Basket-Lega A: Fiat Auxilium Torino vs Oriora Pistoia 86-80

#ILOVETHISGAME: importantissima vittoria per i gialloblu, a filo di sirena

Se mi permettete il paragone calcistico, la Auxilium Fiat Torino di coach Larry Brown, presenta parecchie affinità con il Torino FC di mister Walter Mazzarri: due squadre tristi, monotone, poco divertenti, dal gioco superato e poco incisivo, pur con dei giocatori di tutto rispetto nei rispettivi ranghi. La classifica di entrambe ne è la prova lampante.

La soluzione forse sarebbe la sostituzione di entrambi i “condottieri”, ma la due società pare non prendano per ora in considerazione l’argomento.

Una differenza però c’è: patron Forni sta trattando la cessione della società, a differenza del presidente Cairo (ma, in questo caso, la speranza è l’ultima a morire,nda).

La classifica piange, dicevo poco sopra: tre misere vittorie su dieci giornate di campionato (senza dimenticare il vergognoso “zero” punti, nel gironcino di Euro-Cup). Stasera al Palavela, contro l’Oriora Pistoia, pari punti in graduatoria, siamo all’ennesima, ultima spiaggia.

Certo la classifica è corta, come nel campionato di Serie A, del resto, e un paio di vittorie possono riportare il roster gialloblu ad una posizione più consona, ma restano comunque parecchi dubbi sulla gestione della squadra da parte di “the legend”.

 

Leggenda che manda in campo per la palla a due: Moore, Delfino, Hobson, Cusin e Wilson. In teoria agilità e potenza, vedremo.

Primo punto di Johnson per Pistoia, su tiro libero.

Inizio di tempo allucinante per i padroni di casa: 2-6 di parziale dopo quattro minuti (neanche nel campionato di Eccellenza UISP), una serie di errori banali e pacchiani, percentuali ridicole nel tiro. Senza dimenticare 2 falli di Cusin in 2 minuti.

A metà tempo Pistoia è avanti di sei lunghezze, un minuto dopo di dieci. Inammissibile.

Entra la prima tripla di Delfino dopo ben 7 minuti di gioco.

Errori su errori, Pistoia prende il largo e il pubblico (numerosissimo, nonostante la pre-festività) rumoreggia di brutto.

Fiammata per la Fiat nel finale, grazie soprattutto a Moore e Jaiteh.

Parziale 13-21

Parte leggermente meglio la Fiat nel secondo quarto, Moore e Hobson una spanna su tutti, e il gap pian piano si assottiglia.

Una schiacciata di Jaiteh, assist del solito Moore, porta -2 le lunghezze. Segnali di vita.

Purtoppo a metà tempo le lunghezze di svantaggio sono sei e i padroni di casa tornano nell’oblio. Il gap aumenta in maniera consistente: +13 per Pistoia, con 3:50 da giocare.

Terzo fallo di Cusin, oggi in giornata no. Il punteggio piange.

Parziale 36-50 (23-29).

Primo tempo da dimenticare per la Fiat: un’armata brancaleone, che gioca solo sugli spunti individuali, imbarazzante in difesa, e che riesce a beccare cinquanta (50) punti da Pistoia, con tutto il rispetto per i biancorossi toscani.

Senza dimenticare le percentuali (che vi risparmio), semplicemente ridicole. Non ci siamo, per niente.

 

Si riparte con: Hobson, Mcadoo Wilson, Carr e Moore.

Primi due punti per la Fiat, realizza Moore, seguito a ruota da Carr che piazza due tiri liberi.

Prima parte del tempo che vede protagonista Tony Carr, finalmente. Cori degli ultras per Paolo Galbiati, un segnale forte per chi vuole e deve ascoltare.

A metà tempo lo svantaggio è di otto punti.

Il match si accende nel finale, i padroni di casa aumentano il forcing, ma Pistoia non molla.

Parziale 62-67 (26-17)

Ultimo quarto da ultima spiaggia.

Parziale 5-0 per la Fiat, due ottime iniziative di Jaiteh, e il gap si riduce a soli due punti.

Pareggio a 69 punti, con un canestro di Moore dopo 2:50 di gioco, Moore stranamente sostituito subito dopo, il che comporta il nuovo vantaggio di Pistoia, tripla di Johnson.

I biancorossi toscani cominciano a disunirsi, due infrazioni di 24 secondi: è ora di approfittarne. Ma la Fiat non ne approfitta: il vantaggio di un punto, proprio a metà tempo, dura giusto qualche secondo, con l’Oriora che torna in vantaggio grazie al solito Johnson, implacabile da oltre la linea.

Nuova parità a 3:13 dal termine, grazie a Moore, che realizza due liberi.

Perfetto equilibrio a un minuto dal termine.

Pistoia perde il controllo dei nervi, due falli in attacco in pochi secondi, e la Fiat si ports a +3 a 23 secondi dal termine. Sofferenza.

Errore proprio di Johnson a un soffio dalla fine e tripla di Delfino sulla sirena.

Risultato finale 86-80 (24-13)

La Fiat vince una partita incredibile, che poteva essere gravemente compromessa, a causa di un primo quarto davvero imbarazzante; L’Oriora perde una partita che credeva di aver già vinto.

Ma il risultato non tragga in inganno. La vittoria è arrivata grazie ai singoli: Moore MVP assoluto del match, Delfino finalmente decisivo, Carr e Jaiteh determinanti in certi momenti del match. Manca il gioco di squadra, manca  compattezza in difesa, e determinazione sotto i tabelloni.

Pistoia da canto suo, ha giocto una partita onesta, forse al di sopra delle proprie possibilità, Johnson e Auda gran bei giocatori, ma ha forato proprio a pochi metri dal traguardo: un calo di concentrazione che è costato la vittoria.

Una vittoria per la Fiat che fa morale e classifica: resta da vedere se contunuare con il coach attuale, o seguire i cori dei tifosi presenti stasera. Mi sbilancio: io sono per la seconda ipotesi.

Auxilium Fiat Torino

Wilson 9, Anumba ne, Carr 16, Poeta ne, Guaiana ne, Hobson 4, Delfino 11, Cusin, McAdoo 6, Jaiteh 14, Portannese ne, Moore 26.

Coach Larry Brown

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Articolo pubblicato il 23/12/2018