Boxe, occasione mondiale persa per Michele Di Rocco
A sinistra: con i pantalonicini azzurri Michele Di Rocco. A destra il suo avversario, Ricky Burns

Il pugile italiano perde contro il granitico inglese Ricky Burns

Niente da fare per Michele Di Rocco. Il pugile di Foligno non sarà quindi il secondo azzurro iridato nella storia del pugilato italiano.

Nella serata di ieri Di Rocco ha affrontato a Glasgow il britannico Ricky Burns in una sfida valida per titolo vacante dei pesi superleggeri WBA non riuscendo però ad aggiudicarsi l'incontro.

Per Di Rocco era la prima occasione mondiale nel corso di una carriera decennale che lo ha visto essere il rappresentante azzurro alle Olimpiadi di Atene del 2004 nella categoria pesi leggeri.

Un pugile quindi di esperienza, che però si è dovuto arrendere alla superiorità tecnica del suo avversario. Il pugile umbro è parso fin dai primi round in evidente svantaggio di condizione fisica, la cui causa è forse da ricercarsi nel disperato tentativo di entrare nei limiti di peso dei superleggeri e che probabilmente lo ha fatto salire sul ring in condizioni di debilitazione.

Fin dai primi minuti dell'incontro Burns ha portato con efficacia alcuni diretti che hanno infastidito Di Rocco, il quale non sembrava neanche l'ombra di quel pugile che ha difeso strenuamente la corona europea contro numerosi avversari.

E proprio un chirurgico diretto destro di Burns ha fatto finire Di Rocco al tappeto, il quale però ha trovato la forza di rialzarsi e resistere venendo spronando dagli uomini al suo angolo.

Ma la rimonta si è dimostrata subito difficile se non impossibile, anche dettata da una precisa e repentina reazione di Burns ai colpi portati dall'italiano, che hanno di fatto inficiato il suo disperato tentativo di rimettersi nell'incontro con la testa.

L'epilogo dell'incontro arriva all'ottavo round, quando un nuovo e granitico diretto dell'inglese infrange Di Rocco e le sue speranze mondiali al tappeto, il quale è troppo frastornato e barcollante per poter continuare. L'arbitro quindi decreta Burns vincitore per K.O. tecnico.

Sfuma quindi così per la boxe italiana l'occasione di poter conquistare una seconda corona mondiale dopo quella vinta da De Carolis e di riportare così nel nostro Paese la sesta cintura mondiale dei superleggeri dopo quella ottenuta da campioni storici del calibro di Loi, Arcari, Oliva, Lopopolo e Parisi.

Ma i segnali di una ripresa di interesse mediatico e di popolo nei confronti della boxe in Italia ci sono tutti. Speriamo che continuino a convergere verso una strada positiva che fa bene allo sport e non solo ai portafogli di pochi che lucrano sui sacrifici dei campioni che varcano il ring.

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Articolo pubblicato il 30/05/2016