2.500 euro di multa per una recensione negativa

Non riceve la merce acquistata e se ne lamenta online. Ora deve pagare

Fonte: Zeusnews.it

Nessuno legge mai i termini e le condizioni d'uso, né quando installa un software né quando fa un acquisto online.

Si tratta di una pessima abitudine alimentata dal fatto che dette condizioni di solito sono lunghissimi testi scritti spesso in maniera contorta, proposti quando uno non vede l'ora di concludere l'acquisto.

Saltare la lettura s'è rivelato disastroso per una donna che, alcuni anni fa, fece un acquisto su Kleargear.

Non avendo ricevuto nulla ancora dopo 30 giorni, PayPal cancellò la transazione; così la donna cercò di contattare il sito per avere spiegazione, senza però ricevere risposta.

A quel punto frustrata, decise di scrivere una recensione negativa su Ripoffreport, e pensò che la cosa fosse finita lì.

Tre anni dopo ricevette un'email in cui Klearger intimava di togliere il posto negativo, pena una multa.

Il fatto è che facendo acquisti su Klearger si accetta una clausola che recita: «Per assicurare un feedback pubblico giusto e onesto, e per prevenire la pubblicazione di contenuti diffamatori in qualsiasi forma, l'accettazione di questo contratto di vendita vi vieta di intraprendere qualsiasi azione che abbia un effetto negativo su Kleargear.com, la sua reputazione, i suoi prodotti, i suoi servizi, la sua gestione o i suoi dipendenti».

La donna, spaventata, provò a chiedere a Ripoffreport di rimuovere il post, ma il sito rispose che non era possibile.

La cosa è quindi andata avanti, e ora la donna, insieme al marito, si trova nella condizione di dover pagare 3.500 dollari (circa 2.600) euro per aver parlato male di Kleargear.

«È una frode» ha dichiarato la donna, che ancora non sa come andrà a finire. «Ci stanno ricattando perché abbiamo detto la verità».

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Articolo pubblicato il 01/12/2013