Teresina Tua: la violinista torinese che incantò il mondo intero

A Torino una targa dedicata all"Angelo del violino"

Fulgida figura di violinista insigne e docente preziosa di arte musica”, queste le parole incise sulla targa nella quale, passeggiando tra le strade di Torino, ci si imbatte esattamente in via San Massimo 11, dov’è posta a ricordare la casa in cui visse Teresina Tua.

Chi era questa donna?

Maddalena Maria Teresa Tua è stata una celebre violinista torinese. Conosciuta con il nome d’artista Teresina Tua fu uno dei maggiori talenti violinistici italiani della fine dell’Ottocento, certamente la più importante violinista dell’epoca, tanto da essere soprannominata “l’angelo del violino”.

Ripercorriamo la storia della sua vita: una storia che sembra essere uscita da un romanzo; una vita colma di esperienze costellata da grandi gioie ma anche da strazianti dolori.

Teresina Tua entrò in contatto con i più illustri compositori quali Wieniawski, Verdi, Wagner, Grieg, Rachmaninov, Boito, Liszt e Brahms, ed ebbe una straordinaria carriera concertistica che la portò a suonare in tutte le nazioni europee e ad essere la prima donna concertista a esibirsi in Russia e negli Stati Uniti.

Nacque a Torino nel 1866 da una famiglia di modeste origini; il padre violinista le insegnò i primi rudimenti dell’arte, scoprendo ben presto il talento della famiglia.

A soli sei anni già suonava, come fanciulla prodigio, davanti ai caffè di Torino, quindi si fece conoscere anche nel resto del Piemonte, poi in Liguria e oltr’alpe, in Svizzera e nella Francia meridionale.

Grazie all’aiuto di una mecenate incontrata a Nizza, nel 1877 entrò al Conservatorio di Parigi e immediatamente dopo iniziò una carriera concertistica che la porterà a girare tutto il mondo ottenendo lusinghieri successi un po’ dappertutto e suonando con i maggiori direttori tra cui Arturo Toscanini.

Nel 1889 sposò il conte Franchi-Verney della Valetta, celebre critico musicale, e dalla loro unione nacquero due gemelli che però morirono in tenera età. Un dolore straziante che provocò nella violinista una grave crisi psicologica che la portò a interrompere l’attività concertistica fino al 1895, quando tornò in brevissimo tempo ad essere osannata da critica e pubblico.

Morto il marito nel 1911 si risposò due anni più tardi con il conte Emilio Quadrio di Sondrio, dove si trasferì. Terminata la carriera concertistica divenne insegnate di viola e violino, prima al Conservatorio di Milano poi all’Accademia di Santa Cecilia di Roma.

Rimasta vedova una seconda volta, Teresina -dopo aver devoluto in beneficienza tutti i suoi averi- si ritirò a Roma nel Convento delle Adoratrici perpetue del santissimo Sacramento, assumendo il nome di Suor Maria di Gesù. Qui, visse fino alla morte avvenuta il 28 ottobre 1956.

Vi consiglio caldamente- ovviamente quando la pandemia lo permetterà- una visita a Sondrio alla Biblioteca Pio Rajna, presso la quale è conservato un fondo con lettere, fotografie e documenti appartenuti alla violinista.

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Articolo pubblicato il 07/12/2020