Boxe, Blackwell perde contro Eubank Jr. e riporta una emorragia celebrale
A sinistra: Blackwell in evidente difficoltà contro Eubanks Jr.

Il discusso incontro valido per il titolo britannico dei pesi medi riapre l'eterno dibattito sulla natura della Nobile Arte

Dramma nella boxe inglese. Il match andato in scena la domenica di Pasqua valido per la corona britannica dei pesi medi ha visto contrapporsi il giovane Nick Blackwell e Chris Eubank Jr.

Sul ring londinese ad avere la peggio è stato proprio Blackwell, il quale è crollato per KO al decimo round. Eubanks Jr. stava dominando l'incontro già da alcune riprese e nonostante tutto l'arbitro non ha mostrato cenno di voler interrompere l'incontro.

Nonostante il vistoso ematoma presente sull'arcata sinistra del volto di Blackwell il medico di bordo ring ha riferito all'arbitro che il giovane pugile non era più in grado di vedere dall'occhio sinistro, ignorando invece un segnale ben più grave.

Chris Eubank Jr., figlio d'arte del supermedio britannico Chris Eubank, si è aggiudicato la corona britannica dei pesi medi e il match.

Blackwell ha lasciato il ring in barella e trasportato d'urgenza in ospedale, dove gli è stata diagnosticata una emorragia celebrale.

Secondo quanto riportato da Robert Smith, segretario della federboxe inglese alla BBC, Blackwell sarebbe in coma indotto e le sue condizioni vengono costantemente monitorate.

Eubanks Jr., scosso dall'accaduto, terminato l'incontro si è recato subito presso il nosocomio dove è ricoverato il suo avversario.

Intervistato subito dopo l'incontro sulla sua prestazione, Eubanks Jr. ha dichiarato di aver colpito per diverso tempo Blackwell con una serie di diretti al volto che lo hanno fatto sanguinare e ha fatto notare che l'arbitro avrebbe dovuto avere la lungimiranza di fermare l'incontro per tempo.

Il pugilato viene da sempre considerato uno sport in grado di trasmettere grandi emozioni. Si può considerare come una partita a scacchi fatta da due atleti che usano il loro corpo e la loro mente per trovare il punto debole dell'avversario per potersi aggiudicare l'incontro.

E come in ogni sport praticato ad un certo livello si vince e si perde.

Alle volte anche in maniera dolorosa. L'importante è cercare di non giudicare a priori qualcosa che non si comprende o conosce appieno come un male radicale, senza conoscere tutti i sacrifici che si celano dietro ad una prestazione sportiva.

Perchè quando il saggio indica la Luna, lo stolto guarda il dito.

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Articolo pubblicato il 29/03/2016