Caregiver familiare, il mestiere di vivere accanto

La carica del “welfare invisibile”

In Italia c'è un vasto e indomito "welfare invisibile" che ha come protagoniste le famiglie e le reti amicali. Un'assistenza nel quotidiano, che quasi mai trova un riconoscimento da parte delle Istituzioni e nemmeno riesce in incontri virtuosi con un Terzo Settore non sufficientemente dinamico e libero dall'organizzativismo. Per definire questo "prendersi cura", che pavesianamente potremmo chiamare "mestiere di vivere... accanto", si usa la formula esterofila "caregiver familiare".

 

Stare accanto a una persona malata è un compito che può assorbire tutta l’attenzione fino a far perdere di vista la propria salute e il proprio benessere. Inoltre, talora in completa solitudine, i caregiver familiari si trovano a dover gestire emozioni difficili come inadeguatezza, rimpianto, senso di colpa, depressione, ansia e persino risentimento. Non è una questione secondaria, questa, nella considerazione del benessere collettivo.

Come per il lavoro in e per la casa, anche su questa partita manca un'adeguata consapevolezza nella valutazione del rilievo sociale dell'impegno che è, insieme, esistenziale e "professionale".  Un ruolo fortemente femminile, che svolgono quotidianamente quasi 9 italiane su 10. Strette fra il lavoro, i figli e la cura di un anziano. Vere e proprie manager delle cure familiari.

 

Come ha recentemente evidenziato Farmaindustria: "nel 90% dei casi la donna è caregiver e nel 60% dei casi è manager della famiglia. Spesso le persone anziane non assumono farmaci come dovrebbero e questo porta a maggiori spese per via delle maggiori ospedalizzazioni. Grazie a questo ruolo femminile, che va valorizzato, abbiamo delle persone più in salute e diamo un ulteriore contributo alla sostenibilità, perché un'aderenza alla terapia previene dei ricoveri ospedalieri che hanno un impatto psicologico e non solo economico per il paziente che li subisce".

 

Questo lavoro, insomma deve essere valorizzato, nell'ottica di una complessiva qualità della vita.

 

D.C.

(Immagine di copertina mutuata da Targatocn.it)

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Articolo pubblicato il 17/09/2018