Firenze – L’ Accademia di San Luca in un libro edito dalla Leo S. Olschki

Artisti, opere, strategie culturali, che l’Accademia romana aveva, sulla pittura, scultura, architettura nella Roma della metà del secondo Seicento

È realmente esistita, nel secondo Seicento, una cultura accademica romana aderente a un canone stilistico normativo ispirato al culto dell’antico e alle moderne declinazioni di questo culto? A partire da questa domanda, il libro di,” Stefania Ventra “L’Accademia di San Luca nella Roma  del secondo Seicento. Artisti, opere, strategie culturali ”, edito dalla casa editrice Leo S. Olschki  Editore (pp.372, 32 tav. a colori fuori testo € 55.00 – foto copertina libro) ricostruisce le presenze, i ruoli e la produzione figurativa dei membri del consesso accademico e le strategie di autopromozione attuate nel delicato momento della stessa in crisi del primato di Roma da parte dei francesi.

Questo lavoro nasce – spiega l’autrice –  da una lunga collaborazione con l’Accademia nazionale di san Luca. Nel 2013  ricorreva il terzo  centenario  dalla morte  del pittore Carlo Maratti, - continua Stefania Ventra,  a quel tempo collaboravo -  con l’Accademia Nazionale di San Luca alla realizzazione  di una mostra dei ritratti di santi e beati artisti che il pittore, Maratti  aveva donato all’istituzione nel 1700 al momento del suo insediamento come principe. « In un panorama assai più articolato e meno normativo di quanto fino ad oggi abbiano considerato gli studi, si distingue l’impegno del segretario Giuseppe Ghezzi nel promuovere la produzione artistica del proprio tempo attraverso una rivendicazione che esalta l’arte romana del Seicento in tutte le sue declinazioni, considerandone i raggiungimenti pari a quelli della Roma antica.

Fornendo una nuova interpretazione dei fatti, il volume giunge infine a rispondere negativamente al quesito iniziale, con l’auspicio che il termine «accademico» perda quella connotazione in senso stilistico che per la cronologia insieme non trova riscontri oggettivi». Nella prefazione del volume scrive Piero Gastaldo - Presidente della Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo di Torino – “La scelta ricaduta sull’eccellente testo dedicato all’Accademia romana di san Luca  nel periodo 1662-1702 riassume molti degli obbiettivi che la Fondazione 1563 si pone nella propria attività di sostegno alla ricerca umanistica”.

Il libro in questione si pubblica come secondo volume della serie Quaderni  sull’età e la cultura del Barocco. Il volume si articola in due parti nella prima, “L’Accademia di San Luca negli anni Sessanta e Settanta del Seicento:presenze artistiche e strategie culturali a confronto, nella parte seconda”l’Accademia di san Luca promotrice di Roma Contemporanea capitale delle arti. Il testo comprende poi,  tre  appendici nella prima vengono riportate gli elenchi delle cariche accademiche 1662-1702, segue il registro delle presenze accademici di san Luca (che vanno dall’agosto del 1662  al 12 febbraio  1702), nell’ultima,  sono elencati i pittori, gli indoratori, ricamatori e scultori aggregati alla compagnia di san Luca 1662 – 1702, il libro termina  con  oltre trenta pagine, di fonti  bibliografiche, e un accurato indice di nomi, e un ricco corredo iconografico.

  Scrive nella presentazione Michela Macco, “Il serrato confronto di opere, fonti documenti produce esiti davvero innovativi che fanno di questo libro, che è il risultato di studi approfonditi, un indispensabile riferimento e, come avviene quando i lavori di ricerca sono eccellenti, lo strumento scientificamente abilitato per indirizzare gli studi”.  

 Stefania Ventra, ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia dell’arte alla Sapienza Università di Roma. I suoi studi vertono principalmente intorno alla cultura figurativa accademica romana del secondo Seicento dell’Ottocento e alla storia del restauro e della museologia. Attualmente è ricercatrice post - doc presso l’Archivio del Moderno dell’Università della Svizzera Italiana.   

 “L’Accademia di San Luca nella Roma del secondo Seicento. Artisti, opere, strategie culturali”, di Stefania Ventra, pp.372,  24x17, 32 XLIV con 101 fig. nel testo e 71 a colori su 32 tav. fuori testo, Leo S. Olschki, Firenze 2019, €55.00

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Articolo pubblicato il 19/04/2021