Far pulizia intorno a noi e dentro di noi può essere una filosofia di vita per vivere meglio
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Riordinare, sgombrare, guadagnare nuovo spazio nei luoghi dove viviamo e lavoriamo: è il significato letterale del termine anglosassone decluttering. Questa attività materiale può ridare un senso alla nostra vita, se diventa concomitante con l’altra di liberare anche gli spazi occupati nel nostro intimo dagli ingombri esistenziali, bisognosi pur essi di una sistemata, fino all’abbandono. Non si tratta, quindi, solo di gettare il superfluo, ma anche di ottimizzare tanto le risorse dei beni che sono intorno a noi quanto quelle dei sentimenti che albergano dentro di noi. Una più razionale organizzazione delle nostre cose serve anche a far chiarezza nella nostra mente.
Per Einstein – si dice - una scrivania in disordine era segno di genialità. In effetti, anche il caos può essere creativo, ma è indubbio che, per senso comune, è preferibile un ambiente ordinato. L’ordine assoluto prevede sempre ogni cosa al suo posto, ogni posto per la sua cosa; comunque, non è una costante e conviene, pertanto, imparare a vivere in un normale disordine.
Chuck Palahniuk, audace e distopico autore di Fight Club, diventato un best seller solo tre anni dopo, quando uscì il film omonimo, ha scritto nel 1966: le cose che possiedi, alla fine ti possiedono. Solo una volta che perdi ogni cosa, sei libero di fare qualsiasi cosa.
Per far posto al nuovo, per sciogliere l’ansia da accumulo di quelle cose diventate inutili, per creare interessi diversi e più stimolanti, per liberarsi dai problemi quotidiani che soffocano, decluttering è proprio quel che ci vuole, perché rende consapevoli di tutto quel che ci possiede e ingombra gli spazi intorno a noi e la mente dentro di noi.
Decluttering, apre le porte a un futuro di realizzazione dei desideri per tanta parte inconsci e di soddisfazione dei bisogni per tanta parte repressi: semplifica la quotidianità, risolve i dubbi e le incertezze, rende meno problematici i tormenti dell’anima, induce a decidere una buona volta di quanto liberarsi per riprendere a gestire la propria vita e accogliere quindi le novità come opportunità. Potrebbero anche essere, queste, una nuova amicizia o un nuovo amore, avendo trovato il modo, il coraggio talvolta, di chiudere relazioni che ci intossicavano: il nostro benessere, infatti, può dipendere anche dalla riorganizzazione emotiva dei nostri rapporti con chi ci sta intorno.
Non è sempre facile decidere di cambiar le cose o il loro posto, né disfarsene ed è complicato troncare un rapporto interpersonale; ma l’antica saggezza dei proverbi può essere la spinta per far decollare comunque le nostre decisioni: anno nuovo, vita nuova.
Si vales, vàleo.
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