’UE”.

Proprio in vista di ciò - ha proseguito il Presidente del Consiglio – “ho posto il tema della Tunisia nel senso che forse non tutti sono consapevoli dei rischi che si stanno correndo rispetto alla Tunisia e della necessità di sostenere una stabilità in una nazione che ha forti problemi finanziari e che se non dovessimo affrontare questi problemi rischia di scatenare un’ondata migratoria senza precedenti”.

Giorgia Meloni, contrariamente a quanto asserisce l’ideologica Sinistra non vuole usare il “pugno duro” nei confronti dei migranti ma bensì la strada della diplomazia, l’unica percorribile.

Staremo a vedere come si comporterà l’Unione Europea e quanta solidarietà ci sarà fra i Paesi membri in tema di redistribuzione dei migranti.

 

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#Matteo Salvini
#immigrati
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