Cronaca dai quartieri di Torino - Via Pietro Cossa: I dissuasori sulla discesa per i diversamente abili nuovamente spostati

Comportamento incivile di chi pensa solo a poter parcheggiare la propria auto

A pochi mesi di distanza dal riposizionamento dei dissuasori per evitare la sosta sulla discesa per i diversamente abili, in via Pietro Cossa, all'ingresso degli interni 293, ignoti li hanno nuovamente rimossi per poter parcheggiare le proprie auto.

“Ci chiediamo come sia possibile che alcuni cittadini possano permettersi tale comportamento a discapito di persone in carrozzina o con difficoltà motorie”.

Lo affermano con disappunto ed irritazione dopo il sopralluogo Marina Trombini, Presidente dell'associazione Giustizia & Sicurezza, Amando Monticone, presidente del circolo l'Aquilone di Legambiente ed il cittadino attivo Paolo Biccari.

“Abbiamo scritto nuovamente alle istituzioni ed alla polizia locale per richiedere controlli e l'installazione di paletti o dissuasori fissi”

hanno altresì voluto sottolineare chiudendo con un nuovo appello a chi deve tutelare la sicurezza di “tutti” i cittadini:

“Le istituzioni facciano sentire realmente la propria presenza: via Pietro Cossa non può essere zona franca, i residenti di Borgata Frassati meritano rispetto".

Ampliando il raggio delle “ispezioni” l’attenzione è caduta sulla fermata denominata Lombardia della linea 3:

“Intorno si è formata una vera e propria jungla che ha “assorbito”, fra l’altro, le panchine posizionate per chi attende il mezzo pubblico”.

A tale proposito hanno ricordato che la linea tre sarà gestita con autobus per un lungo periodo.

“L'erba è alta quasi due metri è c’è pure il pericolo che in essa trovino “alloggio” animali non proprio di compagnia.

Il comune e la circoscrizione prendano atto della situazione e intervengano subito, i cittadini non devono convivere con erba che invade anche le sedute"

hanno concluso i nostri interlocutori, ma il pensiero è volato ad un’altra “jungla”, la “selva di corso Mortara” che fu oggetto di attenzione nel 2018 in una nostra nota di redazione.

Ebbene, il sopralluogo effettuato ha evidenziato il pericolo che, al centro della carreggiata, si possa ripetere la pericolosa negatività:

“Piante e arbusti stanno ricrescendo – ha detto Marina Trombini – e stanno progressivamente riaffacciandosi sulla carreggiata con immaginabili e pericolosi effetti sulla circolazione.

Sollecitiamo perciò che l’intervento in proposito sia immediato prima che accada qualcosa di grave: non bisogna aspettare che succeda la disgrazia per porre rimedio alla situazione”.

In effetti non si tratta di un grande intervento per cui è sufficiente mettere in testa alla priorità locale il taglio degli “intrusi” anche perché sono, oltretutto, una stonatura in un contesto ben recuperato con la quasi conclusa realizzazione del parco antistante.

Vorremmo dire dulcis in fundo, ma visto l’argomento non ci sembra proprio il caso; l’ultimo sopralluogo ha portato Marina Trombini, Polo Biccari ed i cittadini alla constatazione dello scempio ambientale di via Valprato 68 dopo l’installazione dei nuovi raccoglitori dei rifiuti, insufficienti per essere efficaci e lo si vede dalle immagini:

“E’ inammissibile che si debba assistere ad uno spettacolo devastante per l’igiene ed anche per l’immagine del quartiere; lo stabile che confina con quella che pare più una discarica che raccolta, è protetto dalle Belle Arti per cui ci aspettiamo un pronto intervento per ridare decoro, immagine e sicurezza alla zona”.

Si è concluso così questo ultimo incontro, in ordine di tempo naturalmente, con Giustizia & Sicurezza, realtà attiva al fianco dei cittadini per segnalare alle istituzioni le tante precarietà del territorio cittadino che troppo spesso subiscono i danni prodotti da una impropria scala delle priorità.

Lo abbiamo sostenuto più volte e dobbiamo riconoscere che alcune segnalazioni si sono risolte ma, insistiamo, grazie alla collaborazione fra i cittadini e chi si impegna volontariamente sul campo al loro fianco con la nostra cronaca che segue attentamente l’evolversi delle varie operazioni.

  

 

 

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Articolo pubblicato il 14/07/2021