Amedeo Bagnis trionfa a St. Moritz e scrive la storia dello skeleton in italiano

Consacrazione in Coppa del Mondo dell'atleta piemontese che vince anche in coppia. Il pensiero va alle olimpiadi 2026 e alla pista di Cesana torinese

Venerdì 12 gennaio 2024, per gli amanti degli sport invernali è una data da segnare col cerchietto rosso. A St. Moritz, Amedeo Bagnis da Tricerro (VC), nato a Casale Monferrato nel 1999, già vice campione del mondo, è in assoluto il primo discesista italiano a vincere una gara nella Coppa del Mondo di skeleton e dalla serenità delle dichiarazioni dell’atleta, è lecito pensare che sia solo la prima di tante altre.

Un’impresa bissata nella giornata perfetta, con la discesa della staffetta mista, specialità che farà l’esordio alle olimpiadi del 2026. In coppia con Amedeo Bagnis, Valentina Margaglio, anch’essa nata a Casale Monferrato nel 94, atleta polivalente e discesista singola nel medesimo sport, giunta seconda poche ore prima.

A un soffio dal terzo posto della gara mista, finiva quarta la coppia formata da Alessandra Fumagalli & Mattia Gaspari, altri atleti della specialità proiettati verso Milano-Cortina 2026 con segrete ambizioni nel taschino.

Con la vittoria di Amedeo Bagnis, l’Italia diventa la prima e unica Nazione a conquistare il successo in ogni specialità di tutti gli sport olimpici invernali.

Il campione piemontese, è un bravo ragazzo residente a Tricerro, idolo della popolazione che segue le sue imprese davanti al maxischermo e che stavolta gli tributerà una gloria siderale. Nato con lo sport nel sangue, a otto anni Amedeo ha iniziato a praticare ginnastica artistica, passando poi all’atletica leggera e infine, nel 2018, motivato dal suo allenatore Corrado Zennaro è stato chiamato dalla squadra nazionale per testare le sue abilità con lo skeleton.

È stato l’inizio di una nuova carriera in cui ha messo subito in luce il suo talento. Dopo il primo successo in Coppa Europa ottenuto in Germania a dicembre 2019, sono seguite altre tre vittorie. Nel febbraio 2020 Bagnis ha esordito nel circuito mondiale, cogliendo prestigiosi piazzamenti e due medaglie d’oro in Coppa Europa. Il 22 giugno 2021 Amedeo Bagnis è entrato a far parte del Centro Sportivo Esercito, diventando di fatto atleta di professione.

Obiettivi raggiunti in uno sport che richiede fegato e un tempismo eccezionale, mentre l’occhio che scorre a 100 all’ora, quasi appoggiato sulla superficie ghiacciata del budello, getta lo sguardo all’ingresso della prossima curva che arriva già. Il cronometro, l’unico nemico da battere sul tempo.

In vista delle prossime olimpiadi Milano-Cortina del 2026, tutta la compagine italiana autorizza a sognare azzurro anche nello skeleton, slittino di origine svizzera, portato in gara a Sankt Moritz nel 1892, costituito da un telaio metallico che ricorda uno scheletro umano; da qui: “skeleton”.

In questo contesto, il pensiero va alla pista di Bob che giace come un serpente inanimato a Cesana Torinese, eredità di quelle XX olimpiadi invernali di Torino svoltesi nel 2006. Con una gestione più continua, sicuramente sarebbe stata molto più utile agli atleti, che ancora la usano per allenamenti estivi, quando il pistino indoor di spinta è ancora in funzione. La pista di Cesana in buono stato, avrebbe attirato atleti della vicina Francia e tra un paio d’anni, probabilmente sarebbe stata scelta per il nuovo appuntamento olimpico.

Se non fosse detta l’ultima parola per trovare un accordo con il CIO, dopo il ventilato abbandono di una pista a Cortina, Cesana sarebbe ancora in gioco. In tal caso si auspica un’accelerazione delle trattative. È lecito supporre che Amedeo Bagnis, Valentina Margaglio e tutti gli specialisti degli attorcigliati tracciati da discesa sarebbero molto fieri di correre in casa.

 

Foto: Facebook Amedeo Bagnis  -  Fonti: fan di Fontaneto Po,Tricerro e Casale Monferrato

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Articolo pubblicato il 16/01/2024