Rieti – L’arte di Amatrice e Accumoli dal terremoto alla rinascita

Le opere recuperate e restaurate con l’impegno della Fondazione Varrone, presentate nel palazzo Dosi – Delfini in una mostra fino al 9 gennaio 2022

Un’altra bella notizia,  è la mostra, “Oltre una sorte avversa. L’arte di Amatrice e Accumoli, dal terremoto alla rinascita”, curata da Giuseppe Cassio e Paola Refice. Il percorso espositivo si sviluppa  in sei sezioni presentando oltre una sessantina di opere tra dipinti, sculture,arredi sacri, reperti e documenti, provenienti - dalle rovine causate dal sisma del 2016 -  del Museo Civico, delle chiese di Accumuli e Amatrice.

Le opere sono state selezionate dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti Paesaggio dell’area metropolitana di Roma  e della provincia di Rieti tra le centinaia custodite nel deposito del MIBACT allestito presso la Scuola Forestale Carabinieri di Cittadella.

La mostra promossa dalla Fondazione Varrone e curata dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti, presenta un gruppo di opere d’arte restaurate appositamente. Questi manufatti sono parte integrante di un progetto di valorizzazione nato da uno specifico accordo tra le istituzioni statali preposte alla tutela, la Fondazione Varrone, la Diocesi di Rieti e gli enti locali.

Ingegner Antonio D’Onofrio –Presidente della Fondazione Varrone - Cassa di Risparmio di Rieti -“ Questa mostra è un atto d’amore verso la gente di Amatrice e di Accumoli duramente colpita dai terremoti del 2016 e un atto di speranza nella ricostruzione dei loro borghi e delle loro chiese,da dove proviene questa straordinaria carrellata di opere d’arte”.

Il  catalogo edito da il Formichiere, curato da Giuseppe Cassio e Paola Refice - raccoglie i risultati dei restauri di una prima selezione di opere d’arte recuperate dal territorio di Amatrice e Accumoli dopo il sisma del 2016.

Nel volume possiamo apprezzare il laborioso lavoro di ricerca degli autori che hanno stilato i  vari saggi, Paola Refice, Giuseppe  Cassio , Domenico Pompili,  Anna Paola Salvi, Stefano Ridolfi, Ilaria Carocci, Elio Nevigari e Emma Moriconi.

Il testo,  termina riportando di  ogni opera  presentata e restaurata una specifica scheda.  Ciò ha permesso di avviare una serie di interventi conservativi sul patrimonio storico-artistico ferito dal terremoto, non senza aver garantito prima la ripresa degli studi.

L’obiettivo di tale progetto risiede nella volontà di offrire un contributo concreto per la rinascita di quella terra di confine partendo proprio dall’eredità culturale trasmessa nei secoli – rappresentata per lo più da dipinti, sculture e oreficerie destinati al culto divino e alla pietà popolare - che si riflette ancora oggi sull’identità collettiva.

Il Monsignor Vescovo Domenico Pompili , “L’impegno che la Diocesi ha assunto per il territorio colpito dal sisma  si fonda, sulla volontà di ricostruire la quasi totalità degli edifici di culto danneggiati, restituendo alla comunità quei luoghi simbolici non solo per la cura spirituale , ma anche in quanto espressione  di pratiche identitarie e riti tradizionali radicati nel territorio”. 

L’iniziativa intende rappresentare l’avvio di un percorso,che intende portarsi oltre la sorte avversa di un patrimonio così profondamente legato al territorio di appartenenza in cui si manifesta una contaminazione di stili e linguaggi -  da quello colto a quello più squisitamente vernacolare – che ora più che mai diventa simbolo di resilienza e di orgoglio.

Didascalie foto

Foto copertina catalogo della mostra

Foto 1 Bottega Italia Centrale “Lapide commemorativa del terremoto del 1703”, marmo bianco inciso; 87x55x8 cm. Accumuli , Chiesa di San Francesco d’Assisi

Foto 2 Mariano Bianchi  “Sant’Emidio protettore del terremoto”  1888, olio su tela, 214,2x143,3 cm. . Provenienza da poggio Vitellino (Amatrice), chiesa di sant’Emidio

Foto 3  Ambito Reatino”Sant’Emidio invoca l’intercessione della vergine per salvare una città dal terremoto” opera della prima metà del XVIII secolo, olio su tela , provenienza Bagnolo(Amatrice) , chiesa di san Michele Arcangelo

Foto 4 Bottega Romana “ Reliquiario a tempietto della Sacra Spina”, provenienza Museo civico “Cola Filotesio” da Amatrice, chiesa di sant’Agostino

Foto 5 Bottega Trapanese “Calice con applicazioni in corallo”, provenienza da Amatrice , Museo civico “Cola Filotesio” da Amatrice, chiesa di san Francesco d’Assisi

Foto 6 Ambito Italia Centrale “Ex voto alla Madonna delle Grazie di Prato e a Sant’Antonio di padova” seconda metà del XVIII secolo

Foto 7 Ambito Abruzzese “Madonna del latte”

Foto 8 casa dell’Amatrice, detto il Filotesio “Sacra Famiglia con san Giovannino ” 1527, provenienza Amatrice, Museo civico “Cola Filotesio”, dalla chiesa di santa Maria del Suffragio detta del Purgatorio)

 

Rieti Oltre una sorte avversa. L’arte di Amatrice e accumuli  dal terremoto alla rinascita”, Palazzo Dosi Defini , Piazza Vittorio Emanuele II, fino al 9 gennaio 2022. Orario tutti i giorni dal martedì alla domenica 9-17 chiuso il lunedì, ingresso gratuito, ma è necessaria la prenotazione.

 

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Articolo pubblicato il 18/07/2021