Regione Piemonte. Per l’inizio dell’anno scolastico mancano 3.926 insegnanti
Elena Chiorino

Oggi dovrebbe finalmente tenersi l’incontro tra assessori regionali e ministro all’istruzione.

Notizie confortanti per l’apertura delle scuole e l’inizio dell’anno scolastico.

In Piemonte,  la situazione rispetto alla riorganizzazione degli spazi è sotto controllo -  ha rassicurato ieri, in consiglio regionale l’assessore all’istruzione – Elena Chiorino, “non sono state rilevate criticità di adeguamento delle strutture scolastiche alle esigenze logistiche derivanti dalle indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico”. “Le poche criticità emerse, prosegue l’assessore, sono risolvibili con un cambiamento nella disposizione dell’arredo e grazie all’intervento degli enti locali, di musei, teatri e associazioni che si sono dati disponibili ad ospitare le classi a cui si cercherà, dove possibile, di evitare l’accesso scaglionato”.

Sul fronte organici secondo quanto comunicato in aula dall’assessore regionale all’Istruzione - in Piemonte, per avviare a pieno la scuola nel post Covid,  mancherebbero 3.926 posti. Il fabbisogno regionale di docenti è stato calcolato dall’Ufficio scolastico regionale in base all’incremento orario dell’impegno docente necessario a garantire il tempo scuola.  

Le risorse economiche, pari a circa un miliardo di euro relativo al riparto del fondo per le dotazioni organiche aggiuntive previste dal Ministero, saranno ripartite tra gli Uffici Scolastici Regionali sulla base di due criteri: il numero degli alunni presenti sul territorio e le richieste avanzate dagli Uffici scolastici regionali che hanno vagliato le esigenze delle scuole.

La Regione Piemonte, nell’ambito Coordinamento delle Regioni, ha espresso la necessità di avere risposte da parte del Ministero dell'Istruzione in particolare sulle risorse in materia di organico docente (in caso di sdoppiamento classi) e di personale ATA aggiuntivo, in previsione del fatto che ci saranno nuovi punti di erogazione dei servizi scolastici in cui dovranno essere garantiti servizi di vigilanza degli studenti e di pulizia ordinaria e straordinaria.

Per quel che riguarda i trasporti l’assessore ha precisato che in tutti i capoluoghi di provincia si stanno svolgendo riunioni con i dirigenti scolastici e aziende di  trasporto locali per pianificare gli interventi necessari al fine di conciliare orari scolastici e flussi di movimentazione degli studenti. 

Ripresa dei servizi 0-6 (nidi e materne): a breve la Regione indicherà la data di inizio dei servizi educativi, per ora gli aspetti su cui si sta lavorando secondo quanto indicato nelle linee guida ministeriali, sono il rapporto ordinario educatore/bimbi; la riorganizzazione di tutti gli spazi disponibili e valorizzazione degli spazi esterni; le attività strutturate in gruppi/sezioni, senza intersezione di attività tra bambini appartenenti a gruppi/sezioni diversi, attenzioni alla fase di accoglienza e ricongiungimento.

Nell’incontro in programma oggi mercoledì 5 agosto, tra assessori regionali e ministro all’istruzione,  la Regione chiederà ulteriori specifiche rispetto alle risorse in materia di organico docente e non,  garanzie sul mantenimento per l'anno scolastico 2020/2021 dello stesso numero di autonomie scolastiche, massima attenzione alla continuità didattica in presenza e a distanza e di prestare attenzione alle criticità collegate alla licenziabilità dei docenti con la clausola della giusta causa.

Il Piemonte chiederà inoltre al Governo di essere vigile affinché la scuola possa riprendere nelle condizioni di sicurezza idonee.

 

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Articolo pubblicato il 05/08/2020