Prosegue il «Romane Worq Days», a Torino

Varie iniziative per ricordare la principessa etiope, figlia di Hailè Selassiè, morta a Torino nel 1940

Il Romane Worq Days è una rete di eventi indipendenti, dedicati alla storia dimenticata della principessa etiope Romane Worq, figlia del negus d’Etiopia Hailé Selassié, morta il 14 ottobre 1940, a Torino, all’età di 27 anni, per una grave forma di tubercolosi. La principessa, il cui nome in italiano suona “Melagrana d’Oro”, era giunta a Torino nel luglio del 1937 ed è stata sepolta al Cimitero Monumentale. Qui è tumulato anche il primogenito Chetacceu, morto di tubercolosi il 22 febbraio 1944, dopo essere stato battezzato con il nome di Giorgio.

Questa triste vicenda si ricollega alla occupazione italiana dell’Etiopia che, il 6 maggio 1936, vede l’entrata in Addis Abeba dell’esercito italiano e la proclamazione dell’Impero, quando il re Vittorio Emanuele III assume il titolo di Imperatore d’Etiopia. Il negus Hailé Selassié si rifugia in Inghilterra ma Romane Worq preferisce restare a fianco del marito Merid Bayané, comandante di forze di opposizione antitaliane.

Nel febbraio del 1937, Merid Bayané è catturato e fucilato. La principessa, con i quattro figli maschi, viene trasferita nel campo di prigionia dell’Asinara, in Sardegna. Qui muore il figlio più piccolo, Gideon, di soli due anni. A maggio, monsignor Gaudenzio Barlassina, Superiore Generale delle Missioni della Consolata, in visita all’Asinara per portare sostegno ai prigionieri, individua la principessa che ha conosciuto durante i sedici anni trascorsi in Etiopia come missionario. Grazie all’aiuto della Regina Elena, ottiene dal Ministero degli Esteri che gli sia affidata: nel luglio 1937, Romane Worq è così trasferita a Torino presso le Suore Missionarie della Consolata, nella Casa di San Michele, in via Genova 8, al tempo istituto per orfani. Qui vengono alloggiati anche i suoi tre figli, istruiti dal professor Dario Borgogno, insegnante degli orfani dell’istituto.

Ammalatasi di tubercolosi, Romane Worq muore, dopo la sua conversione al cattolicesimo, e affida i figli alle cure delle suore che si prodigano per la loro formazione e anche per la loro tutela, quando Torino è sottoposta ai feroci bombardamenti alleati. Dopo la morte del primogenito Chetacceu, gli ultimi due figli, Merid e Samson, sono rimpatriati dopo la guerra per interessamento delle suore, ma decedono precocemente.

Domenica 11 ottobre si è svolta una visita guidata al Cimitero Monumentale di Torino, curata da Manuela Vetrano, giornalista e autrice del libro “Torino Silenziosa”, con inizio dalla tomba di Romane Worq e del figlio, dove sono state poste lapidi con iscrizioni in lingua italiana ed etiope.

Oltre alla principessa Romane Worq, Manuela Vetrano ha inoltre ricordato ai partecipanti Rosa Vercellana, Carolina Invernizio, Isa Bluette, Iolanda di Savoia e altre donne illustri, e non, sepolte nel principale cimitero cittadino. Sono stati anche considerati i monumenti femminili più notevoli.

In ricordo della principessa etiope è stato promosso il Romane Worq Days, una rete di eventi indipendenti, una serie di iniziative autonome e non organizzate, costantemente in progress.

Al momento questi sono i progetti in atto.

Realizzazione di un ep digitale con 4 brani musicali dedicati alla principessa realizzati dall'ensemble Golden PomeGranate Inc. su https://gpgmusic.bandcamp.com/. Dal 14 ottobre l'album è disponibile anche su Spotify.

L'evento artistico alla galleria Dr. Fake di via San Francesco da Paola 12 di Torino, inizialmente previsto per il 26 ottobre, è stato rimandato a novembre, in data da destinarsi.

In quell’occasione, i curatori dell'iniziativa Luigi Bairo e Massimo Fantinati introdurranno il progetto e presenteranno l'album musicale Romane Worq pubblicato su Spotify.

Verranno inoltre presentate le opere dedicate alla principessa di Angelo Barile e Titti Garelli, importanti artisti torinesi contemporanei, presenti all’evento.

La FARI (Federazione delle Assemblee Rastafari in Italia) ha pubblicato una mostra virtuale dedicata all'occupazione italiana dell'Etiopia, visualizzabile sul sito della Federazione.

 

Ringrazio il signor Luigi Bairo per le foto della visita al Cimitero Monumentale di Torino e per le informazioni relative al «Romane Worq Days» (m.j.).

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Articolo pubblicato il 15/10/2020