Coronavirus in Piemonte. Da lunedì torna quasi la normalità (eccetto bar e ristoranti), con rispettive scadenze. Si potranno incontrare gli amici. Riaprono le Chiese

AGGIORNAMENTO DEL 17 MAGGIO: Aumentano i decessi e i contagi. Riduzione dei ricoveri. Il dato nazionale

Ormai ci siamo! Da lunedì prossimo, in seguito al Decreto del Presidente del Consiglio, pomposamente presentato da Conte ieri sera in TV e mutuato con i Presidente delle Regioni, secondo le criticità dei rispettivi territori, ci stiamo avviando verso la normalità. Il Piemonte procede con il calendario che esponiamo.

Da lunedì 18 maggio in Piemonte riapriranno tutti i negozi al dettaglio, i saloni per parrucchieri , i centri estetici , gli studi di tatuaggio e piercing e tutti i servizi per gli animali (oltre alle toelettature già attive potranno riprendere l’attività i dog sitter, le pensioni e l’addestramento) . 

Sempre da lunedì riapriranno anche tutte le altre strutture ricettive al momento ancora chiuse. 

Dal 18 maggio saranno consentiti anche tutti gli sport all’aria aperta in forma individuale o in coppia con il proprio istruttore, purché sempre nel rispetto delle distanze e delle relative disposizioni di sicurezza. 

Dal 20 maggio torneranno invece operativi nei mercati anche i banchi extralimentari , per consentire i tempi di adeguamento alle nuove linee guida per la sicurezza.

Tra il 23 e il 25 maggio potranno riaprire anche bar e ristoranti e le altre attività di somministrazione alimenti. 

I comuni potranno stabilire modalità operative differenti, a partire dagli orari di apertura sino alla disciplina delle giornate di riposo.  

Lo hanno comunicato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore al Commercio Vittoria Poggio al termine di un confronto in videoconferenza , prima con le associazioni di categoria e poi con i rappresentanti delle associazioni degli enti locali, i sindaci dei Comuni capoluogo, le Province e le Prefetture per condividere i contenuti della nuova ordinanza regionale .

Rispetto alle indicazioni iniziali dell’Inail, il nuovo documento accoglie e recepisce le osservazioni delle Regioni , che dopo giorni di confronto con le associazioni di categoria avevano espresso al Governo le principali criticità connesse alla sostenibilità delle misure previste.  

«È stato fatto uno forzo molto grande da parte di tutti per garantire la sicurezza che è una priorità assoluta, ma anche per consentire alle nostre imprese di poter lavorare in condizioni sostenibili - spiegano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore al Commercio Vittoria Poggio - . Per quanto riguarda le specifiche aperture, da lunedì in Piemonte ripartiranno quasi tutte le attività commerciali, con qualche giorno in più di prudenza per i bar e la ristorazione. 

Inoltre, si potrà uscire da casa liberamente e muoversi all’interno della propria regione. Non ci sarà più bisogno di giustificare gli spostamenti e di portare con sé il modulo di autocertificazione. Via libera quindi anche agli spostamenti nelle seconde case ma solo nella regione di residenza. Da lunedì e fino al 2 giugno non sarà però ancora possibile spostarsi in un’altra regione se non per motivi di lavoro, salute o urgenza.  

Si riacquista la libertà di incontrare non solo i congiunti ma anche amici, colleghi, conoscenti. L’unica regola che rimarrà sempre valida sarà quella del distanziamento sociale di almeno un metro e dell’obbligo di indossare la mascherina se gli incontri avvengono in uno spazio chiuso o all’aperto se non è possibile mantenere la distanza di sicurezza.  Dall’1 giugno ripartono i centri estivi ma da lunedì potrebbero riaprire alcune aree per i bambini nei parchi.

Da lunedì riaprono le chiese con il ritorno delle messe con l’osservazione di misure molto rigide di distanziamento sociale approvate nel protocollo sottoscritto dalla Cei con il Viminale e poi esteso a tutte le altre confessioni. Officianti e fedeli con mascherina, posti ridotti e a distanza, comunione data nelle mani, niente scambio del segno della pace, sanificazione prima e dopo ogni cerimonia.

Sul fronte dl contagio, si registra un picco  dei decessi, mitigato da ulteriori guarigioni e da minori ricoveri. Più precisamente, l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 11.547 (+ 398 rispetto a ieri): 1061 (+33) in provincia di Alessandria, 460 (+10) in provincia di Asti, 523 (+ 15) in provincia di Biella, 1183 (+51) in provincia di Cuneo, 1026 (+8) in provincia di Novara, 6070 (219+) in provincia di Torino, 530 (+22) in provincia di Vercelli, 590 (+35) nel Verbano-Cusio-Ossola, 104 (+5) provenienti da altre regioni.

Altri 3640 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

Sono 37 (dieci in più di venerdì) i decessi di persone positive al test del Covid-19, di cui 2 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.594 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 616 Alessandria, 213 Asti, 176 Biella, 333 Cuneo, 304 Novara, 1599 Torino, 196 Vercelli, 122 Verbano-Cusio-Ossola, 35 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Sono 29.483 (+137 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3789 in provincia di Alessandria, 1741 in provincia di Asti, 1023 in provincia di Biella, 2685 in provincia di Cuneo, 2570 in provincia di Novara, 14.980 in provincia di Torino, 1244 in provincia di Vercelli, 1100 nel Verbano-Cusio-Ossola, 255 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 96 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 100 (-8 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1562 ( -31 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 9040.

I tamponi diagnostici finora processati sono 245.075, di cui 136.203 risultati negativi.

Il dato nazionale

Risalgono da 789 a 875 i nuovi contagi, ma scendono da 242 a 153 i decessi per Covid-19. Nelle ultime 24 ora si aggiungono nuovi 2.605 guariti, che svuotano atri 392 letti nei reparti ordinari Covid e 33 nelle terapie intensive. Stabili a 137 i nuovi contagi in Piemonte, mentre in Lombardia risalgono da 299 a 399, un incremento che fa concentrare nella regione martire quasi la metà dei nuovi casi registrati in tutta Italia.

 

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Articolo pubblicato il 17/05/2020