Regione Piemonte. Approvata la legge sui Canoni idrici: 18 milioni andranno alle province montane

Allasia:” legge canoni idrici è riconoscimento per la montagna”

Il consiglio regionale del Piemonte, ha concluso i suoi lavori con l’approvazione di una legge, presentata dalla Lega,  tanto attesa in modo particolare dal territorio  montano.

La discussione era iniziata nelle scorse settimane ed il contenuto si presentava sperequato a favore del VCO. Ieri, con il concorso dei consiglieri di maggioranza e del PD, si giunge ad una soluzione di vantaggio per l’intero territorio montano ed anche se in minor misura, per le pianure.

Tanto è vero che il Presidente del Parlamento Piemontese, Stefano Allasia non nasconde la sua soddisfazione:”  "La legge sui canoni idrici approvata oggi è un riconoscimento ai nostri territori montani, che nel corso degli anni hanno subito anche grandi limitazioni” "Vivere in montagna - sottolinea Allasia - comporta difficoltà pratiche che influenzano le prospettive e la qualità della vita, come ad esempio l'assistenza sanitaria e i trasporti. Una consapevolezza contenuta anche nel nostro Statuto regionale, che prevede espressamente politiche di intervento a favore della montagna, per assicurarne le opportunità di sviluppo". Avviandosi alla conclusione, il Presidente Allasia precisa “Grazie all'emendamento approvato e sottoscritto insieme con altri colleghi, nella ripartizione dei canoni idrici, 6 milioni verranno destinati allo sviluppo dei territori montani dell'area del torinese, per la messa in sicurezza e manutenzione della rete viabile".

Entrando nel merito della Legge, il 60% dei canoni idrici per le grandi derivazioni nel Vco saranno assegnati a quella provincia, una cifra intorno agli 8 milioni all’anno. Il ritorno dei canoni idrici per la provincia di Cuneo e per la città metropolitana di Torino sarà del 50%, quasi 4 milioni all’anno per il cuneese, 6 milioni per il torinese. Alle altre province piemontesi andranno circa 500 mila euro a testa l’anno, un riequilibrio di fronte ai grandi problemi finanziari che stanno vivendo. Le risorse saranno destinate soprattutto alla viabilità montana e provinciale.

Il provvedimento originario, incentrato soprattutto sul Vco, è stato modificato con una serie di emendamenti firmati da tutti i capigruppo, cui si è giunti dopo un lungo confronto all’interno della maggioranza e con le minoranze. Resta anche in vigore la legge sulla specificità montana del Vco, approvata nella scorsa legislatura, che prevede competenze e risorse aggiuntive per quella provincia.

Soddisfazione piena è stata espressa da quasi tutti i consiglieri, di maggioranza e minoranza, nei numerosi interventi che si sono succeduti, per il complesso lavoro comune compiuto al fine di dare un riconoscimento e le risorse necessarie alla montagna piemontese e un ulteriore sostegno alle province.

Per il capogruppo della Lega e primo firmatario della pdl originaria, Preioni  "si tratta di una legge rivoluzionaria per chi le acque le vive, le gestisce e a volte, per i fenomeni naturali avversi le subisce. La Lega è attaccata ai territori e lo dimostra coi fatti, adoperandosi perché anche in quelli più piccoli e di frontiera gli abitanti possano usufruire di tutti i servizi essenziali, quali per esempio la manutenzione delle strade e la sicurezza degli edifici scolastici. Mai più, grazie a noi, comunità di serie B! Non c’è alcuna volontà di penalizzare altre province, sia ben chiaro, sono previste infatti forme di compensazione per quelle che non hanno diritto ai canoni idrici. Dalla Lega, conclude Preioni, ancora una volta un percorso lineare e tostissimo: dopo una prolungata analisi con le minoranze. Siamo soddisfatti che alla fine, in coerenza con quanto avevano dichiarato al proposito, è stata presentata una legge da tutti, votata all’unisono, soprattutto per tutti”.

Gli fa eco il consigliere della Lega,  Andrea Cane: “Con il via libera alla legge sui canoni idrici, il Canavese respira.  potremo finanziare lavori ed interventi necessari alle Valli Orco e Soana, di Lanzo e Canavesane in generale, velocizzando progetti dedicati alla viabilità delle nostre strade che spesso pagano lo scotto di essere più strette ed impervie rispetto per esempio alle valli gemelle valdostane.  "Lo so bene", prosegue Cane, "perché io in montagna ci vivo, le terre e le nostre acque le conosco: le nostre valli vivono di acqua che a volte è madre, a volte matrigna. Ce ne ricordiamo quando subiamo episodi di dissesto idrogeologico, quando dobbiamo investire per nuovi argini o per la pulizia degli alvei. Ecco ciò che si aspettavano i cittadini che abitano i nostri enti locali montani, ovvero una gestione attenta al Piemonte della cartina geografica-fisica e non solo di quella politica”.

Significativo il commento di Paolo Ruzzola, capogruppo di Forza Italia al consiglio regionale.

“Siamo soddisfatti per l’approvazione di questa legge sui canoni idrici. L’abbiamo riscritta completamente per assicurare pari dignità a tutti i territori e dando una risposta concreta ad anni di silenzio del centrosinistra sulla mancanza di fondi per il ripristino e la manutenzione del patrimonio stradale, in particolare quello montano delle strade bianche. La Provincia di Torino porta a casa 6,1 milioni di euro, per Cuneo 3,5 e per le altre Province 500mila euro a testa: risorse che sono una risposta di Forza Italia ai danni creati del Dl Delrio. Abbiamo rimarcato, conclude Ruzzola, ancora una volta con l’introduzione del fondo di Perequazione, la centralità degli azzurri nella coalizione come forza capace di equilibrare le proposte ponderando gli interessi di tutti gli attori in campo”.

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Articolo pubblicato il 30/07/2020