Torino. Lo Russo vince per pochi voti le primarie del centrosinistra

L’affluenza alle urne e al voto on line è stata un flop

Si è concluso nella serata di ieri lo spoglio dei voti delle primarie del centrosinistra a Torino. Secondo le previsioni Stefano Lo Russo  è stato il più votato e sarà quindi lui il candidato sindaco di Torino della coalizione.

L’attuale capogruppo del PD, già assessore comunale nella giunta di Piero Fassino, ha ottenuto 4. 229 voti, il 37% del totale.

Al secondo posto l'outsider Francesco Tresso, candidato civico, che con 3.932 voti ha raggiunto il 35% delle preferenze. Al terzo posto il vicepresidente vicario del consiglio comunale, Enzo Lavolta, con 2.863 voti, il 25%. Si è fermato al 3%, con 257 voti il radicale Igor Boni. Complessivamente gli elettori sono stati 11. 631. Un flop se si considera che nel 2011, i soli elettori del PD furono oltre 53000 e che Fassino distaccò ogni concorrente, riportando oltre  il 56% dei voti. L’unica dichiarazione sino ad ora rilasciata è quella di Francesco Tresso, il secondo votato.

"È evidente che la coalizione di centrosinistra non può fare a meno di una forza civica che sia davvero capace di ampliare il nostro campo di gioco, avvicinando mondi che altrimenti non troverebbero adeguata rappresentanza". Francesco Tresso commenta così l'esito delle primarie del centrosinistra per il candidato sindaco di Torino vinte dal dem Stefano Lo Russo. "E' chiaro che da domani la linea politica deve essere condivisa - aggiunge forte del 35% dei voti contro il 37% di Lo Russo - per trasformare le diverse articolazioni della coalizione in una forza di governo che sappia contrastare e superare la proposta della destra”.

Ciò significa che a dispetto delle linee coerenti tracciate da Lo Russo al momento del voto, dai prossimi giorni il candidato sindaco dovrà farsi portavoce del programma che uscirà dal confronto – scontro con gli altri candidati che sostengono linee contrapposte.

Tresso si è messo nella mani di Marco Grimaldi di Leu che in comune e  regione ha sempre differenziato il suo agire rispetto al PD e, di fatto avallando gran parte delle scelte antindustriali ed ideologiche, avulse dagli interessi di Torino, portate avanti dalla Giunta Appendino. Così come Lavolta sponsorizzato, almeno in questa fase, da autorevoli esponenti grillini che gli hanno dato il loro voto alle primarie.

Già le dichiarazioni di Tresso, sono eloquenti, perchè non propongono un impegno per, ma un contro le destre, trasformando già in partenza un programma di governo in uno scontro politico, con i torinesi ed i loro problemi nel dimenticatoio. Gli elettori, anche di area dovranno leggere e capire dove butterà il programma definitivo del candidato Lo Russo a nome della coalizione.

C’è poi da capire, almeno ufficialmente come si comporteranno i seguaci di Calenda e Renzi  che sino ad ora hanno sempre professato la loro distanza e distinzione dai risultati deleteri della giunta Appendino e dalle politiche conservatrici ed antisistema di Leu e di parte del PD. Partita apertissima.

Nei prossimi giorni si attende la partenza ufficiale di Damilano affiancato dai partiti di centro destra, mentre il civico Mino Giachino continua a produrre iniziative sul territorio e nelle circoscrizioni. Non appena avremo sentore della presenza significativa di altre liste, porteremo l’informazione ai nostri lettori.

 

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Articolo pubblicato il 14/06/2021