Avigliana (TO). Agla Power Transmission: fra tradizione e innovazione

L’azienda dell’automotive di Avigliana è un’eccellenza sullo scenario globale. Riconosciuta anche dal Mise, che l’ha recentemente inserita tra i beneficiari delle risorse dei “Contratti di sviluppo” d’Invitalia

Il racconto giornalistico tende ad assecondare la narrazione di un’Italia in crisi e incapace di non rassegnarsi al declino. I problemi non mancano, certo, ma ci sono casi esemplari di sviluppo e innovazione che meriterebbero di essere conosciuti, anche per trasmettere speranza. Quando, poi, si approccia quel contraddittorio estremo limbo nord-occidentale dello Stivale che è la Val Susa, complice le energie mal spese da questo territorio contro un’opera che potrebbe connetterla all’Europa, le cronache diventano ancora più fosche (spesso anche nel giornalismo locale, che dovrebbe essere capace di prossimità e di una comprensione altra del valore e dei valori territoriali). Ci sembra, quindi, importante scrivere di un positivo caso emblematico di capacità di sviluppo in Val di Susa.

 

Agla Power Transmission, con sede a cavallo tra Avigliana e Sant’Ambrogio, nell’area industriale ex-Nobel di cui è stata fra le artefici del recupero, è un nome di punta nel settore dell’automotive. Un’azienda familiare, nel senso più autentico del termine, con tre generazioni di Bonù al lavoro contemporaneamente, a capo di una realtà che continua a incrementare l’occupazione: 30 unità assunte negli ultimi tre anni.

 

Un’eccellenza, insomma. E anche il Ministero dello Sviluppo Economico l’ha riconosciuto. Uno dei quattro “Contratti di Sviluppo” deliberati tra Giugno e Luglio da Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, è stato riconosciuto all’azienda valsusina nata nel 1977: 3,4 milioni da scaglionare tra l’anno in corso e la fine del 2020, destinati al rinnovo tecnologico, all’efficienza energetica e alla riduzione dell’impatto ambientale. Il contributo stanziato da Invitalia costituisce il 13,5% dell’ingente investimento in macchinari, impianti, ricerca e sviluppo sostenuto da Agla a partire dal 2015 per un ammontare di spesa intorno ai 25 milioni di Euro. A spiegarci nel dettaglio la dinamica dell’operazione è l’Amministratore delegato Oscar Bonù: “la domanda per il Contratto di sviluppo è stata da noi formulata il 12 Giugno 2015. Abbiamo avviato concretamente il progetto di sviluppo a Settembre del 2015. La domanda prevedeva degli investimenti per un importo superiore ai 20 milioni di Euro, a fronte dei quali vengono poi erogati i contributi. Nel nostro caso parliamo di 25 milioni circa, di cui 20 finalizzati all’acquisto e potenziamento di macchinari e impianti e 4,2 milioni per la ricerca e lo sviluppo”.

 

Un traguardo centrato anche grazie alla capacità di osare. Come ci spiega ancora l’Ad, infatti, “a Settembre abbiamo dato il via a tutta la procedura di investimenti, nonostante non avessimo la certezza del finanziamento. Non dimentichiamoci che il 2015 era stato già per noi un anno impegnativo, dal momento che avevamo appena fronteggiato la spesa dell’ampliamento del capannone, ma dovevamo comunque continuare a investire per far fronte alle richieste dei nostri clienti. Lo scorso Novembre, dopo un intervallo di due anni, abbiamo ricevuto una chiamata dal Ministero dove stavano esaminando la nostra domanda con la richiesta di integrazione dell’integrazione della documentazione. Prodotte tutte le integrazioni, in Luglio abbiamo avuto la conferma del via libera”.

 

Anche nelle circostanze meno favorevoli, in una terra dove non mancano le contraddizioni e in anni per nessuno facili, si può costruire nel tempo un’azienda che può vendere direttamente ai Tedeschi e che non smette mai di costruire futuro.

 

Una storia che valeva la pena raccontare.

 

(Mc.M.)

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Articolo pubblicato il 05/09/2018