Cronaca cittadina - Green Pass: anche Torino Tricolore in piazza per dire no

Linea guida per imporre la vaccinazione di massa?

Anche Torino Tricolore ha partecipato ieri alla manifestazione contro il “Green Pass“ in piazza Castello, protesta che è stata replicata in tutte le grandi città italiane.

 

“Dopo le restrizioni alle quali siamo stati sottoposti per quasi due anni, ancora una volta il Governo mira a limitare la nostra libertà, proprio per questo abbiamo aderito alla manifestazione e non siamo disposti a chinare la testa, faremo sentire la nostra voce!”

 

ci ha dichiarato Matteo Rossino, responsabile di Torino Tricolore, che ha voluto ricordare gli imprenditori che hanno pagato a caro prezzo queste politiche liberticide e

 

"stavano iniziando a vedere uno spiraglio di luce in fondo al tunnel ma sono stati subito stroncati da questa follia del ‘green pass’, senza dimenticare che alcune categorie non lavorano da circa due anni e sono state dimenticate da uno stato a dir poco preoccupante”.

 

Rossino ha concluso affermando:

 

“In assenza di un obbligo vaccinale è inconcepibile introdurre queste restrizioni: non si tratta di essere pro-vax o no-vax, si tratta semplicemente di buon senso. Non può essere la limitazione delle libertà personali, diritto garantito dalla nostra carta costituzionale, la linea guida per imporre la vaccinazione di massa”.

 

In coda desideriamo ricordare come proseguano gli "interventi" sul territorio dei volontari di Torino Tricolore:

 

"Insieme con alcuni residenti del quartiere Santa Rita, abbiano rimosso arbusti ed erba alta che invadevano diversi marciapiedi della zona impedendo il passaggio. Gli abitanti della zona, prima di rivolgersi a noi, avevano già contattato la circoscrizione per cercare di risolvere questo problema, ma purtroppo la richiesta è stata ignorata  così durante la raccolta firme contro il degrado del quartiere, si sono rivolti a noi.”

Matteo Rossino punta il dito contro questa nuova "inadempienza" da parte dell'amministrazione cittadina:

 

“Ci siamo organizzati in pochi giorni recuperando un decespugliatore per eseguire la rasatura dell’erba, alta oltre 50 cm, e non permetteva il passaggio. Non è il primo intervento di questo tipo e per noi è diventata quasi routine, purtroppo; i problemi vanno risolti nell’immediato non procrastinando sperando che qualcun altro intervenga.”

 

In conclusione Rossino ha voluto precisare con determinazione evidenziando la mancanza di pronto intervento delle istituzioni cittadine:

 

“Per i residenti della zona siamo l’unico aiuto concreto per la risoluzione delle varie problematiche che affliggono da anni il quartiere; questo è solo un piccolo esempio, ma siamo già intervenuti per altre pulizie di aree verdi e per il problema dei nomadi e dello spaccio al parco giochi.”

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Articolo pubblicato il 25/07/2021