Siracusa, due morti dopo il vaccino Astra Zeneca. Draghi sente von der Leyen; Aifa e procura bloccano il lotto Dieci indagati per omicidio. Sotto esame le fiale del vaccino

Austria, Danimarca, Norvegia, Islanda, Lussemburgo e Paesi Baltici sospendono il vaccino: coaguli di sangue in alcuni pazienti

Notizie allarmanti si sono intensificate nel pomeriggio di ieri, proprio mentre è in corso una massiccia campagna di vaccinazioni.

La procura di Siracusa ha deciso di aprire un'inchiesta sulla morte di Stefano Paternò, 43enne sottoufficiale della Marina militare ad Augusta, deceduto poche ore dopo l'inoculazione del vaccino AstraZeneca. Dubbi anche sul decesso avvenuto il 6 marzo di Davide Villa, 50 anni, agente in servizio all’Anticrimine di Catania. Le loro dosi erano provenienti dallo stesso lotto (ABV2856), il cui utilizzo in Italia è stato vietato dall'Aifa.

Dosi del vaccino AstraZeneca appartenenti al lotto ABV2856 sono state distribuite in tutta Italia. Anche il Piemonte ha ricevuto una partita di dosi del lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca anti COVID-19, di cui l'Aifa nelle scorse ore ha deciso di sospendere l’utilizzo in via precauzionale su tutto il territorio nazionale. Sulla questione il presidente del Consiglio Mario Draghi ha avuto un colloquio telefonico con Ursula Von der Leyen, da cui è emerso che "non c'è alcuna evidenza di un nesso".

L’Unità di crisi del Piemonte, ha dato disposizione alle Asl di sospendere immediatamente la somministrazione dei vaccini appartenenti a questo lotto, garantendo la continuità della campagna vaccinale attraverso l’inoculazione di dosi appartenenti a lotti differenti. Al momento non è stata segnalata nessuna criticità particolare da parte delle persone che hanno ricevuto il farmaco e prosegue il monitoraggio già attivo per la verifica di eventuali reazioni avverse. Corre notizia che molte persone che in questi giorni avrebbero dovuto ricevere il farmaco stiano disdettando la prenotazione.

La procura di Siracusa ha iscritto nel registro degli indagati dieci persone, tutte accusate di omicidio colposo. Si va dal personale della catena di distribuzione del vaccino dalla società AstraZeneca che lo produce, fino al personale sanitario dell'ospedale militare che si è occupato dell'inoculazione. Disposto, inoltre, il sequestro del lotto. L’acquisizione delle documentazioni cliniche è avvenuta in stretta collaborazione coi Nas e le autorità competenti.

I campioni del lotto ABV2856 verranno analizzati dall'Istituto superiore di Sanità. L'Aifa comunicherà tempestivamente "qualunque nuova informazione dovesse rendersi disponibile". Lunedì Stefano Paternò si era recato all'ospedale militare di Augusta per sottoporsi alla somministrazione del vaccino AstraZeneca. Tornato nella sua abitazione a Misterbianco ha, secondo i familiari, "accusato uno stato di malessere generale caratterizzato da rialzo febbrile" ed assunto della Tachipirina. Nella notte la moglie ha trovato Paternò in stato di incoscienza ed ha allertato i sanitari del 118 che nonostante i tentativi di soccorrere l'uomo hanno successivamente constatato il decesso.  

Il poliziotto Davide Villa è deceduto il 7 marzo, 12 giorni dopo la prima dose di vaccino AstraZeneca. Aveva iniziato a stare male un giorno dopo l'inoculazione peggiorando repentinamente fino al decesso. I medici in ospedale gli hanno diagnosticato una trombosi venosa profonda, poi sfociata in emorragia cerebrale.

E tra le possibili reazioni avverse indicate nel bugiardino dei vaccini c'è proprio la trombosi: anche in questo caso sono in corso le indagini. Il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro ha confermato che c'è "un terzo caso di un militare vaccinato con una dose proveniente dal lotto ABV2856 che è deceduto a Trapani". Si tratta del vicecomandante della sezione di Pg dei carabinieri Giuseppe Maniscalco.

Sulla vicenda indaga la Procura di Trapani, ma pare non vi sia alcun nesso causa-effetto tra l'inoculazione del vaccino e il decesso del militare. L’allarme per i decessi e le decisioni conseguenti dell’autorità preposta, non sono solamente italiani. La Danimarca ha interrotto la somministrazione dei vaccini AstraZeneca per possibili effetti collaterali, a seguito della formazione di coaguli di sangue in alcuni pazienti: uno dei quali è deceduto. La sospensione durerà 14 giorni, in via precauzionale. Le autorità sanitarie hanno rassicurato che per ora non c'è alcun legame, ma bisogna procedere con gli accertamenti.

La Norvegia e l'Islanda hanno adottato un provvedimento analogo. Mercoledì l'Austria aveva sospeso un lotto del vaccino (il numero ABV5300) dopo il decesso di un paziente e il ricovero di un secondo; altri quattro Paesi - i tre Stati baltici e il Lussemburgo - cui era stato consegnata una parte dello stesso lotto (un milione di dosi in totale) hanno adottato la medesima decisione.

Rimaniamo in attesa degli sviluppi di questa incresciosa situazione che sta creando panico nella popolazione interessata al vaccino.

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Articolo pubblicato il 12/03/2021