Chicca Morone intervista Giuseppe Conte

Giuseppe Conte, uno dei tre fondatori del Mitomodernismo, risponde a domande di grande attualità

Intervista di Chicca Morone

 

Iniziamo una passeggiata “en plein air”, respirando a pieni polmoni e percorrendo i magici sentieri della poesia in un territorio che forse non tutti conoscono: il Mitomodernismo.

Corrente letteraria nata nel 1994 da un’idea di Conte, Kemeny e Zecchi (per ordine alfabetico), battezzata sul sagrato di Santa Croce a Firenze, in un sabato pomeriggio in pieno sole, con poeti giunti da tutta Italia, baldanzosi e pervasi da sacro furore. Confesso, c’ero anche io…

Il Mitomodernismo non è un gruppo: mitomoderniste sono le opere di autori, provenienti da esperienze molto diverse, relativamente ai contenuti, il cui sostrato è la Bellezza (con la B maiuscola).

Il Manifesto invocava la libertà da stereotipi oramai lisi e proponeva azioni volte a riportare una visione magico spirituale delle nostre vite, pur essendo ben radicate nella realtà contingente: riaffiorano quindi il mito, l’anima, la natura, l’eroismo, la bellezza, il destino.

Una rinascita in tutte le sue forme.

E chi meglio di Giuseppe Conte, nato sotto il segno dello Scorpione, può rappresentare questo credo?

Nascita e morte, continua tra una pubblicazione e l’altra, una volta poeta (a mio avviso ha superato se stesso ne “Canti d’Oriente e d’Occidente) un’altra romanziere (altamente consigliabile il suo ultimo “Dante in love”) librettista, drammaturgo, traduttore e critico letterario italiano.

Lo abbiamo intervistato su temi di attualità, anche se chiuso nella sua abitazione in Sanremo, confessa di non sentire il bisogno di socializzare, e si dichiara molto rigoroso nell’obbedire alle regole circa la salute.

 

Chicca Morone:  ASSOLUTA INCAPACITÀ DEL GOVERNO NEL DARE LINEE DI COMPORTAMENTO ACCETTABILI, DOPO PIÙ DI UN ANNO DELLA COSIDDETTA “PANDEMIA”

Giuseppe Conte:  La responsabilità maggiore va sul governo precedente che non ha dato disposizioni giuste, tenendosi a galla, facendo solo affermazioni di circostanza, illudendo tutti, dando ragione a tutti. La coppia Conte Arcuri ha fatto i disastri peggiori. Ora con Draghi e Figliuolo si intravede qualcosa, pur essendo manifesta, a chi ha aperto gli occhi, una fondamentale incapacità culturale della classe dirigente.

 

C.M.:  SIAMO PERÒ PASSATI DAI DPCM AI DECRETI LEGGE

G.C.:  Decreti con acronimo indicativo sulla sua vera finalità: la presa in giro delle moltitudini.

Tutto uno spettacolo, una spettacolarizzazione, l’uso dei social. Draghi non sta facendo miracoli, ma almeno ha tolto la vergognosa casalinizzazione della comunicazione. 

 

C.M.:  DIFFERENZA TRA LA PRIMA E LA SECONDA RECLUSIONE

G.C.:  Il primo confinamento è stato traumatizzante al massimo. Da un momento all’altro trovarsi chiusi in casa è destabilizzante. Ci ero già passato anni fa in Bretagna per un’emergenza ecologica, quando erano passate le auto della polizia per strada annunciando che era fuggita una nuvola tossica, ordinando di non uscire. Attendevo che la bufera passasse, ma la limitazione all’improvviso - nessuno era preparato, nessuno se lo aspettava - ha creato sicuramente dei traumi ai quali ognuno ha reagito a modo proprio: chi ha scelto di rivolgersi alla speranza, con canti, striscioni e applausi sui balconi. C’è stato chi è rimasto chiuso in casa senza uscire neanche sul balcone come me. Per strada il silenzio e il vuoto e tutti decisamente prudenti: Sanremo sembrava una città su cui fosse passato l’Angelo della Morte. Oggi mi sembra che, nonostante zone rosse, c’è gente ovunque, per cui non so se questi traumi ci siano ancora. O è subentrata la voglia di ribellione oppure il solito menefreghismo strisciante.

 

C.M.:  RIBELLIONE? 

G.C.:  Se c’è una ribellione io sono sempre da quella parte.

 

C.M.:  LEI HA SCRITTO UNA POESIA SU BOBBY SANDS

G.C.:  Nella primavera del 1982 mi sono trovato in Irlanda dove Bobby Sands aveva lasciato il testimone ai suoi compagni combattenti dell’IRA dopo essersi lasciato morire l’anno precedente a seguito di uno sciopero della fame a oltranza: questi si trovavano in prigione e rivendicavano il diritto di essere considerati prigionieri politici, cosa che la Thatcher ha sempre negato, trattandoli come delinquenti comuni. Avevo potuto leggere il diario scritto in prigione, stilato e fatto uscire dalla cella sulla carta igienica. Quello che mi aveva colpito era stato non solo la passione politica, ma il linguaggio poetico di questo combattente: rimpiangeva di non poter ascoltare il canto delle allodole, di non poter vedere la fioritura della primavera. Mentre i nostri rivoluzionari delle Brigate rosse avevano un linguaggio da beceri burocrati, Bobby lottava con tutta la sua anima, per un ideale di libertà e dignità del suo popolo contro cui la politica violenta e repressiva del governo inglese veniva edulcorata attraverso immagine fuorviante dei media.

Non era solo una questione religiosa, anche se quello che emergeva principalmente dalle parole di Bobby era una profonda spiritualità. Il suo diario era stato pubblicato da un editore irlandese doc. lo stesso che ha fatto tradurre in gaelico, non nella lingua dei “padroni”, la mia poesia. Una vera soddisfazione, per un ribelle combattente del mio calibro, il fatto che fosse letta in moltissimi pub in quel periodo….

 

C.M.:  RUOLO DELLO SCRITTORE COME IMPEGNO CIVILE

G.C.:  Mi sono sempre impegnato per difendere idee e ideali; ho lottato contro le ingiustizie, anche quando non mi coinvolgevano direttamente. Per me esiste la Giustizia che va oltre i nostri interessi personali. Ma io credo che saranno le donne che riusciranno a riportare equilibrio in questa società sottosopra.

 

 

C.M.:  SONO TRASCORSI 60 ANNI DALL’INIZIO DEL PROCESSO DI EICHMANN NAZISTA CHE HA CERCATO DI MOSTRARSI COME BUROCRATE: LEI SI RIBELLEREBBE?

G.C.:  Ne sono sicuro. Di fronte a una tale violenza e sopraffazione dell’essere umano non avrei saputo seguire gli ordini. Nel mio piccolo da militare sono stato recluso (solo due giorni, nessun problema) per non aver voluto dare i nomi di commilitoni rei di un fattaccio. Una questione radicata profondamente dentro di me. Oggi il pericolo è la disumanizzazione, il fatto di non avere modo di esprimere in totale libertà il dissenso. Vieni ignorato, silenziato. La mia lettera in versi al Ministro della Cultura Dario Franceschini non aveva ottenuto nemmeno un segno di ricevuta da “l’uomo d’onore” che avrebbe dovuto capire quanto fosse vero il grido di dolore di chi dava voce ai tanti che operano in questo settore.

 

Vengo a seppellire la cultura,

quando vorrei tesserne le lodi.

La cultura che il suo governo attuale,

sotto i colpi terribili della pandemia,

ha finito per assassinare

dopo che dai governi passati

era già stata ferita al cuore,

Eppure lei, ministro, è uomo d’onore

 

C.M.:  ANTIGONE O CREONTE?

G.C.:  Antigone, sicuramente. Dobbiamo trovare in noi la forza di Antigone. Creonte per Hegel rappresenta la ragione di stato, ma secondo Goethe è il crimine di stato. Il potere può essere criminale, anzi spesso lo è. A fronte alta bisogna affrontare l’ingiustizia, per me è un istinto di ribellione.

 

C.M.:  COSA PENSA DELL’INVASIONE DELLO STATO NEL PRIVATO, UN INVITO ALLA DELAZIONE E LA DOCILITÀ CON LA QUALE LO ABBIAMO ACCETTATO.

G.C.:  Lo Stato è inefficiente e si sta cercando adesso di ricompattarsi: ha abbandonato tutto, ha smantellato la sanità, le Regioni che fanno il bello e cattivo tempo come decidono loro.

A Torino anni fa c’erano due fabbriche che producevano macchine per la ventilazione polmonare. Poi hanno chiuso perché evidentemente non c’era mercato così siamo andati a comprarle chissà dove. Lo smantellamento di una sanità che doveva diventare un’azienda. Ma dove sta scritto che la sanità debba guadagnare. È un concetto infame.

 

C.M.:  BANDO X LA COSTRUZIONE DI ABITAZIONI X 8.000 PERSONE IN OGNI REGIONE SENZA CHE NOI NE CONOSCIAMO LA VERA DESTINAZIONE

G.C.:  Senza sapere a chi vanno? La politica a indirizzo popolare è davvero nefasta. I ghetti creati dall’uomo nella storia sono quanto di più mostruoso ci possa essere. Mi ricordo la divisione nella via della mia pur piccola città di mare dove abitavano gli aristocratici, i ricchi, i commercianti, gli operai e i poveri derelitti tutti insieme e per me è stato molto istruttivo. Rinchiudere le persone in ghetti è aberrante.

 

C.M.:  TAMPONI INATTENDIBILI DANNO INFORMAZIONI SBAGLIATE…

G.C.:  Mai fatto un tampone e non intendo farne. Sono attentissimo alla mia salute, mi igienizzo le mani appena entrato in casa, evito qualsiasi forma di contatto che possa essere pericolosa… Sono prudentissimo, non esco quasi mai.

 

C.M.:  BEH, MA ERA EMERSO CHE SOLO IN CINA FACEVANO I TAMPONI ANALI…

G.C.:  Mai divertito tanto.

 

C.M.:  QUANTO È CONDANNABILE LA PRESENZA DI LOBBY NELLA SALUTE PUBBLICA?

G.C.:  La salute pubblica è un bene primario, inalienabile che deve essere governato con la giusta severità. Vero è che non si può lasciare tutto allo Stato se lo Stato è inefficiente, ma neanche lasciare che i privati facciano politica di rapina pensando solo al proprio utile. Se il privato abusa della sua smania di profitto su tutto, anche dove non ci dovrebbe essere, allora mi sembra che possa connotarsi come un “malaffare” e malfattori gli attori.

 

C.M.:  GATES, ROCKFELLER, ROTHSCHILD BENEFATTORI…

G.C.:  I francesi li chiamano il “GAFAN” cioè Google, Amazon, Facebook, Apple, Microsoft”. Se non esiste un potere politico che possa governarli, dar loro delle regole, costoro s’impadroniscono del mondo…

 

C.M.:  LO STANNO FACENDO ED È DAL SECOLO SCORSO CHE PARLANO DI SOVRAPOPOLAMENTO…

G.C.:  Perché non ci sono state più guerre

 

C.M.:  QUESTO NON DÀ IL DIRITTO DI ELIMINARCI…

G.C.:  Abbiamo accettato che la lotta si trasferisse sul piano economico. L’impoverimento provocherà dei morti in più. Non sono un complottista, sono un politico e affronto in modo diverso la problematica. Mi dispiace vedere che l’Europa non è più un attore importante sulla scena mondiale. Abbiamo dovuto mendicare i vaccini importati da chissà dove. L’Europa non ha neanche un esercito…

 

C.M.:  FAUCI VACCINATO A SINISTRA E INTERPELLATO IN SEGUITO SI TOCCA IL BRACCIO DESTRO COME “LEGGERMENTE FASTIDIOSO”

G.C.:  Anche questo solo divertente

 

C.M.:  SE È SPERIMENTALE, COSA OVVIA OGGI, NON DOVREMMO FIRMARE UN CONSENSO? QUESTO PERÒ È UNA CONTRADDIZIONE DELLA OBBLIGATORIETÀ…

G.C.:  Basta non iscriversi.

 

C.M.:  MOLTI MEDICI SI SONO RIFIUTATI DI VISITARE I MALATI A DOMICILIO, CREANDO CONDIZIONI NON SOLO PSICOLOGICHE, MA ANCHE REALI DI SOVRAFFOLLAMENTO IN OSPEDALI.

G.C.:  Avrebbe dovuto essere organizzato in modo diverso: avrebbero dovuto attrezzarsi. L’aspetto peggiore del confinamento è stato proprio l’abbandono dei malati

C.M.:  AUMENTO VIOLENZA DOMESTICA…

G.C.:  Per me è inaccettabile la violenza domestica. Sono un fedele d’amore, vivo su un altro piano il rapporto con l’amata. Mi sfugge come si possa passare dal litigio, cosa comprensibilissima, anche con male parole, alla violenza fisica. Capisco che se due o più persone, in un alloggio di pochi metri quadrati, già avevano problemi di convivenza prima, con la costrizione si siano amplificate le difficoltà, ma la violenza è inaccettabile.

 

C.M.:  CI HANNO DISTANZIATI, ABITUATI ALLA SOLITUDINE, RESI SOSPETTOSI…

G.C.:  Infatti. Lo scorso anno, durante la prima “segregazione” sono andato al supermercato e confesso di aver guardato con odio le persone che sceglievano prodotti vicino a me; tenevo le braccia allargate per non farmi avvicinare da nessuno.

 

C.M.:  DANTE METTE I TRADITORI NEL NONO CERCHIO, VICINO A LUCIFERO: QUALE È – SECONDO LEI – IL PERSONAGGIO CHE HA TRADITO MAGGIORMENTE?

G.C.:  Dante mette nel ghiaccio questi esseri perché il cuore di ghiaccio è la colpa più grave al mondo: non sentire pietà, non provare empatia, è ciò che c’è di più grave nell’umanità. Insieme a Caino ecc. vedo bene più o meno tutti i politicanti che hanno tradito le aspettative del popolo. Farei un’infornata di tutti questi personaggi.

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 26/04/2021