La socialità ai tempi di Internet

L’involuzione dell’animale sociale, regredito a quasi-automa virtuale

L’acqua è uno dei costituenti fondamentali della vita, la molecola più ricercata nell’Universo per poter accreditare l’esistenza di esseri viventi simili a quelli presenti sulla Terra. Di conseguenza, essa rappresenta una sostanza assolutamente benefica e salvifica.

Un eccesso di acqua, tuttavia, annega.

Lo stesso dicasi per ogni altro aspetto della nostra quotidianità, ivi compresa la Tecnologia. Quante innovazioni hanno comportato i moderni apparecchi tecnologici, cellulari e computer in primis? Atteso, tra l’altro, come questa distinzione non sia ormai così pertinente, dato che qualsiasi cellulare smartphone contiene – oggi – più tecnologia di quella che ha condotto l’equipaggio dell’Apollo 11 all’allunaggio del 1969.

Nondimeno, proprio come qualsivoglia altro aspetto della routine quotidiana, anche un eccesso di Tecnologia presenta e manifesta rischi e controindicazioni. Su tutti, il ripiegamento dell’individuo in una dimensione puramente virtuale, che – invece di amplificare e agevolare il consolidamento di legami profondi nutriti e intrattenuti in presenza – riduce la socialità delle persone al puro digitare macchinalmente sulla tastiera dei devices.

Digito ergo sum”, potrebbero sostenere i più strenui fautori della rete, storpiando e abbruttendo la nota massima cartesiana del “penso quindi sono”. Navigare su Internet significa certamente essere connesso, col mondo e nello specifico con qualcuno, nondimeno questo non significa “esserci” per quel qualcuno. La Tecnologia è al servizio dell’uomo, non sostituisce l’uomo, motivo per cui non è logicamente e umanamente ammissibile supporre che l’essere animali sociali possa venire soppiantato in tutto dalla socialità virtuale.

Questo purtroppo è stato uno degli obiettivi della globalizzazione: un modello, peraltro, le cui inefficacia e insensatezza sono state palesate dalla pandemia di Covid-19. L’essere umano ha bisogno di confini, naturali, financo biologici quando distinguono persone, o meglio personalità diverse che si ritrovano sul terreno comune di una socialità condivisa, alimentata dall’interessamento reciproco oppure da un percorso di vita o professionale parallelo.

La Tecnologia e Internet sono riuscite a sconfiggere la Geografia, abbattendo quelle distanze che impediscono a individui fisicamente lontani di avere un’interazione diretta.

Ciò che però non bisogna scordare è come siano proprio quelle distanze a consentire a quegli stessi individui la gioia del ritrovarsi. Fuori dall’asettico schermo di un telefono.

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Articolo pubblicato il 24/08/2020