Ora i 30 scudetti sono ufficiali

Senza neanche ancora giocare la partita di questa sera, la Juventus si laurea campione d'Italia per la trentesima volta

Chi poteva immaginare che il tanto atteso scontro diretto della penultima giornata tra Roma e Juventus potesse non essere più influente? E invece i giallorossi sono caduti in quel di Catania prendendo ben quattro gol dalla penultima in classifica, dando così la gioia ai tifosi juventini.

Quello del trentesimo scudetto era un macigno psicologico che i bianconeri si portavano sulle spalle da un po' di anni da quando la Juve fu coinvolta negli scandali, o presunti tali, che le tolsero alcuni scudetti relegandola poi in serie B.

Oggi ogni polemica si dirada dopo la conquista ufficiale della terza stelletta da cucire sulle maglie e non rimane che provare a seguire l'altro piccolo record dei cento punti in campionato, con ancora tre giornate da disputare.

Se lo scorso scudetto era stato un po' lo scudetto dei centrocampisti come Pirlo e Vidal oltre che ad una difesa rocciosa, il campionato di questa stagione può essere considerato quello del tandem d'attacco Llorente e Tevez che assieme hanno siglato più di trenta reti, dopo che nei due precedenti campionati la Juventus pareva non aver avuto un attacco all'altezza degli altri reparti.

La Juventus del primo Conte era stata una squadra che dell'aggressività atletica e del pressing asfissiante sugli avversari aveva fatto le sue armi migliori. Quella di quest'anno è stata una Juve più efficace tecnicamente in attacco dove uno strepitoso Tevez è stato in grado di trascinare i bianconeri verso il trentesimo scudetto.

E' un vero peccato che i bianconeri non siano riusciti a guadagnarsi anche la prima stelletta delle dieci coppe italia e la vittoria in Europa League visto che avrebbe anche potuto disputare in casa la finale allo Juventus Stadium.

C'è da dire che ancora una volta la grande superiorità della Juventus in Italia non è stata sufficiente a dominare anche in Europa e questo, purtroppo, è un problema di tutti i club italiani.

Da qualche anno, ormai, nel vecchio continente dominano Spagna, Inghilterra e Germania e le squadre italiane non sembrano essere riuscite a colmare quel gap tecnico che consenta loro di giocarsela ad armi pari.

Certi giocatori ormai le società italiane non possono più permetterseli; gli ingaggi sarebbero troppo alti. La Juve, ad esempio, è riuscita a prendere uno come Llorente che era senza contratto e quindi a parametro zero e ad avere fiuto nell'accaparrarsi un giovanissimo Pogba (allora aveva solo 18 anni) divenuto poi un grande campione che però secondo alcune voci potrebbe aver già avuto offerte di un certo livello.

Oggi giocatori come Cristiano Ronaldo e Lionel Messi prendono rispettivamente 17 e 16 milioni di euro a stagione. In tempi di crisi preferisco vedere una Juventus che prova a farcela anche con giocatori a parametro zero o scoprendo talenti: anche nel calcio un po' di spending review qualche volta è doverosa, perlomeno sotto il profilo morale.




Marco Pinzuti


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Articolo pubblicato il 05/05/2014