Il vaccino italiano della Reithera è sicuro

La prima fase di sperimentazione è stata superata con una risposta positiva superiore al 94%

L'incertezza sulla disponibilità delle dosi di vaccino anti-CoViD-19, manifestata da parte di Pfizer e di AstraZeneca nei confronti di tutta Europa, ha reso ancora più pressante e interessante il percorso delle tre fasi di sperimentazione del vaccino italiano. 

Con il vaccino della Biontech Reithera, di Castel Romano, dopo 28 giorni dalla vaccinazione, oltre il 94% degli individui sottoposti a sperimentazione e compresi nella fascia di età dai 18 ai 55 anni, ha sviluppato robusti anticorpi al Covid-19 con una sola dose inoculata.

Il risultato, diffuso dall'azienda il 5 gennaio 2021, deriva dai dati raccolti nella prima fase di sperimentazione del vaccino italiano realizzato in collaborazione con lo Spallanzani di Roma. La sperimentazione prevede il proseguimento della raccolta dati con l’inoculazione del vaccino, sempre in soggetti senza problemi di salute, ma ora in età compresa tra i 65 e gli 85 anni. I risultati serviranno a stabilire la dose di vaccino per la prosecuzione delle fasi di sperimentazione 2 e 3.

Antonella Folgore, presidente dell’azienda Reithera, durante la presentazione dei dati della fase 1 presso l’Istituto Lazzaro Spallanzani, ha dichiarato che il vaccino è stabile a una temperatura compresa tra 2° e 8°, e che l’azienda punta a sviluppare 100 milioni di dosi all’anno.

Il vaccino italiano è basato su un adenovirus di gorilla elaborato in modo da non replicarsi all’interno dell’organismo umano e non trasferire informazioni genetiche, ma servire da “vettore” in grado di creare una reazione del nostro sistema immunitario capace di creare anticorpi contro la proteina Spike, che il Sars–COV2 impiega per aggredire le nostre cellule.

Il 5 gennaio, in occasione della diffusione dei dati, Giuseppe Ippolito, Direttore Scientifico dell’Ospedale Spallanzani ha dichiarato: “abbiamo arruolato 100 persone e 45 sono state vaccinate con dosi diverse… Il vaccino non ha presentato alcun avverso grave nei primi 28 giorni, un risultato migliore a Pfizer e Moderna…  Vediamo che con una sola dose siamo in linea con loro… Contiamo di chiudere la fase 3 entro l’estate… Quale sarà il dosaggio finale sarà deciso alla fine della fase di sperimentazione”.

Il ministro della salute Roberto Speranza, presente alla diffusione dei dati ha manifestato grande soddisfazione sulle prospettive di un vaccino tutto italiano, esternando l’importanza di investire sulla ricerca italiana e sulle nostre “eccellenze scientifiche”.

Domenico Arcuri, commissario per l’emergenza Covid-19 nell’auspicare un’indipendenza italiana nella dotazione dei vaccini, sempre il 5 gennaio ha dichiarato che il governo ha destinato risorse sufficienti a garantire il successivo sviluppo della sperimentazione di Reithera, stanziando nel decreto di agosto 380 milioni che vedono lo Stato entrare nel capitale sociale di quelle aziende che producono terapie e vaccini anti Coronavirus.

Nell’agosto 2020 infatti, l’azienda ReiThera aveva dichiarato che, se il vaccino si fosse dimostrato sicuro, la priorità sarebbe andata allo Stato italiano, ma che erano auspicabili finanziamenti per portare avanti sia lo sviluppo clinico che una produzione su larga scala dell’antidoto.

Gli estremidi poter ingaggiare una guerra al Covid-19 con un'arma made in Italy, dunque ci sono. In questo incerto clima politico-sanitario, dove si ventilano azioni legali tra Europa e case farmaceutiche, suscitando sconcerto e timori, la notizia serve ad alimentare ben più di una speranza. il debutto delle prime forniture è previsto entro la primavera.

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Articolo pubblicato il 15/01/2021