Anteprima Samsung Galaxy S6: Samsung punta su potenza e design. Basterà per far dimenticare gli errori passati?

Chi legge spesso queste pagine, sa che negli ultimi due anni non siamo stati molto morbidi con Samsung. L’azienda coreana a nostro parere dopo l’ottimo S3 ha compiuto numerosi errori culminati in uno dei peggiori top gamma di sempre: il Galaxy S5. Inoltre, sempre secondo noi, ha ricevuto recensioni eccessivamente favorevoli nonostante i chiari difetti, probabilmente per rapporti pubblicitari oppure addirittura per paura di perdere la possibilità di testare in maniera privilegiata i prodotti Samsung.


Ma come sapete, sempre in queste pagine, quando un’azienda si impegna e riesce a tirare fuori qualcosa di buono, siamo i primi a complimentarci e ha consigliare l’acquisto del prodotto in questione.

Samsung ieri ha presentato un prodotto che rompe la monotonia che da anni la contraddistingue. Tutta la serie Galaxy top gamma aveva 3 caratteristiche intoccabili: batteria removibile, memoria espandibile e scocca in materiali plastici (per permettere un facile accesso al vano batteria). Il Galaxy S6 perde tutte queste costanti per guadagnare una scocca unibody in vetro e alluminio. Una scelta necessaria che condividiamo appieno, soprattutto ragionando sulla robustezza del terminale che monterà due vetri Gorilla Glass 4 per la prima volta resistenti alle cadute. Poco importa che assomigli ad iPhone 6 o alla gamma Z di Sony, l’importante e che finalmente sia un vero top gamma anche sul fronte costruttivo.

Un altro settore dove Samsung ha innovato è indubbiamente l’hardware interno. #SamsungGalaxyS6 è il primo smartphone con un processore a 14 nanometri (Exynos 7420), che garantisce prestazioni superiori con consumi minori. Inoltre i moduli RAM inseriti nel nuovo top gamma sono le innovative DDR4 che garantiscono velocità e performance.

La terza e ultima innovazione riguarda il modello Edge ( #SamsungGalaxyS6Edge ). Come già accaduto con Note 4, Samsung ha deciso di vendere anche una versione con schermo curvo. Questa volta però la curvatura riguarda entrambi i lati del display. I vantaggi sono principalmente legati alla maneggevolezza, le funzioni software sono ancora estremamente esigue (collegamento con i contatti preferiti e gestione di notifiche).

Riconosciamo quindi ha Samsung queste tre innovazioni che per quanto inutili (come nel caso dell’Edge e del processore ultrapotente) o in estremo ritardo (materiali pregiati) sono comunque ben accette.

Aggiungiamo anche (parlando di fattori positivi) l’allineamento con il Google Nexus 6 in merito allo standard di ricarica wireless e al carica batterie “turbo”, in grado di ricaricare la batteria dello smartphone con tempistiche pari al 50% in meno rispetto ai carica batterie attuali.

Infine notiamo con piacere che il nuovo modulo fotocamera punta sull’ottimizzazione dell’ottica piuttosto che sui megapixel. Finalmente anche Samsung offrirà delle foto stabilizzate e ottime in condizioni di scarsa luce senza flash.

Ma ogni scelta ha le sue ripercussioni negative che vanno calcolate adeguatamente, per non rischiare di tappare dei buchi creandone degli altri. A questo purtroppo Samsung non ci ha pensato, ossessionata dalla lotta con Apple ha preferito rendere il suo smartphone più sottile di 0,1 mm rispetto ad iPhone 6 lasciando la fotocamera sporgente (a rischio graffi) e mantenendo la stessa batteria del precedente modello, nonostante il processore più potente e il display più risoluto (l’S6 passa al Quad HD). Un altro campo dove Samsung non ha minimamente lavorato (probabilmente solo perché Apple ha saputo fare di peggio) è la superficie del display. I bordi sono identici se non leggermente superiori ad S5, nonostante la perdita della certificazione IP57 per la resistenza a polvere ed acqua. Infine il peggiore dei difetti: anche questa volta Samsung ha totalmente snobbato il settore audio del suo top di gamma, con risultati che saranno nuovamente imbarazzanti rispetto ai competitors.

Non possiamo ancora quindi rispondere alla domanda iniziale. Speriamo però di poter testare il prodotto al più presto.

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Articolo pubblicato il 02/03/2015