Un battibecco fra Elon Musk e Mark Zuckemberg rivela un potenziale nuovo pericolo per l'umanità: l'Intelligenza Artificiale ed i rischi a questa connessi.

Negli ultimi anni si è assistito ad una crescita esponenziale della tecnica relativa all’automazione. Macchine sempre più intelligenti e tecnologicamente raffinate affiancano l’uomo in una miriade di incombenze, anche fra le più complesse, sgravandolo da lavori pesanti, ripetitivi e noiosi. Negli ultimi mesi è stata presentata al pubblico una vettura capace di guidare da sola e condurre un passeggero dove egli desideri, una volta che questi ha comunicato ad un complesso registratore sistemato a bordo,  la sua destinazione con un semplice comando vocale. Questa, grazie alle sofisticate attrezzature di cui dispone, può riconoscere ostacoli, evitarli, decidere la velocità e ripiegare, al pari di un umano, su percorsi alternativi qualora incontri ostacoli sul suo percorso. Numerosi modelli di queste vetture sono stati presentati in tutto il mondo e sembrerebbe che funzionino alla perfezione    

wdgherttLa nostra vita potrebbe pertanto essere migliore in un prossimo futuro. Ridotte le fatiche e le incombenze, è possibile che la nostra esistenza sia sempre più facile e serena. Tutto bene dunque? No, dicono scienziati di prim’ordine come Stephen Hawking e imprenditori di fama planetaria come Elon Musk e Bill Gates, anzi questo nuovo ordine che si viene a manifestare grazie all’avvento delle macchine, deve iniziare a preoccuparci.  

Osservando la rapida diffusione dell'intelligenza artificiale, è facile immaginare, macchine  in grado di ribellarsi ai nostri ordini,  complici anche una certa letteratura moderna e numerosi film  che mostrano al pubblico attrezzature  intelligenti e sensibili. Se parla da molte generazioni, ma l'ha ben  presentato al grande pubblico il grande regista Stanley Kubrik nel film "2001 Odissea nello spazio,  mostrando il computer di bordo Hal, che ad un certo momento vuole prendere il comando della stazione spaziale e, essendo divenuto “cosciente” del pericolo costituito dalla presenza di astronauti a bordo che non vogliono accettare le sue decisioni, decide di ucciderli uno ad uno.

Esistono o esisteranno macchine capaci di decidere e addirittura di essere in grado di opporsi alle programmazioni dell’uomo? Ma è davvero possibile che la tecnologia possa cancellare il mito della centralità dell’uomo? Forse, se a parlare di queste preoccupazioni sono noti  industriali multimiliardari. Questi hanno  spiccata attitudine al comando e si sono dimostrati in grado di dare corpo alle proprie idee realizzando grandiosi progetti di interesse planetario, per cui il loro parere è da considerarsi autorevole e veritiero.

E' il   caso di Elon Musk il quale ha twittato di recente che la tensione tra Stati Uniti e Corea del Nord, e la conseguente minaccia di una guerra nucleare, sia un pericolo assai  meno rovinoso per l'umanità, rispetto all'evoluzione  dell'intelligenza artificiale. Frase questa che fa pensare e induce ad interrogarsi se le cose stanno proprio così.

w3ryrrrrL'idea che la ricerca di una intelligenza artificiale autonoma sarà prima o poi realizzata, è stato considerato a lungo un concetto appartenente ad un  futuro assai remoto però grazie ad una inimmaginabile, fino a pochi anni orsono, progressione nel campo della Scienza e  grazie a recenti scoperte, sono stati raggiunti assai prima del previsto numerosi obiettivi che gli studiosi  consideravano assai più lontani  nel tempo, lasciando intravedere seriamente la possibilità di una super-intelligenza capace di interferire con la nostra vita e, per quanto remoto possa essere tale obiettivo, per essere certi di assicurarsi una adeguata sicurezza, gli scienziati considerano prudente cominciare a prendere gli opportuni provvedimenti fin da ora. 

E' un paradosso inquietante, ma reale: poiché l'intelligenza artificiale  ha il potenziale per diventare di gran lunga più intelligente di qualsiasi essere umano, non abbiamo nessun modo certo  di prevedere quale potrà essere il comportamento di una macchina a cui affideremo un compito delicato. Il limite è dato dal fatto che non possiamo usare gli sviluppi tecnologici utilizzati in passato come base fondamentale di paragone per questa tematica, perché non abbiamo mai creato nulla capace di operare senza alcuna remora dettata da una coscienza. Il miglior esempio di ciò che potremmo affrontare può essere la nostra evoluzione. Ora noi umani siamo capaci di controllare il pianeta, non perché siamo i più forti o i più rapidi, ma perché siamo i più intelligenti. Se in futuro non dovessimo essere i più intelligenti, chi offrirà le garanzie di potere mantenere il controllo di attrezzature delicatissime quali, tanto per citarne una, il lancio di missili atomici da parte di un cervello elettronico che, avvertendo la propria nazione minacciata, privo di ogni freno, riuscisse ad eludere i vari blocchi in grado di fermarlo, neutralizzandoli ad arte, dando il via ad un programma nucleare che distruggerebbe il pianeta, essendo programmato per ottenere il vantaggio assoluto?

6i776E' altamente probabile che Musk avesse, e abbia, in mente tutto questo quando ha risposto, piccato, al commento di Mark Zuckemberg, mister facebook, che ha definito " irresponsabili" gli allarmisti riguardo l'intelligenza artificiale. E' forse molto più attendibile, alla luce delle precedenti considerazioni, la perfida risposta del patron della Tesla: "La comprensione di Zuckemberg  dell'intelligenza artificiale è limitata". Potremmo anche lasciar cadere qui la singolare discussione fra due innovatori delle nostre abitudini, sia pure attraverso strade diverse, se non fosse che Musk ha avuto il pieno supporto, fra i vari big del tech e della Scienza,  di Stephen Hawking.

Ed allora si ha l'impressione che forse Musk non abbia tutti i torti e convenga pensare che sia meglio cominciare a prepararsi ad affrontare, oltre a tutte le altre,  una nuova pesante futura minaccia incombente con cui, prima o poi, non potremo fare a meno di confrontarci. 

 

Figure da :https://www.linkedin.com/pulse/rise-general-purpose-machine-intelligence-how-prepare-louis-limnavong

http://www.cobizmag.com/Trends/Sure-a-robot-could-do-your-job-but-what-would-be-lost/

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Articolo pubblicato il 07/09/2017