Chi può acquistare una pistola?

Leggi, consigli, opinioni, costi e procedure in Italia

Dopo l’approvazione della nuova legge sulla legittima difesa del 28 marzo 2019, passata con 201 si, 38 no e 6 astenuti, è stata data per molto probabile una crescita per gli acquisti di armi da fuoco.

Forse anche a causa del CoViD-19 la grande impennata non vi è stata, ma il soggetto rimane interessante e latente, molto legato a fatti di cronaca e all’andamento dell’ordine pubblico.

Dando per scontata una certa maturità e una valutazione dei pro e dei contro che il possesso di un’arma da fuoco può originare in certi scenari di conflitto anche solo verbale, è dunque lecito, doveroso e forse utile, ad oltre un anno di distanza, ritornare a esaminare lo scottante contesto delle rivoltelle & affini. Chi e come può averle?

Con la legge sulla legittima difesa, fortemente voluta da Matteo Salvini, viene stabilito infatti che la legittimità di una difesa armata è sempre presunta per respingere l’intrusione nel proprio domicilio, che aumenta con la possibilità di violenza fisica da parte di personaggi malintenzionati, rimanendo in esame un rapporto di proporzionalità tra difesa e offesa.

La nuova legge, quindi, consente l’uso di un’arma da fuoco per difendersi dalle intrusioni e dalle aggressioni domiciliari e molte persone si stanno interssando ai parametri d'acquisto legale per un’arma per l’autodifesa.

L’aspirazione non è frutto del caso; la microcriminalità con attitudini violente, con aggressioni in villa, soprattutto nel 2019 è stato un ripetuto fatto di cronaca e una fascia di cittadini non si sente protetta sul momento dalle forze dell’ordine, né in seguito tutelata da una magistratura talvolta incomprensibile.

Ecco dunque l’interesse per un’arma, ma qual è la procedura e chi può acquistarla? La legislazione italiana consente a qualsiasi cittadino di acquistare un’arma purché questo sia:

  • non alcolista;
  • non tossicomane;
  • non affetto da malattie psichiatriche; 
  • incensurato

 

Chi soddisfa questi requisiti però non può acquistare liberamente una pistola se non è in possesso di:

  • licenza di porto di pistola e porto di fucile;
  • nulla osta all’acquisto.

Quindi per l’acquisto di una pistola non è obbligatorio avere il porto d’armi, poiché è possibile comprare un’arma da fuoco anche con la sola autorizzazione del Questore, come richiederla?

 

Mentre i titolari di un porto di pistola e porto d’armi non hanno bisogno dell’autorizzazione del Questore per l’acquisto di un’arma, questa è necessaria per tutti gli altri cittadini italiani. Per la richiesta del nulla osta bisogna compilare un apposito documento di domanda e presentarlo in Questura tramite una delle seguenti modalità:

  • a mano presso l’ufficio competente il quale vi rilascerà una regolare ricevuta;
  • Per posta raccomandata con avviso di ricevimento;
  • per via telematica.


Al modulo bisogna allegare i seguenti documenti:

  • certificato di idoneità psico-fisica rilasciato dall’ASL di residenza;
  • documentazione riguardante il servizio prestato nelle Forze Armate o nelle Forze di Polizia, oppure il certificato di idoneità al maneggio delle armi rilasciato, da massimo 10 anni, da una Sezione di Tiro a Segno Nazionale;
  • dichiarazione sostitutiva con la quale il richiedente attesta di non trovarsi nelle condizioni ostative stabilite dalla legge e di non essere stato riconosciuto come “obiettore di coscienza”. Inoltre, nella dichiarazione sostitutiva bisogna indicate le generalità delle persone conviventi.

Una volta presentata la richiesta, sarà compito del Questore valutare se concedere il nulla osta all’acquisto della pistola. Qualora questo venga concesso, il richiedente potrà recarsi presso uno dei negozi autorizzati e specializzati, per acquistare ben consigliati l’arma della tipologia indicata nella domanda

I prezzi delle armi da fuoco variano dalla tipologia e dal modello dell’arma. Ad esempio, per una pistola il prezzo oscilla dai 200 € per una pistola già interessante e affidabilefino, ai 2.000 €  nel caso di pistole dalla lavorazione raffinata, materiali preziosi e pregiate finiture.

La scelta di fascia media è in grado di soddisfare ogni richiesta con numerosi modelli acquistabili con cifre che vanno da € 450 a 700. Per i fucili invece, in genere ci vuole qualche euro in più.

Qualche consiglio utile da seguire.

Un’arma da fuoco è una responsabilità dai molteplici volti. Per prima cosa è importante saperla usare, quindi recarsi a poligoni di tiro e prendere lezioni per entrare in confidenza con il funzionamento dell’oggetto; l’alternativa è rischiare di farsi del male.

L’arma va conservata in un luogo non sempre facile da scegliere all’interno dell’abitazione, poiché bisogna mediare con tre variabili:

  • tenere la pistola o il fucile lontani dalla portata dei bambini o persone non autorizzate;
  •  
  • tenere l’arma in un luogo non semplice da trovare nel caso di un furto in casa da parte di malviventi quando non c’è nessuno. L’arma è bottino ambito che finirà in brutte mani;
  •  
  • ugualmente però trovare un luogo facilmente raggiungibile in caso di bisogno.

Sono tre condizioni non facili da combinare tra loro, alle quali bisogna prestare attenzione almeno quanto la buona abitudine di non lasciare mai il primo colpo in canna, proprio per diminuire la possibilità di un incidente nel maneggiare la pistola. La cronaca insegna.

Link della legge sulla legittima difesa

https://www.earmi.it/diritto/leggi/leggittima%20difesa%202018b.html

Un piccolo sparo d’opinione.

Negli USA il possesso di armi da fuoco è endemico ed esagerato, straripando persino in assurdi arsenali privati, ma in Svizzera, Austria, Germania e altri paesi dove la giustizia è più attenta ai diritti delle famiglie e dei padri di famiglia, più che certe forme di inquisizione tipica del nostro paese, il diritto alla difesa è visto come dovrebbe essere. Non vi è una valutazione dello stato di turbamento per giustificare una reazione difensiva. Come valutare poi uno stato di turbamento?

Trovarsi i ladri in casa (a chi scrive è successo) richiede sangue freddo, ma mette paura. Difendere il territorio è un istinto ancestrale, il possesso di un’arma però, dovrebbe richiedere, oltre a una capacità nel maneggio, una preparazione didattica e una valutazione di personalità.

Le armi che si possono tenere in casa.

Come prevede anche l’articolo 110 del 1975, senza una specifica licenza di collezionismo, in casa si possono conservare:

  • 3 armi da sparo comuni;
  • 12 armi sportive;
  • 8 armi d’epoca e di importanza storica;
  • senza limite il numero delle armi da caccia e quelle a salve

 

Particolare attenzione dunque è richiesta nel saper discernere tra armi comuni e armi per impiego sportivi

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Articolo pubblicato il 29/08/2020