Cronaca dai quartieri di Torino - La discarica a cielo aperto di corso Lombardia

Rifiuti ingombranti di ogni tipo e persino un bidet

"I cittadini residenti in corso Lombardia in corrispondenza con l'incrocio con via Foligno hanno denunciato, e ci hanno accompagnato nel relativo sopralluogo, la nascita dell'ennesima discarica abusiva sul territorio".

Marina Trombini, Presidente dell'Associazione Giustizia & Sicurezza insieme con il cittadino attivo Paolo Biccari, si sono recati nel luogo "incriminato" dove hanno trovato rifiuti ingombranti di ogni tipo e persino un bidet.

E' perciò seguita la dovuta segnalazione ad Amiat per la rimozione degli ingombranti:

"I cittadini - ci hanno dichiarato - meritano un territorio pulito; per colpa di pochi incivili non devono esser costretti a convivere con il degrado".

Purtroppo il fenomeno di abbandono di rifiuti per le vie è divenuto piuttosto consueto:

"Nella nostra Circoscrizione - hanno confermato -  sta diventando sempre più frequente, per questo chiediamo lo studio da parte delle istituzioni dei punti più critici e l'installazione di quelle foto trappole, tanto pubblicizzate, ma che ad oggi nelle periferie non si sono mai viste".

Nel prosieguo delle indagini sul territorio, Marina Trombini e Paolo Biccari hanno raggiunto la non lontana area verde E29:

"La situazione dell'area verde E29, presente agli interni 293 di via Pietro Cossa è davvero paradossale. Sono anni che i cittadini devono convivere con un'area totalmente degradata”.

Il sopralluogo, in effetti, ha messo in luce attrezzature ludiche in parte inutilizzabili, pavimentazione anti caduta deteriorata e pericolosa e diversi porfidi disallineati il che crea seri rischi di caduta; a completamento del disagio ambientale, con l'arrivo della primavera l’area è invasa da insetti e zanzare.

“Ci chiediamo come sia possibile, a distanza di due anni dalle prime segnalazioni, che la situazione non sia cambiata minimamente e non è stato eseguito nessun intervento, anche dopo la promessa da parte degli uffici comunali che entro il 2020 sarebbe stata cambiata la pavimentazione anti trauma”.

A questo punto viene da chiedersi come mai le famiglie residenti in zona Frassati debbano continuare a condividere questa situazione indecorosa:

“Chiediamo perciò, a nome dei cittadini con i quali da tempo collaboriamo, che l’amministrazione comunale produca al più presto interventi di recupero dell'area ed una disinfestazione mirata: le centinaia di famiglie devono poter godere di questa importante area verde".

Precarietà che si ripetono in quella che dovrebbe essere l’area verde di via Azuni, nel quartiere Lucento, dove

“abbiamo riscontrato gravi situazioni di degrado con pavimentazione anti trauma deteriorata, un'altalena mancante da diverso tempo e la presenza di escrementi di cani; inoltre  inoltre il cartello indicante l'area verde è staccato e giace per terra”.

Certamente, a proposito delle deiezioni canine, la responsabilità va attribuita agli umani che passeggiano i loro amici a 4 zampe senza raccogliere gli escrementi:

“Ma è pur vero altresì che mancano controlli, qui come su tutto il territorio, di agenti in borghese che accertino questi gravi segnali di inciviltà e provvedano all’immediata contestazione con relativa salatissima sanzione, il che si è sempre dimostrato unico efficace deterrente al malcostume”.

La segnalazione dei vari problemi alle istituzioni ha fatto seguito all’indagine sul territorio, ma anche ad una seria e responsabile considerazione:

“Sappiamo che le risorse economiche sono poche, ma crediamo che i bambini di Lucento e tutti i frequentatiri dell’area verde meritino che venga sistemata e non continui ad essere un luogo sporco e trascurato nelle più elementari norme di decenza sanitaria".

Il Presidente Marina Trombini e Paolo Biccari, suo validissimo collaboratore, si sono ripromessi di insistere, come ormai fanno da tempo, nella segnalazione insieme con i cittadini delle tante precarietà presenti:

“La determinazione è la nostra forza – hanno affermato in chiusura – e proseguiremo nel nostro progetto che ci vuole al fianco della gente per sollecitare quelle risposte istituzionali che sono ancora in esiguo numero rispetto a quelle segnalate; probabilmente altre priorità “distolgono” l’attenzione e l’impegno economico della Città!”. 

 

 

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Articolo pubblicato il 24/05/2021