Si estendono i divieti e scatta la quarantena tra Inghilterra e Francia, Olanda e Bruxelles, Madrid e Ibiza

Rientro frenetico degli inglesi in vacanza in Francia

La quarantena imposta dal Regno Unito a chi arriva o rientra dalla Francia è entrata in vigore ieri mattina alle quattro, creando non poco scompiglio per centinaia di migliaia di persone in viaggio.

La decisione è stata presa da Londra dopo l'aggravarsi della situazione sanitaria in Francia, che registra più di 20 casi per 100'000 abitanti da sette giorni. Al momento, chi rientrerà tardivamente nel Regno Unito da questo paese dovrà stare in quarantena per 14 giorni. La stessa misura è entrata in vigore anche per Malta e Paesi Bassi.

Moltissimi britannici e francesi residenti oltremanica sono corsi venerdì sera all’assalto degli ultimi treni, voli e traghetti che li avrebbero portati in Gran Bretagna, spendendo talvolta somme esorbitanti per anticipare il ritorno ed evitare di dover restare isolati a casa per due settimane senza poter andare al lavoro o a scuola.

I ritorni previsti dalla Francia interessano circa 160'000 persone secondo il governo britannico, mentre secondo la stampa potrebbero essere 500'000.

Parigi ha sottolineato il suo disappunto per la misura e ha annunciato che ne introdurrà una analoga nei confronti del Regno Unito.

In quest'ultimo Paese i morti per il coronavirus sono 41'000 e il governo teme un nuovo aumento dei casi mentre sta tentando di rilanciare l'economia che ha subito un crollo senza pari in Europa.

In Francia, le autorità tentano di contenere il diffondersi di casi. A Parigi, oltre all'obbligo allargato di portare una mascherina sanitaria in certe zone anche all'esterno, sono stati vietati gli assembramenti di più di 10 persone. Ma  le misure contenitive, si stanno estendendo.

Divieto di viaggi non essenziali verso Bruxelles e quarantena per chi torna dalla capitale belga in Olanda. È quanto ha deciso il ministero degli esteri olandese - secondo quanto riportano i media - inserendo Bruxelles nella lista delle zona e dei Paesi arancioni, cioè a rischio elevato. Lo stesso provvedimento era stato preso per Anversa qualche settimana fa. Il Belgio ha visto un'impennata dei contagi nelle ultime settimane, tanto da rendere obbligatorio l'utilizzo della mascherina in città. Il ministero olandese ha messo nella lista arancione anche Parigi, Madrid e Ibiza. 

Intanto  il governo danese ha annunciato che dal 22 agosto sarà obbligatorio indossare le mascherine sui mezzi pubblici al fine di contenere la diffusione di una seconda ondata di coronavirus. Fino a oggi l'obbligo c'era soltanto in sei città tra le quali Aarhus, la seconda della Danimarca, dove la circolazione del virus è ancora importante. La premier Mette Frederiksen ha invitato i danesi a non abbassare la guardia e a rispettare le regole di distanziamento sociale e di igiene. "È importante considerare la mascherina come un complemento", ha insistito. In Danimarca sono stati registrati in totale 15.859 casi di Covid-19 e 621 decessi. 

Per quanto concerne l’Italia, da dichiarazioni governative, pare che la per la prossima settimana siano attese novità. Si parla, come prima misura, la chiusura delle discoteche. In questo scampolo dell’estate dei divieti, e delle ipocrisie, tornerà in auge “Una rotonda su mare”?

 

 

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Articolo pubblicato il 16/08/2020