Gesù: storia terrena di un galileo enigmatico

Oltre la riduttiva valutazione della semplice biografia

La bibliografa su Gesù è sconfinata: molti studiosi, di credo e ideologia diverse, sono concordi nell’affermare che nella figura di Cristo non vi sono elementi per escludere a priori la sua storicità. Era un predicatore a cui erano riconosciute doti profetiche e taumaturgiche, visse al tempo di Giovanni Battista; in quel periodo era re della Galilea Erode Antipa; il Sinedrio era presieduto da Caifa. Quell’uomo venne condannato alla crocifissione da Ponzio Pilato, prefetto romano in Palestina.

 

Cristo (dal greco Χριστ?ς, Christòs) è aggettivo sostantivato e deriva dal verbo χρ?ω (chrì?), ungere: significa quindi “unto” e corrisponde letteralmente all'ebraico mašíah dal quale deriva l'italiano messia. Come è noto, per il popolo ebraico il messia era l’inviato di Dio, dal quale ci si attendeva soprattutto il riscatto sociale e la liberazione dalla dominazione romana. Sono i pochi frammenti che costituiscono l’incipit di una ricerca infinita: una ricerca a cui oggi si aggiunge il contributo di Luigi Bonani, con il suo recente libro: Gesù. Storia terrena di un galileo enigmatico.

 

Attento studioso della problematica relazione tra diritto e teologia, l’autore non ha scritto un’altra biografia di Cristo, ma ha affrontato tutta una serie di tematiche legate alla figura del Galileo, suggerendo chiavi di lettura maturate sulla riflessione fornite da autori di diverso indirizzo e corroborate da personali e puntuali osservazioni.

L’analisi infatti va oltre la riduttiva valutazione della semplice biografia, ma entra nel merito di aspetti che spesso sono materia di studio per esegeti e specialisti del Nuovo testamento. Il compito è assolto fornendo al lettore una notevole quantità di spunti e di occasioni di approfondimento, sintetizzando le argomentazioni di un elevato numero di studiosi, che Bonani dimostra di aver letto e meditato.

 

Se per un momento fingessimo di non sapere assolutamente nulla di Cristo e ci dovessimo affidare esclusivamente ai documenti storici extra-neotestamentari, probabilmente avremmo modo di farci l’idea che il Messia fosse uno come i tanti profeti o pseduo-tali, visionari e apocalittici; avremmo anche modo di pensare a Gesù come a un personaggio scaturito sul background mitico della tradizione vicino orientale ed egizia.

 

Chi ha avuto modo di occuparsi della biografia di un personaggio antico, sa bene quante sono le incongruenze e contraddizioni che trapuntano il tracciato ricostruttivo; soprattutto se quel personaggio ha svolto un ruolo rilevante nella tradizione religiosa.

 

Ma se accanto ai frammenti della storia poniamo le fonti evangeliche e le loro connessioni con la tradizione veterotestamentaria, allora la figura di Gesù assume tonalità molto diverse, rivelando la sua ampiezza e profondità. Bonani traccia un percorso per cogliere questi aspetti: un tracciato non facile, ma di evidente spessore culturale.

 

Luigi Bonani, Gesù. Storia terrena di un galileo enigmatico, pag. 256, Euro 15,00.

 

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Articolo pubblicato il 04/02/2021