Cambia la competizione, poiché non si giocava per il Campionato, ma il risultato è sempre la stesso: i bianconeri vincono e stavolta stravincono con un sonante 3-0 ai nerazzurri di Mancini.

La partita mercoledì sera allo Juventus Stadium è sembrata iniziate in maniera piuttosto equilibrata, con i padroni di casa che cervavano subito di spingere ma con un’Inter capace di chiudere bene gli spazi e tenendo il baricentro della squadra piuttosto alto.

Poi, l’incontro ha preso i binari giusti per la Juventus che con Morata e Cuadrado rendeva difficile la vita alla difesa ospite, tanto che, se sul primo sospetto rigore l’arbitro sorvolava, sul secondo non ci sono stati dubbi e l’attaccante spagnolo siglava dal dischetto dopo mesi di sofferenza dentro e fuori dal campo, come avrà modo di dire ai microfoni a fine gara.

La Juventus è parsa, come al solito, giocare sul velluto, a occhi chiusi, con scambi veloci, tecnica sopraffina di Pogba e Morata e le incursioni di Cuadrado che non dava punti di riferimento ai centrali nerazzurri.

Seppur con un Mandzukic piuttosto imballato e la mancanza sia di Dybala che di Zaza, gli uomini di Allegri riescono a fare gioco e a dare spettacolo con qualsiasi giocatore in rosa: ieri Azamoah e appunto Cuadrado hanno disputato un’ottima gara.

Nel secondo tempo, il leit motiv dell’incontro non cambiava, con una Juve che raddoppiava sempre con Morata e sul finale con il solito Dybala entrato nell’ultima parte della gara.

Un attimo di gloria c’è stato anche per Neto che con slancio plastico fermava l’unico pallone diretto in porta da parte dell’Inter applaudito anche da Buffon dalla panchina, ma, a parte questo, i nerazzurri sono apparsi piuttosto fragili in difesa e poco risolutivi in attacco senza Icardi.

A inizio marzo ci giocherà il ritorno delle due semifinali e non sarebbe affatto male vedere in finale un derby tutto piemontese tra Juventus e Alessandria che, pur perdendo su misura su rigore contro il Milan, ha mostrato di darsi qualche possibilità di passare il turno.